Quando ci si riferisce all’insieme dei blog – pardon, quando i blog che parlano dell’insieme dei blog si riferiscono all’insieme dei blog: perché basta provare a infilare anche solo l’alluce in MySpace e ci si accorgerà che i piranha sono ben poca cosa – si parla di blogosfera, o blogopalla nel caso il parlante decida che la consonante “s” e la consonante “f” l’una vicina all’altra portano inevitabilmente alla parola “sfiga” e un Very Important Bloggher non è mai assimilabile anche indirettamente alla sfiga.
Il nome è una scopiazzatura dagli USA, e fin qua non c’era nemmeno bisogno di dirlo. Ma nessuno sembra accorgersi dell’assunto che sta dietro a questa similitudine: che l’universo dei blog è isotropo. Come una sfera, in qualunque modo la giri, rimane sempre perfettamente sovrapponibile a sé stessa, così il mondo dei blog dovrebbe essere identico da qualunque parte lo si guardi. Corollario: non esistono le blogstar e le blogstarlette.
Occhei, c’è qualcosa che non va nel mio ragionamento. Lo so che mi state dicendo che il vero modello è quello di un centro
centrale, fucina di talentuosi talenti, che irradia la propria blogghità in un vasto universo di sempre più rarefatti blogghini. E io vi dico che questo è impossibile: un VIB non potrebbe mai stare nascosto al centro. Al limite posso concedere di riesumare la teoria la Terra è cava e vedere i VIB tutto intorno alla superficie terrestre, immanenti e permanenti come per loro diritto divino.
Se state leggendo queste mie righe, probabilmente sapete cos’è un blog. Io non lo so: o meglio, a differenza della maggior parte degli altri, lo vedo come un substrato tecnico, non dico equivalente a un foglio di carta ma a un foglio di carta distribuito in giro. Ma
non è di questo che voglio parlare.
Sembra ci siano 110 milioni di blog nel mondo. In Italia ce ne saranno varie decine di migliaia, forse si arriva a numeri a sei cifre: ma i “blog” con le virgolette, quelli che secondo i “blog” con le virgolette sono i Veri Blog Che Fanno Tendenza, sono poche centinaia (se contiamo i vassalli) e qualche dozzina (se ci limitiamo agli alfa blogger). Il tutto è regolarmente monitorato da BlogBabel, che pubblica la classifica giornaliera di chi vuole più bene a chi. Detto in maniera tecnica, sarebbe chi scrive qualcosa nel proprio blog mettendo un collegamento al blog di un altro; ma il concetto è insomma questo.
Lo scorso weekend questi hanno fatto una bella festicciola, purtroppo rovinata dalla pioggia, su in Trentino: non avessi avuto impegni familiari, ci sarei magari andato anch’io. La chiamo festicciola, ma è anche stata seguita dai quotidiani italiani, anche perché chi scrive sui Veri Blog Che Fanno Tendenza spesso scrive anche sui quotidiani stessi. Sembra però che all’interno della festicciola ci sia stata una lite tra uno che afferma di fare il creativo e uno che afferma di essere un creativo: la differenza principale è che uno ha un blog e l’altro no. Fin qua nulla di strano: l’occupazione principale di un blogger è quella di litigare, e io non faccio certo eccezione. Però stavolta, forse perché ci sono ancora i postumi della festicciola, gli amichetti dell’una e dell’altra parte hanno iniziato a insultarsi a vicenda, proprio come in una di quelle riunioni di condominio tanto amate dai sociologhi, soprattutto se abitano in una villetta.
L’escalation continua: persino austeri giornalisti entrano nel tunnel dell’autoreferenzialità – faccio notare che il suo “in buona parte” non si applica certo alle decine di migliaia, ma al limite alle poche centinaia di vassalli. Ma il commento che mi ha divertito di più è stato quello di Matteo Bordone, che scopre che dopo aver parlato della bega il suo blog «guadagna posizioni nella classifica di blogbabel.»… La prova provata dell’autoreferenzialità. Peccato che quel bravo ragazzo (ci siamo visti qualche volta, anche se io non ho un Vero Blog Che Fa Tendenza; e garantisco che è un bravo ragazzo) mi caschi proprio in vista del traguardo, facendo appunto un post e terminandolo con «ps – Questo post è senza link e senza commenti, perché se no alé, altro giro, altra fiera interplanetaria della sfiga triste.». Peccato che quello che conta per la Classifica siano i collegamenti in entrata, e non quelli in uscita, e quindi il giro c’è lo stesso.
Tutta la storia però mi è servita per capire come mai tutte le volte che le regole della Classifica venivano modificate io immediatamente risalivo, per poi scendere lentamente ma inesorabilmente. Non è perché non ho un Vero Blog Che Fa Tendenza; i miei affezionati lettori ce li ho comunque. È che non potrò mai competere con tali livelli di onfaloscopia! E ho anche capito perché è un bel po’ di tempo che non solo non guardo la Classifica – e questo poteva essere dovuto al non volermi veder scivolare sempre più giù – ma non guardo nemmeno quali sono le “discussioni calde”. Il mio subconscio è più intelligente di me e si era già accorto della loro sostanziale inutilità: io scrivo su quello che interessa a me, e cito e/o commento quello che scrive chi ritengo interessante. Se c’è qualcosa di davvero importante, in un modo o nell’altro ne vengo comunque a conoscenza.
Giovy non c’è riuscito, forse perché da ex editor ha qualche aggancio. Sara Taricani ce l’ha fatta; Marco Camisani Calzolari a quanto pare no. Se ho saltato qualcuno, me ne scuso: non controllo mai bene cosa succede. Qual è lo sport preferito dai semiVIB[*]in questa nemmeno troppo calda estate? Si direbbe il farsi togliere dalla classifica di BlogBabel. La modalità, non esistendo a quanto pare un sistema ufficiale per farsi cancellare, consiste nello scrivere un post pieno di link, che secondo le FAQ di BlogBabel porta all’immediata squalifica del blog stesso.
I più ingenui tra voi potranno chiedersi perché mai i semiVIB debbano fare tutta questa fatica. Non basta non curarsi della classifica e vivere felici? A parte che mi chiedo come un ingenuo sia arrivato fin qua (spero che stavolta Eìo mi lasci in pace…), la risposta è banale e un qualunque sedicente sociologo ve la può dare in un attimo. La classifica è importante perché afferma di essere rappresentativa; se uno ritiene che la classifica non rappresenti correttamente la sua importanza, il togliersi ha un effetto doppio! Prendendo come esempio MCC, infatti,
(a) nessuno può prendere quella classifica come base per dire che MCC è solo il settantunesimo blog per importanza (dati di oggi);
(b) in più, si può dire che la classifica BlogBabel non è rappresentativa, visto che non considera blog evidentemente importanti come quello di MCC, che pure su wikio è al settimo posto!
Ho già scritto che delle classifiche mi importa poco; la parte sociologica però mi diverte, e mi chiedo se a BB non hanno appositamente tolto MCC dalla classifica perché hanno fatto la mia stessa analisi (o l’hanno intuita), e qualcuno ha il dente avvelenato. Chissà 🙂
—-
[*]Very Important Blogger. Non ditemi che non conoscevate l’acronimo. I VIB in Italia saranno una decina sì e no; i semiVIB forse un centinaio, me compreso. Inutile dire che di importante i semiVIB hanno ben poco; però molti di loro cercano di passare di categoria.
La posizione delle notiziole di .mau. su blogbabel è oggi la numero 70.
Su wikio, la mia posizione agostana è la numero 26.
Se io fossi presente nella classifica di blogitalia, mi troverei in
posizione 247.
caro diario… ehm: caro Posterous,
sono davvero felice che tu esista. Non tanto per l’interfaccia
blogga-per-email che in fin dei conti uso adesso per la prima volta,
quanto perché mi dai la possibilità di scrivere le tamarrate che
voglio senza rovinare il mio bel blog, e soprattutto senza che mi si
dica che faccio tutto questo per salire in classifica. Questi "archivi
di .mau." non sono indicizzati da nessuna parte, e li conosce giusto
chi ci ha cliccato su dal link al mio blog. Ma ciancio alle bande.
18 luglio 2006: Ludo comunica di avere preparato una classifica dei primi cento blog italiani, e invita chi vuole a iscriversi, per ottenere dati più acculturati.
18 luglio 2007: la classifica di BlogBabel viene compulsata da qualche migliaio di blogger, e sfruttata dai media online per scoprire chi sono “i più importanti blogger italiani”. Ludo elimina man mano gli indicatori d’uso diversi dai link ad altri blog.
18 luglio 2008: dopo alcuni mesi di sosta, BlogBabel riparte più nuova che pria. Da mezzanotte alle 9.42 si verifica un blocco delle connessioni internet in Italia, inizialmente creduto essere un attacco DDoS ma in seguito valutato più correttamente come tentativo di connessione al server BlogBabel. Ludo comunica che da oggi occorre fare richiesta esplicita per entrare in classifica.
18 luglio 2009: si scopre che Silvio Berlusconi consulta tutte le mattine la classifica di BlogBabel per verificare la posizione del blog di Mara Carfagna. L’Espresso e Panorama pubblicano settimanalmente la classifica Top20 e le nuove entry. Ludo mette a disposizione dei blogger un bookmarklet da inserire nel proprio sito per migliorare l’attendibilità della classifica, che ormai raccoglie 20000 blog.
18 luglio 2010: si viene a scoprire che Ludovico Magnocavallo ha silenziosamente acquistato alcuni dei siti di classifiche blog, e fornisce loro i dati secondo diverse viste, “per migliorare la visibilità globale della classifica BlogBabel e raggiungere anche alcune nicchie in precedenza trascurate. Il governo ventila la possibilità di una tassa sui blog, basata sulla classifica di BlogBabel.
18 luglio 2011: la proposta di nazionalizzazione dei blog ha portato a una serie di sollevazioni di piazza e ad elezioni anticipate, vinte con larga maggioranza dal nuovo partito Comunicazione Blog. Il suo leader, dottor Ludovico Magnocavallo, ha varato un programma di unità nazionale per aumentare la capacità del Paese di superare il digital divide. BlogBabel raccoglie 150000 blog, e il trend di crescita è costante.
18 luglio 2012: convertito in legge il Decreto Garzilli sull’alfabetizzazione informatica: ogni cittadino al di sopra dei 15 anni è tenuto ad avere un blog e a postare almeno una volta la settimana. Una Commissione Permanente, presieduta ad honorem dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Cavaliere Ludovico Magnocavallo, verificherà lo Stato dei Blog Nazionali e inviterà i più meritevoli a iscriversi a BlogBabel.
18 luglio 2013: con un post a blog unificati, S.E. il Cavaliere Ludovico Magnocavallo comunica che a partire da oggi per accedere a una qualsivoglia carica pubblica occorre essere iscritti a BlogBabel. “Abbiamo ormai raggiunto i due milioni di iscritti, e chiunque non intenda misurarsi con la parte più sana della nazione non ha alcun diritto di pretendere di servire la cosa pubblica”. Appaiono i primi commenti antiBlogBabel, firmati dalle sedicenti “Brigate PTWG”.
18 luglio 2014: il Parlamento è stato sciolto, e sostituito dall’Assemblea dei Blog. Tolta l’iscrizione a BlogBabel a beppegrillo® e Antonio Di Pietro, in seguito a una serie di post ritenuti antiblog. S.E. l’Illuminato Cavaliere Ludovico Magnocavallo assicura che le ronde di polizia che controllano il posting quotidiano obbligatorio hanno ricevuto istruzioni di non usare la forza contro i renitenti, “se non in casi estremi”.
18 luglio 2015: truppe svizzere sono entrate nelle principali città italiane, “per evitare che la crisi che ha colpito l’Italia continui a mietere vittime”. Pacchi di cibo sono consegnati ai superstiti, che si mettono mestamente in coda. L’unica forma di comunicazione rimasta, dopo la distruzione delle fibre ottiche e dei ponti radio, sono rimasti i fogli di carta. Non si hanno più notizie di Magnocavallo, dopo il suo ultimo videopost in cui invitava la popolazione a resistere contro i mestatori.
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