Archivi annuali: 2009

Fabio Metitieri

Quando ho letto in rete la notizia stamattina l’ho creduta uno scherzo. E invece è proprio vero. Fabio Metitieri, il famoso “Ciao, Fabio” terrore di tutta l’internet italica, è improvvisamente morto.
Credo siano passati almeno quindici anni da quando avevo iniziato a litigare con CiaoFabio: dovrei recuperare i primi messaggi della lista LISA. D’altra parte ha sempre avuto un caratteraccio, e il suo modo di esporre gli argomenti non era certo conciliante; e secondo me era felice che tanta gente, oltre che insultarlo, non lo leggesse per principio. Così poteva sentirsi superiore a loro. Detto questo, un (sedicente) esperto che non leggesse i suoi commenti sparsi in giro per la rete non era per nulla un esperto; nella maggior parte dei casi le sue stilettate colpivano bersagli reali, e anche in caso contrario avevano il vantaggio di obbligarti a vedere le cose in maniera diversa. Ah, sì: uno dei suoi vezzi era non voler avere un blog (aveva solo un sito), ma fare il parassita su quelli altrui.
Ma queste cose ve le stanno dicendo già gli altri, ed è inutile che ve le racconti anch’io. Preferisco ricordarlo raccontando qualcosa che sicuramente non sapete. Due anni fa mi aveva spedito una copia del libro scritto da suo padre e che raccontava della seconda guerra mondiale vista appunto con gli occhi di un giovane ufficiale mandato sul fronte balcanico. Posso garantire che quando parlava di suo padre era completamente diverso dal “Ciao, Fabio” pubblico. Qualche mese fa, poi, Anna doveva preparare un corso di “scrittura aziendale” e mi ha chiesto di preparare qualche domanda ad alcuni dei miei amichetti. Mi sono rivolto anche a lui; dopo che gli ho assicurato che non era affatto uno scherzo, mi ha subito ampiamente risposto, e credo sia stato quello che mi ha dato la risposta più completa. Non siamo mai stati amici, insomma; però mi mancherà.
(ah: era appena uscito il suo ultimo libro, Il grande inganno del Web 2.0. Aveva promesso che me ne avrebbe inviato una copia; purtroppo me lo dovrò comprare, e garantisco che il “purtroppo” non è certo per la spesa)

Ultimo aggiornamento: 2009-04-17 11:13

proprio questa scatola

Ieri sera il telefonino mi ha notificato due messaggi sulla casella di posta aziendale. Guardando i titoli ho pensato che avrei potuto aspettare stamattina per farmici una risata su, e in effetti…
Il primo è uno dei soliti messaggi di ricerca riciclatori di denaro, tradotto a manovella: la frase fondamentale che dà un segno a tutto il messaggio è credo «E-maiI: Pio.Bergomi.72@googlemail.com (proprio questa scatola, e non qualcuno con il quale ave te ricevuto questa lettera!)». (notate che non c’è scritto e-mail con una l minuscola, ma con una I maiuscola.
Il secondo è intitolato “Impresa semplice”. Peccato che sia un messaggio del mio datore di lavoro.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-17 09:52

navigatore e ampi spazi

Probabilmente qualcuno si ricorda dei miei problemi col navigatore interno al mio telefonino.
In effetti, martedì pomeriggio ero davanti alla palazzina Liberty e ho provato ad accenderlo: ho visto un tripudio di satelliti e ha (quasi) subito preso la posizione corretta.
Non che adesso funzioni: direi che finché sono al chiuso è assolutamente impossibile ottenere alcunché, il che mi fa pensare che anche usarlo in auto – notoriamente una gabbia di Faraday – non dovrebbe essere il massimo. Fortuna che non mi serve :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-04-17 07:00

devo proprio avere un bel faccino

Ieri sera, mentre tornavo dalle prove per il concerto di domenica prossima (sicuri di non voler investire 15 euro in un concerto serio alla palazzina Liberty? merita…) sulla 92 è salita una squadra di ben sei controllori, che ha fatto strage di gente senza biglietto (quasi tutti stranieri, ma del resto sul filobus c’erano quasi solo stranieri; per la cronaca, quello che ha urlato di più era inequivocabilmente italiano).
Mancavano due fermate alla mia; ho messo nel marsupio il palmare con cui stavo scrivendo, ho tirato fuori il Bi4 regolarmente timbrato due ore e mezzo prima (e regolarmente ripassato sulla macchinetta), e mi sono alzato. Bene, se fossi voluto scendere alla fermata prima non ci sarebbe stato nessun problema, me ne sarò rimasto una decina di secondi davanti alla porta aperta mentre il semaforo era rosso. Per la cronaca, il biglietto mi è stato visto di tutta fretta un attimo prima che il filobus si fermasse alla mia fermata, e se me l’avessero fatta perdere mi sarei arrabbiato anzichenó.
Domanda più o meno retorica: ho così la faccia da bravo ragazzo, hanno pensato che non sarei stato capace a fingere così bene non avessi avuto il biglietto timbrato, o ai controllori bastavano quelli già pinzati?
Aggiornamento: (19 aprile) per la cronaca, stasera la squadra – è sempre la stessa – ha saltato la 92 dov’ero io per prendere la 91 arrivata immediatamente dopo :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-04-16 10:06

coda di paglia cementata

La Stampa dice che Vauro è stato licenziato – occhei, la Rai non si avvarrà più della sua collaborazione per Annozero, a causa di questa vignetta. Copincollo il comunicato:
«È stata valutata gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”. Il direttore generale ha quindi comunicato ai direttori Antonio Di Bella e Antonio Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni dello stesso Vauro Senesi».
Mah, a me non sembrava una vignetta così lesiva, evidentemente sono un uomo senza pietà. Però mi chiedo se magari la vera ragione per la defenestrazione di Vauro non sia un’altra vignetta: questa, questa, ma soprattutto questa e questa. Vignette insomma lesive di ben altri interessi, e soprattutto di interessi di persone vive e vegete.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-15 14:23

in effetti sono più di noi

[logo FriendFreed] Stamattina molti degli utenti di FriendFeed si sono lamentati perché l’interfaccia è improvvisamente apparsa loro in qualcosa che assomigliava vagamente all’italiano. Fortunatamente io sono risultato temporaneamente immune al morbo, dato che notoriamente preferisco le interfacce in inglese.
Guardando però il logo commemorativo, si può notare che sono state due le lingue aggiunte: l’italiano e il turco. Prima che qualcuno si lamenti per quanto siamo scesi in basso, gli faccio notare che i turchi sono più degli italiani :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-04-15 11:06

RedBull gli mette le ali

È un po’ che non racconto dei messaggi di spam che mi arrivano, anche perché non ho notato tecniche particolarmente interessanti. Però i titoli di due messaggi odierni sono abbastanza interessanti da condividere per fare – spero – sorridere qualcuno.
Il primo in effetti non è che dica molto, se non dare l’idea di una telenovela: Compresse, che si Amano! Perfetto!. Ma il secondo ha un suo senso. Parla delle pastigliette azzurre (quelle che ormai sono descritte come “Vi” per evitare gli antispam di primo livello e fors’anche evitare azioni legali dalla Pfizer); c’è la classica traduzione delle mirabolanti proprietà, che terminano con la frase “Solo fra un breve periodo di tempo– lei ricevera 12 pillole in aggiunta assolutamente gratis” (sì, fra un breve periodo di tempo. Mi chiedo quale traduttore automatico converta “for” in “fra”); e ci viene ricordato che “Si puo ordinare nel regime di Online “. Ma soprattutto c’è il titolo: «RedBull per il Suo pene migliore». Considerando che la pubblicità della Red Bull ha come slogan “Ti mette le ali” (o se preferite l’originale inglese “Gives you wings”, l’appropriatezza mi pare estrema!

Ultimo aggiornamento: 2009-04-15 10:13