Non so in quanti si siano accorti che hanno cambiato le intestazioni delle stazioni della metropolitana di Milano. Adesso il nome si legge di nuovo bene, ed è retroilluminato.
Oggi il Corriere spiega che è solo l’inizio: dalla prossima settimana, come soffio di primavera, la zona al momento traslucida sopra il nome della stazione diventerà infatti uno spazio pubblicitario. L’operazione, pomposamente denominata «Restyling con sponsor», sembra essere l’unica maniera per manutenere quelle indicazioni. Sigh.
eCòmpratelo
Siete stanchi dei soliti siti di acquisti online? Vi suggerisco eCòmpratelo.it (spero di avere imbroccato l’accento), il sito che ti permette di comprare e vendere tutto quello che ti passa per la testa nel vero senso della parola. Ad esempio, il premio settimanale per il miglior articolo è andato stavolta al pan bagnato, “coltivato negli sterminati campi di Ciambellandia da piccoli panettieri che lasciano seccare naturalmente il pane”.
Parecchi articoli virano verso il triviale, ma ci sono delle perle niente male, il tutto acquistabile in fantaeuro. La grafica infine è davvero curata…
le cantine di Torino
Niente paura: ci pensa Repubblica a fornire materiale curioso, seguendo la sua linea editoriale “un po’ di Novella 2000 non può che far bene”.
Oggi c’è un articolo sulle baby gang torinesi che conoscono a menadito l’intrico di cantine e cunicoli nel sottosuolo della città. Tralasciamo gli accenni dickensiani o meglio postmoderni, tipo “«Io guadagno anche trecento euro al giorno e non penso proprio di tornare a casa, in Marocco, è un posto troppo brutto» racconta Nabil, spacciatore di tredici anni che ne dichiara sei e indossa solo scarpe da ginnastica firmate.” Sì, Repubblica è interessata a questi dettagli. Peccato che siano decenni che si sappia che il sottosuolo torinese è tutto una galleria, e si siano scritti libri a proposito – a me vengono in mente quelli di Renzo Rossotti, ma ce ne sono stati sicuramente degli altri. Ma volete mettere il “tocco di cronaca umana”?
dai giornali di oggi
Era un pezzo che non davo un’occhiata ai quotidiani gratuiti, per tirare fuori qualche chicca. Purtroppo stamattina è stato difficile trovare qualche notizia divertente: si parlava solo di cose tristi… o di calcio, che mi intristisce uguale.
Però spulciando bene qualcosa su City l’ho trovato. Iniziamo dal paginone “medicina”: con un bel titolone ci viene detto che “L’amore è come la roga: dà dipendenza. – Gli innamorati sono schiavi del piacere”. Nessuno l’avrebbe mai detto. Per la serie “una radio è libera, ma libera veramente” veniamo invece a sapere che è stato assolto in appello il sacerdote condannato a 80 giorni di reclusione per avere detto messa alla radio “pirata” di una chiesa di Deiva Marina. Mi chiedo chi avesse deciso di sporgere denuncia, e quale fosse la potenza dell’emittente…
biciclando a Milano
Sarà che si avvicina la primavera, ma oggi il Corsera era prodigo di notizie per i ciclisti. L’assessore al traffico Goggi ha trionfalmente affermato di essere riuscito a ridurre da tre a due milioni di euro il taglio dei finanziamenti per le piste ciclabili, dai quattro totali di preventivo. Allegria… Naturalmente Goggi non si è risparmiato la sua polemica: «Osservo solo che se uno vuole andare in bici, può farlo sin dora anche con le piste che ci sono. Che spesso, tra laltro, a Milano sono sottoutilizzate». Peccato che nemmeno lui sia riuscito a negare che le piste ciclabili (ne ho trovata una l’altro giorno, che parte dalle ex Cartiere Binda e si perde tra Famagosta e la Barona) siano fatte a pezzettini sparsi a caso. «Ma è solo questione di tempo e si attaccheranno tutti: il progetto esiste già – ripete Goggi – e chiunque può vederlo nel piano traffico». Beh, ammetto che non è impossibile trovare un piano traffico (è qui per chi si fosse perso): peccato che non sia così facile vedere cosa c’è, cosa ci potrebbe essere e cosa piacerebbe che ci fosse.
Notizia più interessante, anche se l’ho letta a cose fatte: oggi Ciclobby aveva attivato il suo gazebo-officina in piazza Cairoli per riparare le dinamo delle bici e montare i catarifrangenti – che tra l’altro sono obbligatori – sulle ruote. Questa iniziativa mi piace davvero: sono sempre troppi i cicliisti notturni assolutamente invisibili.
Sapevo infine della manifestazione di oggi, cui non ho partecipato per altri impegni. Insomma, esistono le bici!
giochi matematici 2005
Anche quest’anno niente finali. Si vede che sto invecchiando.
Però quest’anno dei tre sbagliato uno proprio non so da dove iniziare a risolverlo – e non ero il solo, credo l’abbia risolto solo uno! la geometria è sempre tosta; uno l’ho sbagliato da pollo, nel senso che avevo trovato la soluzione ma ho scritto il massimo valore per cui la tesi era falsa invece che il minimo per cui è vera; per quanto riguarda il terzo, la mia soluzione “creativa” è migliore di quella ufficiale e rispetta il testo del problema, ma si sa che in questi casi fanno fede i Sacri Testi.
In compenso, non sono caduto in un tranello di quelli in cui mi ci fiondo sempre…
Un bravo a Marco Broglia arrivato quinto, e a Stefano Bellini che è arrivato secondo!
Immagini varie
Oggi sono andato all’Avis a donare il sangue, quindi la giornata è stata molto tranquilla e senza fretta. Così stamattina mi è capitato di passare in banca – dovevo versare un assegno, queste cose non si fanno on line – e scoprire che non c’era nessuno. Non solo nessun cliente, che alle 11 del mattino non è una cosa così strana, ma sulle prime non ho nemmeno visto nessun dipendente! Poi ce n’era uno su una postazione nascosta, e in due minuti ho fatto tutto.
L’altra scoperta è stata un “immobile sottoposto a sequestro fiscale”. L’edicola di via Melchiorre Gioia angolo via Galvani aveva i sigilli, o qualcosa che gli assomigliava (a me pareva solo la saracinesca giù). Mi chiedo quali misfatti fiscali riesca a fare un’edicola.
_Io e l’altro – racconti fantastici sul doppio_ (libro)
Il tema del doppio è tra i più sfruttati nella letteratura: tanto per dire, Sosia è il personaggio di una commedia
greca di Plauto. Con questa antologia (AA.VV., Io e l’altro – racconti fantastici sul doppio, Einaudi tascabili letteratura 2004, p. XIII-360, € 11.50, ISBN 8806170996), Einaudi continua un in filone da loro amato. Oltre naturalmente a limitarsi ai racconti, la scelta dei curatori è andata a mostrare varie definizioni di “doppio” e le diverse scuole nazionali: troviamo racconti di Stevenson, Conrad, Maupassant, Kafka, Gogol’, Borges e altri. Anche la scuola italiana vi è rappresentata in maniera folta. Per i miei gusti personali, la raccolta tende un po’ troppo al gotico e all’800, ma alcuni racconti li ho apprezzati davvero: la favola di Andersen L’ombra – che non racconterei però ai bambini… – e L’angolo prediletto di Henry James. Le note di prefazione alle singole storie sono sempre ottimamente curate.