In teoria, nella nostra sede si può entrare solo con l’apposito badge (che è ancora Saritel e non ha nulla a che fare con quello di identificazione… ah sì, ma tanto quell’altro non ci serve perché non abbiamo la timbratrice).
In pratica, molti lettori di badge non funzionano più, e quindi ci sono delle porte disabilitate. Non è un grave problema, visto che in genere occorre badgare a due porte una dopo l’altra per entrare.
Adesso, appena rientrato dalla pausa pranzo, apro la prima porta “liberata” e faccio per mettere il badge nella seconda, notando che il display segnava la frase che ho usato come titolo. Nessun segno di vita. Riprovo: nulla. A questo punto ho suonato il campanello per farmi aprire dalla guardia, ma mi sto chiedendo ancora adesso a cosa serva un buffer polmone…
ps: stamattina c’era un tecnico che cercava di scassinare la serratura della macchinetta di Betelgeuse, perché a quanto pare non funzionava più neppure la chiave. Ce ne siamo andati alla terza punta di trapano spezzata :-)
google blog search
Ecco l’ennesima beta di Google. Beh, non credo ci sia un progetto Google che non sia in beta :-). Ad ogni modo, con Google Blog Search è possibile fare una ricerca limitata ai blog. Leggendo le faq relative, si può scoprire che “blog” in questo contesto significa “qualcosa con un feed RSS o Atom”; che l’indicizzazione è partita da giugno; e che la ricerca può essere fatta con l’interfaccia google o con quella di blogger.
Se devo essere sincero, non vedo un grande valore aggiunto, ma magari qualcuno ha delle idee migliori di me.
Aggiornamento: il Guru ne ha.
incontri torinesi
Stamattina Anna e io eravamo a Torino, purtroppo per un funerale. Visto che si è tenuto in tarda mattinata, è finito per ora di pranzo: ci siamo fermati così a mangiare qualcosa al Fluido, dato che Anna ha chiesto “toh, che cos’è quel locale sul Po?” e la mia risposta è stata “boh. Andiamo a vedere”. Mentre pagavo, Anna mi fa notare che era arrivata la Littizzetto. Da qua si può dedurre come a Torino, oltre che avere i prezzi più bassi che Milano, non ha bisogno delle zone fighette, ma se la cava benissimo con i posti che ha. Ah sì: si deduce anche che io riesco ancora a riconoscere qualcuno.
assalto all'iperdiligenza
Ieri iniziava all’Iper di Rozzano una vendita promozionale “tanti articoli a un euro”. Io non lo sapevo, ero passato di là semplicemente perché sono andato a mangiare al Fiordaliso e dovevo cercare dei guanti in lattice (che non ho trovato, c’erano solo quelli piccini). Bene, c’era una ressa incredibile, sia tra gli espositori che alle casse che erano strapiene. Oggi la situazione era in compenso assolutamente sostenibile, e a dire il vero avevano anche aggiunto della roba che ieri non avevo visto (magari perché coperta dalla gente, ma non credo).
È anche vero che tornati dalle ferie ho trovato in buca delle lettere una quantità incredibile di volantini di super e ipermercati, ben superiore a quello che potevo immaginare spedito per l’autunno; il che mi fa pensare che nonostante tutto ci sia davvero Grossa Crisi anche nella grande distribuzione. D’altra parte, si direbbe che basta uno specchietto per le allodole per attirare la gente… non so che dire.
_Personaggi e paradossi della matematica_ (libro)
Io non sono così inflessibile. Posso tollerare che un limerick non venga tradotto come limerick, perdendo la sua musicalità. Ma quando ad esempio trovo scritto in un aneddoto che Paul Erdös chiede “Dimostrami che se hai n+1 positivo e intero minore o uguale a 2n, alcune loro coppie sono numeri primi relativi [Non avendo alcun fattore in comune tranne che uno]”, capisco due cose. La prima è che il traduttore non sa nulla di matematica, il che di per sé non è un problema se il libro (David Wells, Personaggi e paradossi della matematica [The Penguin Book of Curious and Interesting Mathematics], Mondadori – Oscar saggi 2002 [1997], pag. 279, 8.80, ISBN 88-04-49885-4, trad. Massimiliano Buvoli) non parlasse evidentemente di matematica. La seconda è che a Mondadori nessuno ha pensato di rileggere le bozze, tenuto conto che il brano in questione si trova all’inizio di pagina quindici. O forse, e non so se sia ancora peggio, hanno pensato che tanto la gente comune è convinta che i matematici siano strambi, e prende per oro colato qualunque cosa si dica di loro. In ogni caso, fatevi un favore: se sapete l’inglese potete pensare di prendere il libro in edizione originale, pur sapendo che comunque è una specie di minestrone; altrimenti lasciate perdere e vivete tranquilli e felici.
Prodi e i PACS
A me sembra tanto che qui stiano tutti facendo a gara per cambiare il senso delle parole del Candidato Non Ancora Ufficiale dell’Unione alle prossime elezioni. Eppure il suo discorso mi sembrava insolitamente chiaro, e simile a quello che aveva già detto qualche mese fa: non “nozze gay”, a parte che bisognerebbe capire esattamente cosa significa la frase, ma la possibilità di due persone di qualunque sesso di essere considerate ufficialmente come conviventi, con tutti i diritti e doveri del caso: non solo i soldi (eredità, reversibilità della pensione) ma anche ad esempio il potere andare a visitare all’ospedale il consorte (quello con cui si divide la sorte…). Il tutto senza troppe pastoie burocratiche: il PACS è una specie di fotografia di una situazione, ed è una vergogna che non sia già previsto nel nostro ordinamento. Se fosse per me, non sarebbe nemmeno limitato a due persone… ma fosse per me a questo punto abolirei direttamente il matrimonio civile.
Insomma, plauso al Mortadellone per avere detto chiaramente cosa vuole. Il Dentista Verde invece può tranquillizzarsi: nessuno attenterà alle sue terga.
Orioles – tanto per abbaiare
è la rubrica settimanale autoprodotta (nel senso che chiede offerte via PayPal, solo che a differenza di qualcun altro non so quanto ci ricavi) da Riccardo Orioles e che si può ad esempio leggere su Macchianera: questo è il link all’ultimo numero. Io sono d’accordo con lui più o meno una volta sì e una no, ma non è poi così importante, visto che comunque mi costringe a pensare.
Oggi però volevo portare all’attenzione dei miei dieci affezionati lettori una sua notizia che non è direttamente politica ma mi ha colpito ancora di più.
La storia più triste dellestate. I tre zingarelli di nove, dieci e undici anni che hanno forzato di notte una villa incustodita sopra Bologna e sono stati sorpresi dalla polizia mentre scappavano con un borsone pieno di bambole, costruzioni e orsacchiotti di peluche che avevano trovato nella villa. Non avevano portato via nientaltro.
È tornato “più meglio che pria”!
A Rozzano l’inizio dell’autunno non è segnato dal rientro a scuola. Troppo banale. Molto più pregnante il ritorno, dopo la meritata pausa estiva, de Il Sabato news. La locandina di questa settimana ha tre titoli.
– Nasce un grande Centro Ricerca all’Humanitas
Qua nulla da eccepire. Se uno volesse essere davvero pignolo, le maiuscole su Centro Ricerca sono un po’ esagerate, ma lasciamogliele.
– Lo scandalo dell’estate: ragazzi di un centro psicosociale rifiutati da un campeggio ligure
Che sia uno scandalo è indubbio. Che sia lo scandalo dell’estate… beh, anche a Rozzano ci sarà stato bene dell’altro. Noticina: che diavolo è un centro psicosociale? Se – come penso – i ragazzi erano handicappati, non lo si poteva dire direttamente?
– Ragazza ventenne picchiata a sangue dal padre perchè (sic) rientrata tardi
A parte l’accentazione meneghina che traspare anche nell’ortografia, faccio notare come la notizia sia sì stata definita abbastanza interessante da meritare il posto in locandina, ma non così scandalosa. Chissà, se la ragazza fosse stata diciassettenne e quindi sotto patria potestà magari la cosa poteva addirittura passare inosservata… tanto siamo a Rozzangeles, no?