Archivi annuali: 2010

Charting the Beatles

Marco mi segnala questo progetto (c’è anche un gruppo Flickr) per creare infografiche, insomma i disegnini che i giornali ormai usano al posto delle tabelle, legate ai Beatles e alla loro produzione musicale.
Potrebbe anche non essere una cosa totalmente inutile, ma in ogni caso è davvero carina :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-01-22 07:00

ma voi li leggete i miei pipponi?

Negli anni ho imparato a conoscere abbastanza i miei ventun lettori. Ad esempio, so che quando parlo di me si divertono, le stupidaggini (pardon, curiosità) sono apprezzate e spesso fanno partire una serie di commenti, così come alcuni dei miei pipponi. Questi ultimi vengono letti, poi la sfilza degli eventuali commenti dipende se gli interlocutori hanno voglia di perdere tempo a dire che non sono per nulla d’accordo con me. Insomma, nulla di strano; diciamo che se voglio generare un po’ di traffico in più so cosa devo scrivere, e in fin dei conti tutti questi sono post che non mi portano via tempo a scriverli, sono un po’ l’equivalente delle chiacchiere alla macchinetta del caffè.
Mi chiedo però se i veri pipponi, quelli insomma dove perdo davvero parecchio tempo nel prepararli e che di solito escono alle 7 del mattino perché li ho scritti a spizzichi e bocconi sul palmare quando ho trovato un po’ di tempo, vengono letti oppure no. Sicuramente non vengono commentati, ma la cosa è diversa, come ben sapete. Che mi dite? Tanto continuo a farli lo stesso, visto che li scrivo perché interessano a me :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-01-21 15:14

sfiga cosmica

Per una notte che nessuno dei giovini si è svegliato affamato (fino alle 6:40, considerato orario più che accettabile secondo la Convenzione di Ginevra) mi sono svegliato io con il mal di gola. Non è giusto.

Ultimo aggiornamento: 2010-01-21 10:18

Google Synonyms vs Douglas Hofstadter

Ieri sull’Official Google Blog è apparso un intervento (“Helping computers understand language“) in cui viene spiegato l’approccio di Google al problema delle migliorie ai risultati delle ricerche, cercando di applicare tecniche di intelligenza artificiale per inserire nei risultati anche occorrenze diverse da quelle richieste – ad esempio, se uno chiede song words arrivano anche le pagine dove appaiono le parole song lyrics. Douglas Hofstadter, il cui punto di vista sull’intelligenza artificiale è sicuramente non mainstream, ha subito scritto un’email in cui senza usare mezzi termini se la prende con questo sistema che gli rende impossibile usare Google in maniera “creativamente stupida” (cercando ad esempio di capire quale tra due frasi in una lingua straniera è la più usata in pratica) e mandando in copia la mail alla cricca dei suoi amici e conoscenti che sa essere interessati a questi argomenti.
Dal mio punto di vista quello che conta esplicitamente è la semantica dietro tutto questo. Per la cronaca, Google aggiunge i sinonimi (corretti o no che siano è un’altra storia) nelle ricerche normali: se però si fa una ricerca col testo tra virgolette oppure – ho scoperto solo leggendo quel post – precedendo una o più parole con un +, la ricerca resta su quella precisa frase o parola. Io mi preoccuperei davvero se il significato semantico delle virgolette, cioè una citazione precisa – lasciamo perdere l’italica stampa e i famigerati virgolettati di Repubblica – non divenisse più quello standard; sulle singole parole sono indeciso se sia meglio fare come fa Google, cioè “default con sinonimi, occorre specificare che non li si vuole” oppure l’opposto “default senza sinonimi, occorre dire da qualche parte che li si vuole”, chessò con un LIKE maiuscolo all’inizio della stringa di ricerca. C’è poi il secondo punto, quanto cioè un algoritmo puramente statistico possa dare un supporto fattivo alla ricerca del vero significato di quello che l’utonto tipico chiede. Viste certe stringhe di ricerca che capitano sul mio blog, in effetti la cosa potrebbe anche funzionare se fatta bene :-)
Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2010-01-20 12:56

Attenzione ai costi

Telecom ha comunicato lunedì che sono in distribuzione le agende 2010 (Moleskine da tavolo personalizzate, per la cronaca).
Non riesco a capire se il ritardo dipenda dal fatto che tanto a gennaio non si faccia nulla, oppure se in questo modo sono riusciti ad ottenere uno sconto sulla fornitura, essendo ormai Capodanno passato da mo’…
(no, da noi le agende non sono ancora arrivate)

Ultimo aggiornamento: 2010-01-20 11:33

La matematica spiegata alle mie figlie (libro)

[copertina] Denis Guedj è noto per il suo libro “Il teorema del pappagallo”. Questa volta (Denis Guedj, La matematica spiegata alle mie figlie [Les Mathématiques expliquéez à mes filles], Longanesi 2009 [2008], pag. 139, € 12, ISBN 978-88-304-2639-9, trad. Pietro Gianinetti) continua a spiegare la matematica, ma come un dialogo tra un padre e la figlia, giovane scolara a cui la materia non va proprio giù per il dispiacere del genitore. Il risultato, almeno per quanto mi riguarda, è piuttosto deludente. La colpa non è certo della traduzione; il problema non è nemmeno il modo in cui sono introdotti i vari temi, che per quanto io possa capire sono effettivamente a un livello adatto per un preadolescente. Però il libro mi sembra troppo disuguale: ogni tanto sono inseriti dei pensieri del padre, ma senza alcuna logica distribuzione all’interno del testo, come se ci fosse stata l’idea di fare un libro a due livelli ma poi Guedj si sia scocciato. In definitiva, una scelta infelice, che non credo possa portare nuovi adepti o almeno simpatizzanti per la matematica.

Ultimo aggiornamento: 2010-01-19 12:04

sciacalli online

tra lo spam odierno — stavolta sulla casella @tin.it — ce n’è uno di tale King Abdullah Bin Abdul Aziz (che dovrebbe essere il re dell’Arabia Saudita), il cui testo inizia con “On Tuesday, a catastrophic earthquake struck near Port-au-Prince, Haiti. The full extent of the damage is still being assessed, but the death toll — already in the thousands — is climbing fast.” e continua con “Our neighbors in Haiti are racing to confront the enormous devastation — and the OFA community can help.“, terminando con “Paid for by Organizing for Saudi Arabia, a project of the Islamic National Committee — 430 South Capitol Street SE, Washington, D.C. 20003. This communication is not authorized by any candidate or candidate’s committee.” che non ho ben capito che tipo di disclaimer sia.
Uno potrebbe anche pensare che questo sia un messaggio legittimo, considerando tra l’altro che non c’è un indirizzo di sito ma solo un recapito telefonico britannico. Ho almeno due motivi per non crederlo: il primo è che appunto c’è un comitato con sede a Washington che fa contattare un numero britannico (e il messaggio è stato spedito da un sito americano. le header dicono vps.carrollstrategies.net); il secondo è la frase “Any Funds given to the good people of Saudi Arabia Here in The UK will be shared amongs Red Cross and all relief agencies.Croce Rossa, sì, non Mezzaluna Rossa. Un errore da principianti.
(PS: vedi anche qua, col tipo che è andato direttamente a controllare sul sito reale della fondazione. Non posso che concordare col primo commento in quel thread: a certa gente bisognerebbe semplicemente sparargli)

Ultimo aggiornamento: 2010-01-18 13:55