Archivi annuali: 2008

Sgarbi e Corsera

Voi ve lo ricordate che Vittorio Sgarbi è da qualche mese sindaco della ridente cittadina di Salemi? No? Beh, lo si può capire; in fin dei conti la quantità di nozioni che una persona può tenere in testa è finita e uno deve scegliere cosa conservare, come del resto diceva anche Sherlock Holmes a proposito della teoria eliocentrica.
Se però siete affezionati lettori del Corriere online non avete di questi problemi. Due settimane fa ci è stato spiegato come abbia radunato un gruppo di amichetti (Oliviero Toscani assessore “ai Diritti umani e alla Creatività”; Graziano Cecchini, il coloratore della Fontana di Trevi, assessore “al Nulla”; i per me sconosciuti Peter Glidewell “alla Cultura-Agricoltura” e Bernardo Tortorici Montaperto principe di Raffadali “all’Urbanistica e al Patrimonio”, oltre a Philippe Daverio che dovrebbe diventare Bibliotecario di Salemi); oggi vediamo il Vulcanico Primo Cittadino celebrare matrimoni a modo suo, e continuare a fare il tombeur de femmes incurante dei mariti a fianco delle signore che gli vogliono così bene.
Considerando che a firmare gli articoli sono stati due distinti giornalisti (un uomo e una donna, giusto per la cronaca), mi chiedo come mai tanto interesse per il neosindaco, e come mai tale interesse non sia bipartisan come capita spesso nell’italica stampa. Mi chiedo anche se il turismo a Salemi sia davvero cresciuto a tal punto da poter dire che gli abitanti abbiano fatto un affare a votarlo come sindaco: dal mio punto di vista è comunque sicuramente un vantaggio, pensando alla distanza tra Milano e Salemi.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-18 17:26

allarmismo per smemorati

Il presidente di Coldiretti Sergio Marini lancia l’allarme: quest’anno il raccolto di grano basterà per soli sette mesi, e dobbiamo pertanto rimpinguare le scorte. «Il raccolto nazionale di grano, ingrediente base del pane, è stato di 3,5 milioni di tonnellate mentre quello di grano duro per la pasta è stato di 4,5 milioni tonnellate, quantitativi non sufficienti per coprire la domanda», spiega all’attonito lettore per mezzo del giornalista che fa il resoconto del convegno (e che però fa bene il suo mestiere, come potete notare da voi leggendo l’articolo).
Poi magari uno fa una ricerchina e scopre che l’anno scorso il raccolto di grano è stato rispettivamente di 3,23 e 4,13 milioni di tonnellate; quest’anno ci sarà quindi una crescita di quasi il dieci percento. Sarebbe interessante scoprire come mai sia stato lanciato questo grido d’aiuto: forse per preparare la strada a nuovi aumenti?

Ultimo aggiornamento: 2008-07-18 16:47

sarò solo io?

Sarà che invecchiando divento sempre più stupido, sarà che soffro di uindousmobailite™, ma in questo momento mi sono trovato la connessione del mio simpatico nuovo telefonino aziendale (Samsung SGH-i780) completamente sputtanata. Anche compulsando il manuale di istruzioni interne che ci hanno dato non sono riuscito a ottenere nulla, così oggi mi sono deciso a prendere il telefono (fisso) e chiamare il numero verde dell’assistenza. Ho così scoperto che (a) il menu vocale prevede un’apposita voce per chi ha problemi di “configurazione del nuovo smartphone” e (b) non riesco a trovare nessun operatore disponibile, e dopo qualche minuto mi viene buttata giù la linea. Mi sa che ci sia qualche problema più generale…

Ultimo aggiornamento: 2008-07-18 14:21

mi dia un etto di numeri casuali

Se non siete matematici o informatici, probabilmente non sapete che quando un computer fornisce un numero casuale, questo è tutto meno che casuale, nel senso che è il risultato di un’operazione ben definita; tanto che è possibile ripetere una “successione di numeri casuali”, se si parte sempre dallo stesso numero. Non che la cosa dia grandi problemi in generale, ma non si sa mai.
Se però volete dei numeri casuali che siano davvero casuali, posso consigliarvi random.org. Sono dieci anni che Mads Haahr ha preso tre ricevitori radio, li ha sintonizzati su una frequenza dove non trasmette nessuno (e qui immagino che essere a Dublino e non a Milano aiuti) e usa il rumore bianco per ricavare una successione di numeri “più casuali della media”. Le FAQ tra l’altro sono molto interessanti, soprattutto se non vi è mai venuto in mente di pensare seriamente a cosa vuol dire “casuale”.
Occhei, all’atto pratico non è che avete chissà cosa, ma volete mettere la soddisfazione di poter dire “ho usato numeri più casuali dei tuoi”?

Ultimo aggiornamento: 2008-07-17 19:52

Riccò positivo all’EPO

Toh. Stamattina Riccardo Riccò, giovine ciclista di belle speranze, è stato arrestato dalla Gendarmerie perché positivo all’EPO, anzi per la precisione al CERA, “Continuous erythropoietin receptor activator”, che praticamente ti fa produrre l’EPO per conto tuo. Vedi Corsera, Gazzetta, Rep.it. Lasciamo perdere i commenti dei nostri simpatici giornalisti e proviamo ad andare più sul fatto in sé. Sono tante le cose che mi chiedo: se Riccò fosse tranquillo perché ha un certificato medico che dice che il suo emocromo è “naturalmente alto”; come mai abbia comunque fatto una cronometro pessima – tenete conto che il vantaggio del CERA sembra essere il fatto che lo prendi una volta e vai avanti per due settimane; perché non facciano test antidoping tutti i giorni a tutti i corridori per togliersi il pensiero una volta per tutte.
Ma forse è ancora meglio tornare al ciclismo epico del passato, quello dove si pigliavano le bombe, lo sapevano tutti e non succedeva assolutamente nulla. Perché se dopo dieci anni di controlli sempre più attenti siamo rimasti a questo punto, è chiaro che alla gente non gliene importa più di tanto di cosa il campione si sia fatto prima di inforcare la sella.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-17 14:07

neolingua musicale

Anche il Corsera si accorge della nuova normativa sul diritto d’autore per le opere musicali, approvata in questi giorni dall’Unione Europa. Riassuntino: la durata dei diritti d’autore per esecutori e interpreti di musica cresce dagli attuali 50 a 95 anni (!), ma in compenso viene fatto fuori il cartello delle SIAE europee, e ogni autore e compositore potrà scegliere dove iscriversi.
Vi rimando a Luca De Biase che domenica ha già fatto lo specchietto “chi ci guadagna, chi ci perde”; io mi limito a farvi notare come Charlie McCreevy, che dovrebbe essere il commissario europeo per la concorrenza, abbia venduto come “misura per liberare il mercato” quella che alla fine della fiera non è altro che un modo per dare un po’ di fiato alle major che potranno sfruttare il catalogo dell’ultima musica pop/rock decente, che stava giusto per passare tutta a disposizione del pubblico. Non credo che neppure i grandi artisti riusciranno a rinegoziare i contratti (anche se indubbiamente un po’ di soldini in più li avranno, il che farà loro comodo per le cure riabilitative): figuriamoci i nuovi artisti. Ormai non solo in Italia la politica è il modo per fregarti dicendo che ti stanno facendo un favore.
Aggiornamento: (17 giugno) la proposta della Commissione può essere letta a partire da qua (inglese, ma c’è anche in francese e tedesco)

Ultimo aggiornamento: 2008-07-16 21:38

più impronte per tutti

Leggo in giro (ecco ad esempio il Corsera che con un emendamento al “pacchetto sicurezza” approvato in modo bipartitico in commissione Bilancio e Finanze – avete letto bene: Bilancio e Finanze – con il plauso del piddì abbiamo finalmente superato il problema delle impronte digitali da prendere agli zingari. Infatti entro capodanno 2010 – meno di un anno e mezzo da oggi – tutti noi dovremo apporre nella nostra carta d’identità i nostri ditini. Più precisamente l’articolo che raddoppiava da 5 a 10 anni la validità della carta d’identità ora dice «La carta di identità ha durata dieci anni e deve essere munita della fotografia e delle impronte digitali della persona a cui si riferisce». Tanto, dice il deputato PD Giulio Calvisi (il cui sito è in ristrutturazione dallo scorso 25 aprile), “esiste una direttiva comunitaria che porterà tutti gli stati ad avere questa novità”.
A me avere o no il dito spiaccicato sulla carta d’identità cale poco o punto. Posso poi immaginare che l’Unione Europea abbia detto in maniera più o meno ufficiosa a Sìlvolo che se voleva togliersi dal vespaio in cui si era cacciato l’unica soluzione decente per non perdere la faccia era questa. Peccato però per parecchi piccoli particolari:[*]
– si vuole raddoppiare la durata della carta d’identità, immagino per risparmiare un po’ di soldi, e poi si obbliga comunque la gente a rifarla e perdere tempo… a meno naturalmente che il 2010 sia il limite dell’introduzione delle nuove carte.
– naturalmente quello che succederà in pratica è che prima tutti i cattivi neocomunitari verranno schedati (tanto sono quelli da schedare sul serio, no?) e poi, con mooooolta calma, si può vedere cosa fare degli altri.
– per quello che ricordo, la carta di identità la si può fare dai quindici anni in poi. I bambini sinti e rom, che bisogna schedare “per la loro tutela” (e sto aspettando ancora che qualcuno mi spieghi come effettivamente sarebbero tutelati) quindici anni non ce li hanno certo. Dobbiamo aspettarci un altro emendamento per obbligare anche i neonati ad avere la carta d’identità?
– può darsi che le moderne tecniche informatiche permettano di confrontare un’impronta digitale con sessanta milioni di altre impronte in un tempo breve, ma ne dubito. In pratica, insomma, cinquantanove milioni e mezzo di file rimarranno lì a fare nulla e si verificheranno solo i brutti e cattivi. Però l’uguaglianza di fronte alla legge è chiarissima.
Capisco che qua da noi abbiamo un’opposizione di lotta e di governo: ma almeno provare a dire che cosa non va, invece che aprire con gioia la bocca per ricevere la zolletta? È davvero chiedere troppo?
[*] non ce la faccio proprio ad essere serio, se vedo la possibilità di un gioco di parole, come una frase allitterativa, non riesco a evitarlo.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-16 11:23