The Art of the Infinite – The Pleasures of Mathematics (libro)

[copertina]
Libri – matematici e non – sull’infinito ce ne sono tanti, forse quasi troppi. Questo (Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite – The Pleasures of Mathematics, Oxford University Press 2003, pag. 324, $16.95, ISBN 0-19-517606-5) è strano sia per il suo tono, che alterna formule e dimostrazioni a passaggi quasi narrativi, che per i temi trattati, che racchiudono anche esempi di geometria euclidea e descrittiva dove l’infinito nel secondo caso è almeno definito, ma nel primo no. Eppure quando si arriva alla fine ci si accorge che il libro ha una sua unità intrinseca, anche se confesso di avere trovato la sua prima parte un po’ noiosa. Per fortuna ho proseguito nella lettura: alcuni argomenti sono trattati in maniera che non mi era mai capitato di vedere, e mi hanno dato degli spunti interessanti per comprendere meglio cosa sta davvero dietro a formalizzazioni come quella della geometria proiettiva o l’impossibilità di costruire con riga e compasso un eptagono regolare.

I biscotti del Lidl

Spinto da un post di vb che comunicava l’arrivo dei nuovi tipi di biscotti della Ital d’Oro al Lidl, mi sono messo a fare una rapida ricerchina. Ho scoperto che i biscotti di questa sconosciuta società sono prodotti nello stabilimento di via Santa Lucia 51 a Fossano. A questo punto ho inserito quella stringa su google, e con un paio di click ben posti sono arrivato qua. Non mi resta che andare a vedere quanto costano gli stessi biscotti marchiati Balocco :-)

ancora sul matrimonio dell’anno

Per chi volesse sapere qualcosa in più del mio scarno resoconto sul matrimonio di Marta e Lele, può andare a vedere ComidaDeMama, Farfintadiesseresani, Lellina (beh, è il pre-matrimonio), PM10, *SB*, Typesetter. Ma ci sono anche le foto: le mie, quelle di Typesetter, comprese quelle del menu, quelle di PM10, e quelle di Comida.
Bene, direi che questo è il mio post con il maggior numero di link :-)
A parte tutto, alla Cantina di Manuela si è mangiato bene, e soprattutto abbiamo avuto la gioia di poter vedere i piccioncini belli felici.

Motori di ricerca o spammatori?

Dando un’occhiata agli indirizzi che arrivano al mio sito, ho scoperto delle cose molto strane. Ci sono per la precisione due categorie di indirizzi sospetti. Il primo vede come esempi http://3.maligiorni.com/appuntocopiato/, http://61.spb-maps.org/immaginibuffe/, http://www932.adluvio.net/accordopianoforte/: come si può notare, il nome del sito ha sempre un numero, e poi si ha come parola chiave una stringa di ricerca. La cosa strana è che mettere un semplice www al posto del numero fa uscire fuori un “not found”. Il secondo tipo invece vede esempi del tipo http://sito/engine/go.php?casino, dove “sito” è ad esempio i.fisdcrer.it oppure www.estinzioneumana.it, e “casino” è una strana stringa codificata, che inizia con un sito simile a quello dato – ad esempio, to=http://www10.4t_fisdcrer.it-4g__h6_2.com/d/sr/ – e continua con una serie di parametri. A differenza del caso precedente, se uno prova a digitare queste URL gli viene chiesto un cookie di sessione, e la pagina che viene ritornata è compressa (e quindi salvata in una locazione temporanea sul vostro PC).
Potrebbero essere semplici motori di ricerca pubblicitari messi su nomi a dominio a parcheggio (il che però mi fa pensare che è strano essere contattati così per caso), o forse no. Meglio comunque non verificare.

E vogliono chiamarsi "servizio pubblico"

Stasera, dopo avere portato Anna in aeroporto, mentre tornavo mi sono fermato in Stazione Centrale, per prendere due biglietti del treno per domani sera. Passando ho notato che c’era una fila di una quarantina di persone in attesa di un taxi, e nessun taxi alla pensilina. Il fatto che fossero le 20:15 e alle 20 fosse iniziata Italia-Francia naturalmente è ininfluente.
Poi i tassisti si chiedono perché la gente li odi…

I nostri undici

Oggi ho comprato Repubblica, e non avendo nulla di meglio da fare mi sono messo a contare le pubblicità direttamente legate alla finale di calcio di stasera. Sono undici, per un totale di undici pagine e un sesto (uno di loro è stato più sparagnino e ha messo solo un modulo da un sesto di pagina, in compenso un altro si è preso le due pagine centrali e ha riportato la media in positivo).
Naturalmente il budget pubblicitario era già previsto, e si saranno tutti limitati a pagare un po’ di più il loro creativo di fiducia – poco, visti i risultati – per avere la pagina pronta “non si sa mai se”. Ma allora mi chiedo perché questa captatio benevolentiae nei confronti del lettore: sarà anche vero che in caso di vittoria avremo una spinta all’economia – il culo di Prodi – ma la cosa mi pare una piccineria.
Qualche notizia correlata, perché non è che possa moltiplicare le notiziole sul mondiale
– Ci sono quelli di Mediaworld che stanno gufando, visto che in caso di vittoria azzurra dovrebbero tirare fuori dieci milioni di euro in buoni acquisto promessi a chi si comprava gli enormi e carissimi tv al plasma o LCD; ma immagino che avessero fatto un’assicurazione e quindi al limite è chi aveva accettato il rischio che sta gufando.
– i banchetti di bandiere sono spuntati a tutti gli angoli di strada, oggi è più facile che ti vendano una bandiera piuttosto che ti lavino i vetri della macchina. Anche lì, se uno ci pensa, è un bel rischio di impresa: e se l’Italia non ce la facesse?
– le trombe hanno cominciato a risuonare stamattina, non troppo presto per fortuna.

I "viaggi pentole"

Quando mi sono messo a fare la cernita tra la pubblicità nella casella della posta (cartacea), non ci volevo credere. C’era un volantino in cui La Vera Ambra srl mi invitava per il 22 luglio a trascorrere a soli 17 euro e mezzo una piacevolissima giornata a Livigno, “zona franca dove tutto costa meno”.
Il volantino mi ha riportato a quindici anni fa, quando per un certo periodo era improvvisamente scoppiata la moda dei “viaggi pentole”; la metodologia è la stessa, con pranzo e un bellissimo regalo offerto ai partecipanti, e un'”INTERESSANTISSIMA Presentazione di articoli casalinghi e modernissimi elettrodomestici TENUTA DAI NOSTRI SIMPATICI DIMOSTRATORI CON ASSOLUTE NOVITA” (copio dal depliant, comprese maiuscole e assenza di accento). Le uniche differenze che saltano agli occhi sono l’indirizzo email laveraambra@libero.it, e il costo che dalle una volta era di sole 19.900 lire: almeno possiamo dire che non hanno fatto 1000 lire = un euro.
L’unica cosa che mi chiedo è quanto il riesumare questo tipo di iniziative sia un fatto negativo almeno per quanto riguarda lo stato dell’economia italiana.