Il problema non è nemmeno tanto Berlusconi. Lui è davvero convinto di essere un tipo spiritoso, come nell’esempio della battuta fatta mercoledì scorso. Se non vi fidate dell’Unità, potete leggerlo dai comunistoni del Corsera; o se proprio siete dei malfidenti, guardatevi il video, courtesy of Alessandro Robecchi. Per i pigri, ecco la trascrizione della frase: «Di me hanno detto di tutto i signori della sinistra: che sono come quel dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli in aereo con un pallone, poi aprivano lo sportello, gli davano il pallone e gli dicevano “c’è una bella giornata fuori, andate dicevano un po’ a giocare”. Che fa ridere, però è drammatico». Naturalmente, nessuno in Italia ha mai paragonato Berlusconi a Videla, ma visto che il tempo medio di ritenzione mnemonico dell’italiano medio è intorno ai quarantasette secondi la cosa è passata in secondo piano.
Il problema inizia già ad essere la nota governativa ufficiale. A Palazzo Chigi evidentemente si pensa che non solo l’Italia, ma l’universo intero sia composto da Komunisti. Immagino la gioia di Bernabè che già ha i suoi bei guai politici con Telecom Argentina senza che quelli là si vedano tacciare di «Un attacco calunnioso e assolutamente ingiustificato, che provoca indignazione».
Ma il vero problema, almeno secondo me, è un altro. Andate a guardare il video. La gente ride alla frase del PresConsMin. Il regimicchio non lo fa il Capo; lo fa la gggente.
Aggiornamento: (11:45) Come potete leggere nei commenti, mi sono sbagliato. Di Pietro aveva paragonato Berlusconi a Videla. Potrei cavarmela dicendo che definire Tonino “di sinistra”, quella è davvero una battuta: ma sarebbe scorretto da parte mia. Mi sa che ci meritiamo non solo questo governo, ma anche questa opposizione.
Ultimo aggiornamento: 2009-02-19 11:10