Archivio mensile:Agosto 2008

Orwell? inutilmente complicato

Il Corsera riporta il discorso odierno di Sua Eccellenza Cav. Silvio Berlusconi. Tra le mille notizie (il congresso del PdL dove “il «reggente» sarà scelto «con regole democratiche al 100 per cento»”; la controprova dell’inutilità del Parlamento, visto che la finanziaria «Entrerà in Parlamento e ne uscirà così come è stata voluta e ragionata dal governo»; le vacanze “di lavoro”) che ci rendono felici, ce n’è una nascosta molto bene, in stile panino: il futuro di Alitalia. Cito: Berlusconi
ha spiegato che non c’è stato alcun ripensamento sullo stop ad Air France, che nei mesi scorsi si era fatto avanti per rilevare la compagnia di bandiera. «Sarebbe stata una svendita – ha detto -. E poi avevano pensato a settemila esuberi, mentre noi pensiamo che se ne possano fare molti meno».
Settemila esuberi. Avete letto bene. Il Corsera, lo scorso 28 marzo, scriveva che gli esuberi complessivi sarebbero stati 2100. Orwell pensava che il Governo dovesse farsi mandare tutte le vecchie copie dei giornali perché fossero opportunamente riscritte; Berlusconi ha dimostrato che non ce n’è bisogno, perché tanto la gente non solo si dimentica di cosa era stato detto, ma non si prende nemmeno la briga di andare a cercarle. Quell’uomo ha vinto.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-08 21:55

Recessione

Occhei, ufficialmente non siamo in recessione – occorrono due trimestri consecutivi con crescita negativa, e noi ne abbiamo solo due su tre, con quello in mezzo positivo – ma anche il secondo trimestre 2008, come il quarto 2007, è stato negativo, come si può leggere dalla BBC. Probabilmente l’hanno anche scritto da noi, ma non
Immagino che Tremonti abbia già fatto sapere a tutte le agenzie di stampa che il deficit è “un’evedità del pvecedente govevno”, oltre che “colpa della congiuntuva mondiale” e pvesum… ehm, presumo dei cinesi e della globalizzazione. Io mi preoccuperei invece di un’altra cosa. In teoria il cambio di governo, con una maggioranza anche ampia del paese che ha dato fiducia a PdL e Lega, avrebbe dovuto dare una botta di ottimismo che si sarebbe dovuta ripercuotere anche sul prodotto interno lordo. Poi magari sarebbe stata una breve fiammata, ma almeno ci sarebbe stata. Invece no. Mezzo punto in meno di PIL. Per fare un paragone più comprensibile a metà degli italiani, è come quando il presidente di una squadra di calcio caccia l’allenatore “perché lo spogliatoio non lo vuole”, e nella prima partita con il sostituto finisce sconfitta 4 a 0. Che si pensa? che è una squadra di brocchi, e l’allenatore non c’entrava nulla? Appunto. Peggio ancora: è come se tutti noi italiani (tranne i pochi superricchi) ormai non avessimo più fiducia in nulla.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-08 16:41

Reperibilità di rappresentanza

Ieri pomeriggio sulla casella email interna mi è arrivato un messaggio intitolato “Calendario Reperibilità di Rappresentanza Regionale – Lombardia”, con un simpatico file Excel allegato da cui evincevo che dalle 17:00 del 16 ottobre alle 08:00 del 17 ottobre sarei stato “reperibile di rappresentanza per la Lombardia”.
Sono andato a vedere i documenti indicati nell’email, e ho scoperto che mi sarebbe “affidata la gestione di situazioni che potrebbero recare nocumento all’azienda nel suo complesso”, come “arresti e fermi di personale, furti, danneggiamenti, richiesta di informazioni da Enti Locali, Forze dell’Ordine, Media, attacchi di Hacker, frodi…”. Terremoti no, però: per quello c’è un’apposita Unità di Crisi. Il manuale operativo, vistato dal buonanima di Adamo Bove, spiega che a livello di macroregione tutti i dirigenti e i quadri aziendali di Operations sono tenuti a prestare il servizio, mentre a livello nazionale ci sono solo i dirigenti (esclusi amministratore delegato, direttore generale e primi livelli) e i quadri che hanno gente sotto di loro. Nulla di tecnico da fare, è scritto esplicitamente: si deve sempre allertare le strutture adeguate.
Tutto bellissimo, e sicuramente utile per rafforzare il senso di appartenenza all’azienda, bla bla bla. Ma mi ci vedete voi alle due di notte davanti alle telecamere a spiegare qual è la posizione di Telecom Italia sul blackout improvviso della telefonia fissa in una centrale milanese? E se sì, mi spiegate cosa dovrei dire? Perché è vero che quello che devo fare generalmente è semplicemente attivare le strutture giuste, ma a questo punto mi chiedo a cosa serva un filtro ulteriore, e non sono mica riuscito a scoprirlo. L’unica mia speranza è la mail arrivata qualche ora dopo, che Ci invitava a NON tenere conto del calendario inviato. Forse si sono accorti che il gruppo dove lavoro io è un po’ fuori dai giochi.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-08 11:38

Brunetta e l’assenteismo

Non so se avete letto i risultati sulla riduzione dell’assenteismo tra i dipendenti pubblici, risultati che il MINIstro Renato Brunetta ha appena pubblicato.
Maggio: -10%!
Giugno: -20%!!
Luglio: -30%!!!
Il trend è chiaro: a marzo 2009 si supererà la soglia psicologica del -100% di assenteismo. Immagino significhi che anche pensionati e morti andranno a lavorare.
Finalmente un ministro che fa qualcosa di nuovo! Preparatevi per il prossimo neologismo: presenteismo!

Ultimo aggiornamento: 2008-08-07 14:59

assoluzioni strumentali

Leggo dal Corsera che è stato archiviato il procedimento contro Umberto Bossi che il mese scorso, durante il congresso veneto della Lega Nord, aveva alzato il dito medio pronunciando la frase «Non dobbiamo più essere schiavi di Roma. L’Inno dice che ‘l’Italia è schiava di Roma…’, toh! dico io».
L’archiviazione non è dovuta alfatto all’incapacità da parte del nostro ministro per le Riforme di comprendere il significato delle parole dell’inno di Mameli (è la vittoria, non l’Italia, ad essere “schiava di Roma”). Non è neppure dovuta alla dichiarazione del suo fisioterapista che ha spiegato che sollevare un dito è uno degli esercizi quotidiani che l’Umberto deve fare regolarmente. No. Cito sempre dal Corsera: «Non si sarebbe trattato, di espressioni in rapporto strumentale con l’esercizio delle funzioni ministeriali da parte del leader del Carroccio.»
Qualcuno mi spiega il tutto? Il reato di vilipendio è valido solo se è fatto da un ministro? Oppure c’è un simpatico comma 22 che dice che un ministro deve essere giudicato dal Tribunale dei ministri (come si evincerebbe dalla frase precedente: il PM, «trasmettendo gli atti al tribunale dei Ministri – visto che in questi casi la procura non può fare alcuna indagine – ha proposto l’archiviazione») ma il Tribunale dei Ministri non fa nulla se il ministro non sta facendo il ministro?
Mi chiedo a che diavolo sia servito il Lodo Alfano, a questo punto: si lasciava tutto così, e amen.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-07 14:28

Olimpiadi digitali

Come forse non sapete, quest’anno i giochi olimpici iniziano due giorni prima dell’inizio. Per motivi scaramantici, infatti, le autorità di Pechino hanno deciso che la cerimonia di apertura deve iniziare alle 08:08 dell’8/8/08 (l’8 porta bene, mentre il 4 porta sfiga), ma non c’era abbastanza tempo per le eliminatorie del torneo di calcio, così ieri si è partiti con le partite femminili e adesso è iniziata Honduras-Italia. Tre dei quattro colleghi rimasti nell’openspace erano connessi su tre canali diversi e si stanno lamentando dei ritardi relativi nei vari segnali.
(per onestà, hanno smesso quasi subito)

Ultimo aggiornamento: 2008-08-07 11:03

Italo Calvino e la scienza (libro)

[copertina] Calvino è stato uno dei più grandi scrittori italiani del secolo scorso, e sicuramente era un letterato “puro”: eppure arrivava da una famiglia di biologi e chimici. Questo può far intuire come il rapporto con la scienza di Calvino possa non essere stato effettivamente banale. Questo libro (Massimo Bucciantini, Italo Calvino e la scienza Donzelli 2007, pag. 187, € 25, ISBN 9788860361639) dovrebbe appunto parlare di come lo scrittore si rapportasse con la scienza. Purtroppo però i risultati non sono all’altezza delle aspettative che io avevo. Ci sono indubbiamente degli spunti interessanti, come la definizione di Cosmicomiche e Ti con zero – le due opere al centro di questo libro – come “antifantascienza” e le pagine dove l’apprezzamento di Calvino per Galileo, considerato il più grande scrittore italiano di tutti i tempi, viene sviscerato in tutti i suoi particolari, pur con parecchie ridondanze. Ma il risultato complessivo mi pare piuttosto deboluccio, quasi come se fosse un seminario universitario (l’autore insegna Storia delle rivoluzioni scientifiche alla sede di Arezzo dell’Università di Siena) allungato più o meno a forza per arrivare a una dimensione pubblicabile come libro. Per onestà aggiungo che le numerose note a piè di pagina sono interessanti e aiutano a dare una visione più ad ampio spettro del mondo letterario italiano degli anni ’60, e a capire le relazioni di Calvino con Vittorini, Solmi, Fruttero, de Santillana: ma nonostante ciò non mi sentirei di consigliare il libro.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-07 07:46

l’utilità dei social network

Alle 15:30, zio Bonino e Annarella avvisano via FriendFeed che rispettivamente a Cuneo e Torino c’è la Tempesta Perfetta. Faccio un po’ di conti, ed esco dall’ufficio alle 17:15, arrivando a casa tre minuti prima del locale diluvio milanese.
E poi mi venite a dire che i social network non servono a nulla?

Ultimo aggiornamento: 2008-08-06 18:24