Silvio B, sui sondaggi (CdL e Unione entrambi al 48.3%): “a parità di sondaggio, è certa la vittoria del centrodestra”.
Guida galattica per autostoppisti (film)
Mi ero detto che avrei aspettato il DVD, visto che l’uscita italiana è stata praticamente cancellata (venti copie in tutta la nazione, e a partire dal 12 agosto…) per il basso successo nell’Europa continentale. Di per sé avevo anche recuperato il DiVX, se proprio mi fossi sentito in crisi di astinenza. Ma poi ieri sera ho visto che lo stavano dando al Mexico, e così abbiamo preso e siamo andati. Commento di Anna: “per una volta che tu vuoi andare al cinema, bisogna cogliere l’occasione al volo!”
Che dire del film? è quasi completamente dissimile dal programma radiofonico, e dalla serie tv, e dai libri, e dall’adventure… il che è il minimo che uno si possa aspettare. L’inizio è sempre lo stesso, ma dopo la storia parte leggermente per la tangente: così a memoria, non mi pare che si parli dell’Arma Totale PDV nelle altre edizioni. La fregatura però è nella trama. Se uno è un adamsiano convinto, è una gioia: almeno una decina di volte ho potuto pronunciare le battute insieme agli attori. Ma se non si sa nulla della Guida, direi che è piuttosto deboluccio, anche se l’animazione della Guida stessa è fatta parecchio bene, e Zaphod è assolutamente perfetto nella sua parte di presidente della Galassia. Ci vuole un po’ di tempo per fare l’abitudine a Ford, non tanto perché è nero quanto per lo stile di recitazione: memorabile però (per chi conosce il libro…) la scena flashback del suo primo incontro con Arthur. Trillian è carina ma completamente Hollywoodizzata :-(
Ora devo testare la versione in lingua originale…
Tutti all'Ikea
Ieri, verso le 13, Anna ha avuto un’idea: “andiamo all’Ikea di Corsico, e vediamo se riusciamo a trovare delle ceste in canna da mettere sotto la nostra libreria nello studio.” Bene, garantisco che la prima parte dell’idea non è stata solamente di Anna. Sarà perché hanno consegnato il nuovo catalogo, o perché fa tanto fine andare tutti insieme appassionatamente a vedere quante belle cose ci sono, ma c’era davvero tanta gente…
Il parcheggio era quasi completo quando siamo arrivati, e già questo non è così usuale. Ma il peggio è stata la coda al ristorante. L’abbiamo vista quando siamo arrivati, e ho detto “va bene, si va dopo”. Tanto mi ero fatto uno spuntino surrettizio, immaginando la situazione. Ma dopo avere fatto il giro, scoperto che la cesta della dimensione che volevamo non era in assortimento, comprato un wok perché fa sempre fino, pagato stranamente senza troppa coda (erano ancora tutti a scegliere roba?), messo il wok in macchina, rientrati in Ikea, la coda era ancora di una quarantina buona di persone: ed erano già le 14. È stata una lunga attesa, insomma, che ci ha fatto notare la nuova splendida idea dei markettari svedesi: il carrello portavassoi, con spazio (comodo) per tre vassoi. Il concetto immagino sia “mamma papà e due bambini sono in coda: un genitore porta il carrello e l’altro tiene la prole”, il che ha effettivamente un senso. Il risultato pratico è una corsa all’accaparramento dei (pochi) carrelli: l’inserviente non faceva in tempo a portarli che subito la gente se lo pigliava, senza nemmeno stare a pensare che doveva ancora fare due tornanti di coda prima di arrivare alla linea selfservice…
FORMA
Ieri pomeriggio siamo andati a vedere il Centro Internazionale di Fotografia, che hanno aperto a Milano in piazza Lucrezio Caro, tra la Bocconi e corso san Gottardo. Il posto è molto bello: era una parte del deposito ATM del Ticinese – non per niente ATM è uno degli sponsor del centro – e addirittura si possono vedere i tram da una finestra interna opportunamente collocata. Anche la mostra antologica di Gianni Berengo Gardin, ospitata fino a domenica 18 settembre, è carina: a me personalmente è piaciuta la divisione degli spazi in molte delle sue foto. Certo che le note didascaliche presenti qua e là erano assolutamente incomprensibili, e non sempre poi così legate alle foto. Inoltre l’ergonomia non è che fosse poi così considerata: se metti due foto una sopra l’altra, forse sarebbe più simpatico sfalsare anche di un solo centimetro i cartellini, e non metterli esattamente in orizzontale… soprattutto quando la didascalia è “città – anno”.
L’altro punto su cui dissento fortemente è il costo del biglietto di ingresso. Sei euro e mezzo (ridotto 5) per una mostra fotografica mi pare molto caro: a questo punto a Brera dovrebbero far pagare 25 euro per l’ingresso in pinacoteca…
marketing "arrangiato"
La7 ha la sua piattaforma di digitale terrestre, e ha le sue carte prepagate per vedere le partite di calcio. Però, non so se perché non avevano un budget sufficiente o perché si sono mossi in ritardo, non sono riusciti a prendere le squadre di picco, e si sono dovuti accontentare delle squadre di seconda fascia.
Che hanno pensato allora? Semplice. Hanno tappezzato le città di cartelloni seipertre che dicono “Segui il Milan (l’Inter, la Juve) nelle sue trasferte più insidiose”. Semplicemente geniale, soprattutto quella del Milan, col diavolo in una chiesa…
Telefonino nuovo
TIM ha cambiato a tutti i dipendenti il telefonino. Per la precisione, ce ne ha dato uno nuovo, visto che il vecchio Nokia 3650 (familiarmente detto “ferro da stiro”, vista la forma) ci rimane come telefonino di scorta.
Il nuovo modello, che ci è arrivato per una volta prima che ai colleghi dopo che la nostra segretaria ha fatto notare che se veniva spedito dove TIM crede che lavoriamo sarebbe rimasto là per dei mesi, è il Nokia 6880 6680. Devo dire che perlomeno questo è un telefonino che assomiglia a un telefono, il che non fa poi male. UMTS ed Edge, di cui me ne faccio relativamente poco; più interessante il fatto che la batteria è la stessa dell’altro – uniche differenze: adesso c’è un ologramma, e non è più costruita in Messico ma in Cina – e molto interessante la possibilità di copiare via Bluetooth il contenuto del vecchio telefonino sul nuovo.
Il manuale? mi è venuto un colpo quando l’ho aperto e ho visto che era scritto in portoghese. La mia confezione è venuta fuori male, visto che tutti gli altri hanno il loro bel manualetto in italiano, oppure è un simpatico avviso che mi vogliono mandare in Tim Brasile?
gestione del cliente
Martedì ho cercato di cambiare l’indirizzo di spedizione delle fatture di luce, gas e telefon, naturalmente via internet. Per l’AEM Torino, non c’è un modo di farlo direttamente: ho inviato allora un messaggio con la richiesta verso le 17:30, e alle 8:30 del mattino dopo mi è arrivata la risposta. Per Italgas, ho controllato stamattina e l’indirizzo è stato sostituito. Per Telecom, c’è ancora il vecchio indirizzo: se provo a fare “modifica”, mi si apre una finestra con scritto
“La tua richiesta è stata già effettuata e regolarmente acquisita in data 05/09/2005.
Ti ricordiamo che a partire dal 06/09/2005 puoi verificarne lo stato di lavorazione consultando la sezione Le Tue Pratiche.”
Secondo voi, cosa si dice in quella sezione?
Numeri e differenze
Metro di oggi è stata davvero una lettura incredibile, in tutti i sensi.
Scopriamo infatti che un tal Brian Haw, paladino britannico del “No War”, avrebbe affermato che «ogni giorno gli USA spendono 1.3 trilioni di dollari per armamenti» Un trilione significa un milione di milioni; per fare un confronto, il prodotto interno lordo italiano in un anno è leggermente superiore a quel valore. È vero che gli USA sono ben più ricchi di noi, ma così ad occhio quella cifra può essere annua e non giornaliera. Eppure è passata nel testo senza alcun problema.
Ma se è per questo, qualche pagina dopo si legge che un non meglio identificato indice è salito dal valore 48.0 di luglio al 49.6 di agosto. Visto che un valore inferiore a 50 indica una flessione nell’andamento mensile delle vendite, viene correttamente scritto che c’è una decelerazione nel ritmo di contrazione; e in effetti è come dire “prima perdevo il 10%, adesso solo il 3%”. Peccato che qualche riga dopo si annunci che l’indice complessivo di Germania, Francia e Italia ha registrato ad agosto il balzo maggiore degli ultimi 20 mesi, «nonostante l’andamento negativo dell’Italia.». Ma l’indice è passato da 51 a 51.9; quindi la differenza è di 0.9 punti, contro quella di 1.6 italiana. Insomma, noi abbiamo contribuito di più al buon risultato, anche se continuiamo ad essere i fanalini di coda. Se vogliamo vederla in un altro modo, pensiamo a una vasca da bagno con due rubinetti (Francia e Germania) che inseriscono acqua e un buco (l’Italia) da cui esce. Ridurre le dimensioni del buco, anche se continua ad esserci, può essere più utile per riempire la vasca che aumentare leggermente la portata dei rubinetti…