Archivi annuali: 2006

Io, il blog e IE7

Dopo avere letto un commento sulla visibilità del mio blog sotto Internet Explorer 7, chiedo ai fortunati (?) che lo hanno (trovato) installato come viene visto il blog. Stasera ho dato una scorsa al CSS e corretto una serie di errori: adesso viene validato, quindi il problema non dovrebbe essere più mio. Ma non si sa mai con Micro$oft…
Aggiornamento: xlthlx ha trovato al primo colpo il problema. Occorreva aggiungere overflow: hidden nella classe side. Si vede che scrivo troppo e usciva tutto fuori :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-10-22 19:42

Basta con la storia dell’eredità!

Ieri due delle tre principali agenzie internazionali hanno abbassato il giudizio di rating per l’Italia. In parole povere, hanno affermato che si fidano un po’ di meno della nostra capacità di rimborsare il debito pubblico; questo a sua volta si ripercuoterà sui tassi di interesse dei titoli di stato, che dovranno quindi salire per convincere gli investitori a comprarseli comunque. A catena, questo significherà un aumento del debito dello Stato. Fine della spiegazione economica.
Ovviamente Prodi e soprattutto Padoa-Schioppa hanno subito alzato i soliti lai: quest’ultimo però se ne esce fuori dicendo «Da questa decisione si capisce che le agenzie di rating riconoscono che abbiamo ricevuto una pesante eredità». Bene, la vogliamo smettere con questa storia?
Intendiamoci: è vero che negli scorsi anni non si è approfittato dei tassi di interesse bassi per fare calare il debito pregresso, e questo ha contribuito al crescere del valore assoluto della manovra economica di questa Finanziaria. Ma è anche vero – e anche chi non è economista dovrebbe ormai saperlo – è che le agenzie misurano il rating sulle speranze future. Visto che hanno dato il loro giudizio dopo avere studiato la manovra proposta dal governo, e leggendo attentamente il loro giudizio, è chiaro che si lamentano non tanto dell’entità ma di come la manovra è stata fatta, con tante entrate e pochi tagli di spesa; e questo è assolutamente indipendente da quanto abbia fatto o non abbia fatto Silvio B. nei cinque anni passati.
Non sto dicendo che il centrodestra avrebbe fatto di meglio. È probabile che oggi come oggi, con la debolezza intrinseca di questo governo, non sia possibile fare i tagli ai vari fondi di spesa; è anche possibile che in questo momento non sia nemmeno saggio da un punto di vista economico farlo. Non sono un economista. Però sono uno che non ha voglia di essere preso per i fondelli: dimmi “quest’anno più di questo non potevamo fare” e io lo accetto, dimmi “è colpa di quelli prima” e io mi incazzo.

Ultimo aggiornamento: 2006-10-20 11:27

Piove. Dentro casa.

Stanotte erano le 4:20. Stavo sognando amabilmente, qualcosa di assolutamente assurdo tipo di stare facendo un gioco di società dove il tabellone era disegnato sull’asfalto e le pedine eravamo noi. Ad un tratto sento qualcosa che mi tocca la faccia. Nel dormiveglia faccio più attenzione: è una goccia d’acqua. E un’altra. E un’altra. A questo punto sveglio Anna, spostiamo in qualche modo il letto e mettiamo un catino con un asciugamano dentro: non che ci piovesse così tanto, ma avendo un parquet abbiamo preferito evitare ulteriori danni.
Diciamo che la cosa non è stata una sorpresa totale. Sono mesi che c’è una macchia sul soffitto, dovuta presumibilmente alle perdite del terrazzo del piano di sopra, dove l’appartamento è più piccolo. Il problema è che, essendo la casa nuova, questi lavori dovrebbero essere eseguiti dal costruttore, e il padrone di casa dell’alloggio sopra il mio (che abita dall’altra parte della via, l’alloggio sopra lo dà in affitto) non è mai stato molto incisivo nello stanare l’impresa. Qualche mese fa erano stati fatti dei lavori, e la situazione sembrava essere tornata sotto controllo: ma già le piogge di settembre avevano allargato enormemente la macchia, e la poca pioggia di ieri ha completato l’opera. Le mie azioni stamattina si sono limitate a una telefonata prima delle 8 al padrone di casa, comunicandogli la situazione e dicendo che o stamattina vediamo arrivare qualcuno che provveda ai lavori, oppure a mezzogiorno ci prendiamo noi un’impresa e poi diamo direttamente il conto a lui: farselo rimborsare dal costruttore è un problema suo, non nostro.
Tra l’altro: qualcuno mi sa dare il nome di una buona impresa edile milanese specializzata nel campo “trovare infiltrazioni”?

Ultimo aggiornamento: 2006-10-20 10:21

Internet Explorer 7

Dopo anni e anni e anni, alla Micro$oft si sono accorti che il loro simpatico browser stava perdendo colpi (in quota di mercato: rispetto ai bug, nessuno ci fa più caso). Così hanno rimesso un gruppone di sviluppatori, e finalmente è uscito IE7.
Peccato che nella nostra rete non possiamo usarlo: non tanto per politiche di rete, quanto perché IE7 richiede necessariamente un XP originale – e questo ce l’abbiamo, che pensavate? – Service Pack 2. Qui il SP2 sembra essere considerato tabù… e la gestione dei nostri PC è chiaramente remotizzata. Non che sia un problema, per me: vado tranquillamente avanti con Firefox (1.5, prima di passare alla 2 credo che aspetterò un mesetto dall’uscita della versione definitiva)

Ultimo aggiornamento: 2006-10-19 14:58

segnali di pericolo

Su Flickr, un set di segnali fasulli di quello che gli americani chiamano hazard. Il “pericolo esistenziale” è troppo bello.
(Ricordo sempre a chi fosse invece interessato a conoscere i segnali americani a forma di “diamond”, che poi è un quadrato ruotato, che esiste una simpatica lista).

Ultimo aggiornamento: 2006-10-19 10:54

<em>Chi è morto alzi la mano</em> (libro)

[copertina]
Un giallo dove gli investigatori sono tre storici spiantati (Fred Vargas, Chi è morto alzi la mano [Debout les morts], Einaudi Stile libero noir 20062 [1995], pag. 254, € 11, ISBN 88-06-18266-8, trad. Maurizia Balmelli) promette di essere sui generis. E in effetti la storia, anche se tecnicamente ha tutti gli stilemi del giallo, è molto più interessante come racconto sui vari personaggi che si dividono la scena: oltre ai tre storici, lo zio di uno di loro, ex poliziotto cacciato non si sa bene perché e il nuovo ispettore, la cantante d’opera con suo marito, la gestrice dell’osteria lì accanto e suo fratello… e naturalmente il faggio piantato nel giardino di casa della cantante. D’altra parte, se un imbranato come me ha capito chi era l’assassino arrivato ai due terzi della storia, è chiaro che dal punto di vista giallistico non ti puoi aspettare molto. Ma la godibilità è altrove: nei dialoghi tra i tre storici (gli “evangelisti”, visti i loro nomi Marc, Lucien e Matthias) e lo zio, dialoghi di una freschezza e una spontaneità davvero piacevole e resi generalmente bene in italiano. La Vargas riesce invece meno nel raccontare i pensieri: è come se l’introspezione le mancasse un po’. Ma complessivamente direi che il risultato è più che accettabile.

Ultimo aggiornamento: 2006-10-19 10:06

L’importante è sapere attendere

Lo ammetto. Sono uscito tardissimo stamattina, e sono spuntato dalla metro in piazza Abbiategrasso alle 9:15 (ho la testimone). Il display indicava le seguenti attese: “3 – 18 minuti; 15 – 19 minuti”. Per una volta, purtroppo, i tempi di attesa erano corretti: il 3 è arrivato alle 9:33, seguito a ruot… ehm, sì, seguito quasi immediatamente dal 15 (e da un altro 3, si sa che quelli viaggiano in convoglio)
Capisco che è passata l’ora di punta, e tutte quelle cose là: ma una distanza di più di venti minuti tra i passaggi – quando sono arrivato, non è che ce ne fosse uno appena partito – non mi pare esattamente segno di un’azienda sana e funzionante.

Ultimo aggiornamento: 2006-10-18 11:10

le gioie della vita

Stasera sono arrivato a casa alle 21:30. Ritiro la posta, salgo, metto la chiave nella toppa, giro la chiave. Si blocca. Controllo che la porta non sia leggermente spostata: no, è a posto. Faccio tre o quattro tentativi, poi estraggo la chiave e la guardo: si è spaccato un dentino in fondo.
Anna è a Verona fino a giovedì: penso rapidamente al piano B per riuscire a entrare in casa, telefonare cioè ai miei suoceri a Monza, e lascio perdere. Per fortuna c’è il piano C: telefono alla donna che viene a farci le pulizie, e le chiedo se è a casa e posso passare a recuperare le chiavi. Solo che lei abita in Bovisa, e quindi sono stato costretto a prendermi la bici, che non sto usando in questi giorni causa raffreddorone… meglio comunque che non entrare in casa.
Sono però fiero di me: non mi sono nemmeno incazzato (col destino cinico e baro, intendo)

Ultimo aggiornamento: 2006-10-17 22:57