patente a punti

Riassunto delle puntate precedenti: è stato preparato un nuovo codice della strada, che sarebbe dovuto entrare in vigore il primo luglio. A fine giugno si accorgono che non c’è nulla di pronto. Qual è la soluzione? un bel decreto, che con motivate ragioni di urgenza fa partire immediatamente (o da domani? o da martedì? mica si è capito) il codice.
Non che i ritardi siano colmati: le patenti a punti ci saranno, ma i punti verranno segnati su un blocchetto di carta per essere portati a mano al “cervellone”. I tratti a 150 all’ora? sì, ma occorre che le società autostradali mettano i cartelli nei tratti “buoni”. Se fanno come per i fari accesi… io ho visto solo un cartello al riguardo, la scorsa settimana a Como. E le altre norme? Boh.
Non ho nulla a priori contro le nuove norme: mi piacerebbe solo che venissero preparate sul serio e che anche noi poveri sudditi avessimo il tempo di conoscerle.

imprò

Ieri è finito il corso di quest’anno, anche se mercoledì c’è ancora una lezione di recupero. Lunedì c’è la prima riunione amatori.
La mia pagella: sono un po’ migliorato, ma ci ho ancora tanta strada da fare. Insomma, ho i “debiti formativi”.
Però venerdì 4 faccio un match a Pavia :-)

giochini

Ieri finalmente mi sono ricordato di comprare i feltrini neri da mettere sul pianoforte per evitare che il coperchio vibri quando è alzato. Ok, sono gommini, non feltrini, non sottilizziamo.
Li metto sul coperchio, scopro che la cosa non funziona, e li riposiziono sulla struttura del piano, in modo che il coperchio ci si appoggi sopra. Poi mi preparo cena.
Dopo cena, faccio per uscire, e mi accorgo che è rimasto solo uno dei due gommini, e che Momo (la gatta nera) sembra molto interessata a togliere anche il secondo. Dopo averle spiegato con le buone maniere che non era il caso, sembra che abbia capito che quello non è un giochino, anche se non so assolutamente dove sia finito il gommino mancante.
Ma d’altra parte Momo ha un fiuto incredibile per i giochini. Se appallottolo uno scontrino e lo lascio sul tavolo, tempo dieci secondi ed è subito là a palleggiarlo con le zampe…

blackout

Sembra di essere tornati a vent’anni fa, quando sugli ascensori bisognava mettere la targhetta con i periodi di blackout programmato.
Sarà anche vero che fa un caldo eccezionale, ma mi pare strano che nessuno avesse lanciato segnali sei mesi fa: tra l’altro, siamo in un momento di congiuntura bassa, e quindi le aziende non consumano tanta corrente.
Un dietrologo potrebbe chiedersi “ma non è che si voglia tornare al nucleare?”
Preciso che io avevo votato NO al referendum di allora, e che il referendum di per sé non aveva vietato le centrali nucleari. Diciamo che era stato un voto letto in maniera ampia…

piove?

Stamattina alle 7:30 mi metto a preparare colazione, e sento uno strano rumore. È il vicino del piano di sopra che sta bagnando i fiori? No, erano due gocce di pioggia, quella che ti lascia mezzo chilo di polvere sull’auto, e aumenta il tasso di umidità fino ai dintorni del 100%.
Non pago di questo show, stamattina alle 9:30 ci sono state altre otto gocce, giusto perché avevo lasciato la Tipo con i finestrini aperti.

percentuali

Ho deciso di creare una nuova categoria del blog, per dare una maggior visibilità agli strafalcioni matematici che si trovano ovunque. “Innumeracy”, la chiama A.K.Dewdney.
Iniziamo con la frase del ministro degli Interni Pisanu, come citata da Kataweb:
Gli immigrati regolari in Italia sono il 3,8 per cento, la stessa percentuale della Spagna che però è una nazione dalle dimensioni nettamente inferiori […]
Cosa dovrebbe significare questa frase? Probabilmente che il numero assoluto di immigrati è maggiore in Italia rispetto alla Spagna. Ma quello che conta in pratica non è il loro numero assoluto, quanto quello relativo, cioè la loro percentuale. Insomma, l’inciso è assolutamente stupido.

Morta una ciclista

A pochi passi da casa mia. Una betoniera ha svoltato a destra senza pensare che magari può esserci qualcuno alla sua destra (quando pedalo io, questo lo tengo sempre in conto. Poi tanto c’è l’idiota che mi dà del pirla perché si è dovuto fermare con lo scooter mentre stavo attraversando sulla pista ciclabile, e c’era già un’auto ferma)
Naturalmente la notizia non era di sufficiente importanza per un quotidiano gratuito come City (Leggo e Metro hanno altre idee, per fortuna)

Dati Personali

Il capo delle Relazioni Industriali di IT Telecom ci ha inviato un’email in cui ci comunica che l’Azienda, nella sua infinita saggezza, ha deciso che tutti i dipendenti sono incaricati del trattamento dei dati personali. Fin qui nulla di male.
Ma ha anche detto che nessuno può essere escluso o autoescludersi. Qui il male ci sta eccome. Come può legalmente una società scaricare così il peso dei suoi obblighi?