Papa Ratzinger

Quando venne eletto Benedetto XVI, avevo scritto un post relativamente ottimista. Ma dopo avere visto l’incontro con il nostro presidente, temo di dovermi ricredere.
Il problema non è naturalmente quello che ha detto, figuriamoci. Potrei lamentarmi della mancanza di coraggio intellettuale nel non dire “noi vogliamo che si protegga l’embrione perché non sappiamo quando inizia la vita, e quindi preferiamo tenerci larghi”, ma per questa volta passi. Il problema non è nemmeno dove l’ha detto. Il guaio è nel come. La mia impressione è stata di una persona che non è per nulla interessata ad ascoltare l’altro. E questo non è bello: proprio per la finitezza dell’uomo, è sempre possibile scoprire qualcosa di più anche se si parte dal principio che Dio ci ha dato la Verità. Il tutto è molto preoccupante.

Antifurti inutili

Stanno ristrutturando il palazzo vicino al nostro, che quindi ha i ponteggi e un bell’antifurto con segnale di allarme. Bene. Stanotte un po’ prima di mezzanotte l’allarme ha cominciato a suonare. Risultato: tutti svegli, anche perché la finestra della camera era spalancata per fare entrare un po’ d’aria.
Dopo una mezz’oretta la situazione è leggermente mutata: non che qualcuno sia passato a vedere cosa succedesse, ma la batteria dell’antifurto deve essersi scaricata un po’, il suono è calato di intensità e soprattutto di acutezza, e ci siamo messi a dormire.
Il guaio è che oggi pomeriggio, passando davanti al ponteggio, ho ancora sentito un buzz provenire dall’allarme. La buona notizia è che stasera non suonerà, la cattiva notizia è che non c’è più quell’allarme, e non è poi così difficile passare da quel palazzo a camera nostra.

<em>Poporo</em>

Dovrei fare una recensione di questo ristorante giapponese a Milano, dove Anna e io siamo andati martedì scorso.
Però sono in sciopero, visto che non mi hanno dato la ricevuta. Che poi ho pagato col bancomat, quindi non avrebbe nemmeno senso la cosa… mah.

esterofilia

Repubblica parte in quarta con il sudoku, un gioco in cui occorre riempire una griglia di dimensioni 9×9 in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni sottoquadrato 3×3 contenga tutte le cifre da 1 a 9.
Dopo le (giuste) spiegazioni di rito sul fatto che con la matematica non c’entri nulla, l’articolo va a spiegare che «gli esperti affermano che deriva dal “Carrè Latin”, gioco inventato in Europa, nel diciottesimo secolo, dal matematico svizzero Leonhard Euler». Sarà, ma a me questo “Carrè Latin” pare tanto un quadrato latino, termine italianissimo.
Ma la cosa più strana è che l’occhiello dell’articolo parla appunto di “quadrato latino”. Dev’essere la prima volta che un titolista migliora un articolo.
Aggiornamento: come fa notare Francesca nei commenti, “casualmente” sia Corsera che Repubblica partono oggi con gli schemi di sudoku. Copioni.

Berlusconi e i comunisti

Oggi Silvio rivela che nel ’48, non ancora dodicenne, fu picchiato dai komunisti mentre attaccava cartelloni. Tra un po’ confesserà che i komunisti gli rubavano le donne mentre faceva pianobar sulle navi.

gatte sull’orlo di una crisi di nervi

Arrivo a casa da lavoro, e mi trovo la solita Ariel che miagola come una disperata. Verifico le ciotole: pappa ce n’è ancora un po’, quindi me ne sto tranquillo e vado al supermercato a comprare qualcosa per cena.
Torno a casa dopo un’ora (non devo essere stato l’unico a volere andare a fare spesa) e vengo accolto con un concerto di miagolii da rischiare di essere denunciato alla Protezione Micine. Ariel stava addirittura per uscire sul pianerottolo, per la serie “aiuto! sono senza pappa da settimane!”. Effettivamente le ciotole erano state svuotate, quindi mi accingo a cambiarle, e tiro giù una scatoletta, sempre con contorno di strazianti lamenti felini. Alla fine metto giù le ciotole, quasi inciampando su Ariel che si è intanto buttata giù dal tavolo – Momo era naturalmente presente, ma silente come suo solito – la belva si avventa, annusa… e se ne va schifata.
Perlomeno ha smesso di miagolare.

Nuova versione delle citazioni matematiche

Sempre al solito posto, ecco finalmente la versione 1.1.0. Ho corretto un po’ di errori – ma ce ne saranno ancora…; e aggiunto molte citazioni (e nella mia bontà ho fatto in modo che le aggiunte siano ben visibili). Con l’aiuto di Alessandro, ho anche lasciato un file in formato fortune(6), per il momento ancora fermo alla versione 1.0.1 delle citazioni.

odio le moto

Sono ragionevolmente certo di averlo già scritto in passato, ma non cambia molto. Meglio ripeterlo. Io odio le moto, per la precisione tutto quello che va dal cinquantino allo scooterone.
Le per fortuna non troppe volte che guido in città al mattino me le vedo tagliarmi la strada passando da destra, da sinistra, e sono sicuro che se trovassero il modo lo farebbero anche da sopra o da sotto. Se ne fregano del fatto che magari io ho una freccia e quindi vorrei andare in una certa direzione: a dire il vero se ne fregano di quisquilie tipo il fatto che ci sia una riga di mezzeria. Ai semafori, dopo contorsionismi incredibili, si piazzano rigorosamente oltre la riga d’arresto in cinque o sei in fila manco fosse una gara MotoGP: peccato che naturalmente da lì non partano al verde, e quando finalmente si muovono hanno uno spunto molto minore del mio, il che è tutto detto. Aggiungiamo quelli – per fortuna non troppi – che sono convinti che più il proprio mezzo fa rumore più si è fighi, e abbiamo il culmine.
(ah, non è invidia. Ad esempio, non mi dà nessun fastidio lo scooter che in tangenziale viaggia nella corsia di emergenza per saltare la coda, anzi preferisco così…)