Archivi annuali: 2008

e poi dite che ce l’ho con rep.it…

rep.it dà i numeri
Sono gli ultimi giorni possibili per mostrare i risultati dei sondaggi elettorali. Repubblica fa la sua analisi, e nota come il divario tra le due coalizioni maggiori sia tra il 5 e il 6%. Fin qua tutto bene. Poi dà i numeri precisi non tanto per il sondaggio commissionato da lei, dove la differenza è del 6.6%, ma per quello di SWG (vi ricorda qualcosa?), che riduce il distacco al 4.6% per il Senato. Ancora tutto bene. Ma poi riesce a scrivere «tenendo conto che l’assegnazione dei seggi senatoriali avviene su base nazionale» (castroneria bella e buona, ma ammettiamo pure che sia un errore di battitura) e soprattutto «e che la Lega non è presente nel centrosud, quel 4,6 di differenza può essere letto come un sostanziale pareggio.»
Qualcuno mi saprebbe dire cosa significa quest’ultima frase, buttata lì senza nemmeno provare a scrivere le percentuali – non che contino per il Senato, intendiamoci – che si immaginano per i due schieramenti divise per nord e centro-sud? Dove sarebbe il pareggio così sostanzialmente chiaro secondo rep.it? Ricchi premi e cotillons – tanto offre Eugenio S. – a chi lo sa spiegare.

Ultimo aggiornamento: 2008-03-28 17:53

In Telecom sono tutti scrittori

Un po’ prima del tonfo in borsa[1], l’area Comunicazione Interna di Telecom Italia aveva lanciato un Grande Concorso Letterario tra i suoi dipendenti: bisognava scrivere un testo di massimo 2000 caratteri (spazi compresi) sul tema “C’è un tempo per tutto”. Non avendo nulla di meglio da fare, ho deciso di lanciarmi e scrivere per la prima volta in vita mia un testo di narrativa… scoprendo tra l’altro che 2000 caratteri (spazi compresi) sono dannatamente pochi per una storia: soprattutto poi quando avevo scritto il racconto su zoho che non conta gli spazi, e mi sono trovato a dover tagliare 500 caratteri dalla storia già pronta.
La presentazione dei racconti scadeva il 15 febbraio, e per il 31 marzo ci doveva essere la premiazione dei quattro migliori racconti. Oggi però è arrivata una mail in cui tra le righe dicono di essere in ritardo folle, e comunicano esplicitamente che hanno ricevuto più di 700 racconti: praticamente un dipendente su cento si è cimentato all’opra. Peccato, le mie possibilità di vincita (e di avere una scusa per andare a Torino :-) ) sono praticamente scese a zero.
[1]immagino che i due eventi siano scorrelati

Ultimo aggiornamento: 2008-03-28 16:21

Votometro

Ho anche provato a fare il Votometro, creato da emigrati italiani dell’università di Westminster – almeno credo siano “cervelli all’estero” – e che ti fa le solite trenta domande: questa volta però c’è anche la possibilità di dare un voto all’importanza della domanda stessa, possibilità che ho subito sfruttato. I risultati del mio questionario sono i seguenti:
SA +20.2, PS +17.57, PD +16.25, IDV +15.2, Destra +6.51, PdL +1,51, Lega -11.38, UDC -11.64
Confesso di non essere riuscito a capire una cosa: non tanto come mai io risulti così sinistrorso, quanto il significato di punteggi positivi per tanti partiti con una media che è tra l’altro ben lontana da zero. Ci sarà sicuramente una logica dietro, logica che però mi sfugge, e non sono riuscito a trovare nessuna spiegazione, nemmeno nelle FAQ.
Interessante – ma questo capitava anche su iosonoqui – il fatto che il “centro” in realtà se ne sta ben lontano dal centro, come è abbastanza naturale visto che le idee di Casini non sono facilmente sintetizzabili come sinistra-destra, nel bene e nel male (ok, per me più nel male, ma questo è un giudizio personalissimo!)
D’altra parte, mentre compilavo il questionario su Firefox ho aperto Opera, sono andato sul sito del Votometro, e ho compilato un controquestionario: il peso che ho assegnato alle varie risposte è stato esattamente lo stesso, mentre la risposta è stata esattamente quella opposta (per la cronaca, non ho poi compilato la parte sui dati demografici, così non dovrei avere inquinato più di tanto i loro risultati). Essendo io un matematico dentro, mi sarei aspettato un risultato esattamente simmetrico: invece no. Ecco qua il risultato di .uam.:
UDC +13.62, Lega +11.51, Destra -1.38, PdL -6.38, IDV -14.8, PD -19.8, SA -19.8, PS -26,12
Stavolta sono molto negativo; l’ordine relativo è più o meno lo stesso ma con una differenza di dieci punti relativi esatti tra Destra e PdL – e i numeri troppo esatti mi sanno sempre di qualche errore – e i quasi dieci punti di differenza relativa per i socialisti. Non che mi aspetti molto da questi sondaggi, diciamo che li prendo come i quissss per vedere quale personaggio dei Simpson io sono, però forse sarebbero da tarare un po’ meglio :-)
Aggiornamento (31 marzo): rispetto a quando ho fatto il test io, adesso i risultati sono un po’ diversi: la scala di punteggi è più alta, e in teoria potrebbe arrivare a 100 se uno rispondesse proprio come il politico intervistato, e i valori sono arrotondati all’intero. Ho riprovato a fare il test: sarà che dopo un weekend uno ha le idee un po’ diverse e quindi non ho dato le stesse risposte della prima volta, ma il nuovo risultato è
PD +46, IDV +31, SA +22, PS +12, PdL 0, UDC -9, Destra -11, Lega -18
che direi rispecchia abbastanza quello che credo di pensare. L’ho sempre detto, che sono una persona di centro ;-)

Ultimo aggiornamento: 2008-03-28 14:12

Politometro monodimensionale

(sì, potevo metterlo come politica o matematica light, o anche come pippone… ma secondo me non valeva la pena)
Anche Rep.it ha il suo sondaggio “dimmi cosa vuoi e ti dirò che votare”: il Politometro. Otto candidati premier, quattro per parte in par condicio, e un quadrato con le distinzioni confessionali-laici e progressisti-conservatori (la distinzione sinistra-destra non sta più bene, si vede anche da come la rappresentazione soffra della sindrome dello specchio politico invertito e metta il subcomandante Fausto ). Oltre alle solite considerazioni sul fatto che non si capisce bene perché a sinistra ci siano così tante liste di posizioni tanto vicine che devono spostare i cerchietti con la faccia dei candidati perché altrimenti si sovapporrebbero, c’è un punto che vorrei portare all’attenzione dei miei ventun lettori: le posizioni dei vari leader sono praticamente su una retta. Il quadrato è diviso in quattro parti, ma solo due sono riempite di facce; e anche in quei due quadratini, i candidati sono più o meno equidistanti dagli assi cartesiani. In pratica, sarebbe stato molto più semplice fare gli assi storti e mettere tutti i leader in riga!
Partendo dall’assunto che le posizioni siano state indicate correttamente, uno non si chiede tanto perché non esistano laici conservatori o progessisti confessionali: non è così strano, basta vedere che negli States i libertariani (che sono fuori dagli schemi classici sinistra-destra) non hanno un grande seguito. Quello che ci si dovrebbe chiedere è come mai sia stata scelta questa dicotomia che dicotomia non è, e che suggerisce appunto implicitamente l’associazione progressisti-laici, per la tristezza della Rosi Bindi che sicuramente è più progressista di Uòlter. Ma mi sa che Scalfari una zampina ce l’ha messa… (E adesso non venitemi a dire che ce l’ho con rep.it!)

Ultimo aggiornamento: 2008-03-28 12:53

I Was PD

Premetto: a me il video dove il circolo 02PD di Milano rifaceva Y.M.C.A. dei Village People in salsa uòlteriana mi sembrava molto, molto trash. Però era allegro: non credo avrebbe spostato voti, ma almeno ci si divertiva a vederlo.
Ma a quanto pare questo video non s’ha da fare: “la concessionaria per l’Italia della proprietà della composizione dal titolo “Y.M.C.A.” di Bellolo – Morali Willis” ha chiesto che il video venisse tolto, immagino perché ledeva non so bene quali diritti. Ero convinto che in Italia esistesse il diritto di parodia, purché non danneggiasse gli autori originali e si pagassero comunque i diritti; sicuramente quest’ultimo punto non era stato fatto, ma per il resto non credo che i Village People venissero danneggiati dall’esposizione a Weltroni dopo che – immagino pagando il giusto – la versione originale era stata usata in una delle manifestazioni di Silvio. Però magari mi sbaglio, e il diritto di parodia non esiste: non sono un avvocato.
Resta naturalmente il banale fatto che il video lo si può trovare più o meno ovunque – in questo momento, ad esempio, è su Alice – e che in questo modo verrà scambiato molto di più. Secondo me gli agenti dei Village People non ci hanno fatto una bella figura.

Ultimo aggiornamento: 2008-03-27 19:58

Tabber

Tra i vari servizi di aggregazione dati che stanno spuntando per ogni dove, ho ultimamente provato tabber. Innanzitutto faccio notare che – a differenza di quanto capita ultimamente – la “e” muta finale rimane scritta: uno si sarebbe insomma aspettato di avere tabbr, e inceve no. È anche vero che tabbr ricorda troppo “abbr”… chissà se la ragione è questa.
Una volta iscrittisi, si ha la possibilità di aggiungere una serie di servizi, come del.icio.us, flickr, Google Reader, digg, Facebook e così via, ma con una particolarità: vengono fatte vedere solo le sezioni pubbliche. Questo significa due cose, anzi tre: la prima è che non è necessario regalare delle password al servizio, il che è cosa buona e giusta: la seconda è che uno può usarlo per monitorare un’altra persona, e infine che forse è meglio evitare di usare come login un nome facilmente riconducibile a voi, se avete delle remore per la privacy… non che io ne abbia :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-03-27 09:52

i giochi di prestigio di Rep.it

Continuano i tentativi di Rep.it di cercare di convincere il lettore che il PD ce la può fare: l’ultimo lo trovate qua, e mostra queste tabelle secondo cui è chiaro che al Senato ci sarà un pareggio nella migliore delle ipotesi per Silvio B. Come riescono a fare un gioco di prestigio simile? Beh, bisogna essere davvero bravi e fare tante cose.
(a) Non è stato fatto un sondaggio (anche perché in quel caso sarebbero stati costretti a pubblicarlo su sondaggielettorali, ma si sono basati su un non meglio identificato gruppo di sondaggi con qualche ulteriore focus. I sondaggi sono stati scelti accuratamente per dare il minimo vantaggio al PdL (cinque punti, quando la media è di otto).
(b) Le tabelle sono fatte immaginando che i seggi guadagnati da Sinistra Arcobaleno e UDC siano costanti: le uniche differenze tra i vari scenari consistono nel premio di maggioranza che viene dato all’uno o all’altro dei due principali partiti in alcune regioni chiave.
(c) non è affatto detto che i senatori a vita voteranno contro il governo, come indicato sotto: magari non parteciperebbero alla votazione, ma in genere il loro ruolo è di stabilità istituzionale.
Ma soprattutto (d) tutti questi conti sono fatti nell’ipotesi che l’UDC sia all’opposizione. E adesso non venitemi a dire che PierFurby ha giurato eterna vendetta contro Silvio: ricordo che non più tardi di dicembre 2007 Gianfranco Fini aveva spergiurato “mai più alleati con Forza Italia”. E in effetti è così: sono nello stesso raggruppamento elettorale che però non si chiama Forza Italia.
Come sempre insomma, non fermatevi ai titoli ma leggete, leggete, leggete!

Ultimo aggiornamento: 2008-03-26 16:11