segnali di pericolo

Su Flickr, un set di segnali fasulli di quello che gli americani chiamano hazard. Il “pericolo esistenziale” è troppo bello.
(Ricordo sempre a chi fosse invece interessato a conoscere i segnali americani a forma di “diamond”, che poi è un quadrato ruotato, che esiste una simpatica lista).

<em>Chi è morto alzi la mano</em> (libro)

[copertina]
Un giallo dove gli investigatori sono tre storici spiantati (Fred Vargas, Chi è morto alzi la mano [Debout les morts], Einaudi Stile libero noir 20062 [1995], pag. 254, € 11, ISBN 88-06-18266-8, trad. Maurizia Balmelli) promette di essere sui generis. E in effetti la storia, anche se tecnicamente ha tutti gli stilemi del giallo, è molto più interessante come racconto sui vari personaggi che si dividono la scena: oltre ai tre storici, lo zio di uno di loro, ex poliziotto cacciato non si sa bene perché e il nuovo ispettore, la cantante d’opera con suo marito, la gestrice dell’osteria lì accanto e suo fratello… e naturalmente il faggio piantato nel giardino di casa della cantante. D’altra parte, se un imbranato come me ha capito chi era l’assassino arrivato ai due terzi della storia, è chiaro che dal punto di vista giallistico non ti puoi aspettare molto. Ma la godibilità è altrove: nei dialoghi tra i tre storici (gli “evangelisti”, visti i loro nomi Marc, Lucien e Matthias) e lo zio, dialoghi di una freschezza e una spontaneità davvero piacevole e resi generalmente bene in italiano. La Vargas riesce invece meno nel raccontare i pensieri: è come se l’introspezione le mancasse un po’. Ma complessivamente direi che il risultato è più che accettabile.

L’importante è sapere attendere

Lo ammetto. Sono uscito tardissimo stamattina, e sono spuntato dalla metro in piazza Abbiategrasso alle 9:15 (ho la testimone). Il display indicava le seguenti attese: “3 – 18 minuti; 15 – 19 minuti”. Per una volta, purtroppo, i tempi di attesa erano corretti: il 3 è arrivato alle 9:33, seguito a ruot… ehm, sì, seguito quasi immediatamente dal 15 (e da un altro 3, si sa che quelli viaggiano in convoglio)
Capisco che è passata l’ora di punta, e tutte quelle cose là: ma una distanza di più di venti minuti tra i passaggi – quando sono arrivato, non è che ce ne fosse uno appena partito – non mi pare esattamente segno di un’azienda sana e funzionante.

le gioie della vita

Stasera sono arrivato a casa alle 21:30. Ritiro la posta, salgo, metto la chiave nella toppa, giro la chiave. Si blocca. Controllo che la porta non sia leggermente spostata: no, è a posto. Faccio tre o quattro tentativi, poi estraggo la chiave e la guardo: si è spaccato un dentino in fondo.
Anna è a Verona fino a giovedì: penso rapidamente al piano B per riuscire a entrare in casa, telefonare cioè ai miei suoceri a Monza, e lascio perdere. Per fortuna c’è il piano C: telefono alla donna che viene a farci le pulizie, e le chiedo se è a casa e posso passare a recuperare le chiavi. Solo che lei abita in Bovisa, e quindi sono stato costretto a prendermi la bici, che non sto usando in questi giorni causa raffreddorone… meglio comunque che non entrare in casa.
Sono però fiero di me: non mi sono nemmeno incazzato (col destino cinico e baro, intendo)

Suv e giùv

La “tassa sui Suv” proposta nella Finanziaria continua a generare discussioni e stroncature: l’ultima che ho letto è su Lavoce.info. Premesso che a me i Suv stanno sulle palle non per invidia (già non mi interessano le auto, figuriamoci quei bestioni) ma per il modo con cui vengono usati nelle città; insomma, se fossero semplicemente uno status symbol non me ne potrebbe importare di meno :-)
La tassa proposta ha indubbiamente un problema fondamentale: non si sa cos’è un Suv, tanto che hanno dovuto inventare una definizione ad hoc (“autoveicoli con peso superiore a 2600 Kg e omologati per meno di otto posti”) che tra l’altro non riesce nemmeno a discriminare bene. Poi alcuni possessori di questi bestioni e bravi a parlare – l’intersezione non è affatto nulla – hanno fatto notare che un Suv Euro4 inquina esattamente come una macchina normale Euro4 e molto meno di una vecchia Panda Euro0. Quest’ultimo ragionamento non fa quasi una piega. Il “quasi” è dovuto al banale fatto che un Suv consuma come un’altra Euro4 a parità di potenza, e credo che una Micra non abbia esattamente la stessa potenza di un Hummer.
Però ci sarebbe stata una soluzione molto semplice: inserire una tassa progressiva sulla potenza. Faccio un esempio: fino a 100 kW, la tassa di circolazione rimane a 2.58 euro/KW; per i kW da 100 a 200 sale a 4 euro/kW; oltre i 200 passa a 6 euro/kW. Visto che 100 kW sono circa 135 CV, l’aggravio comincerebbe dalle berline di classe C alta, e la stangata ci sarebbe sul Suv come sulla Lamborghini. Volete mettere l’equità?

meta-metiamo!

Credo che la palma della notizia odierna più interessante sia da atribuire a una pubblicità su Metro. È abbastanza piccola per citarla tutta (stile marchetta gratuita):
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soluzioni ma ti guidiamo passo passo alla
ricerca del tuo nuovo lavoro

Io mi chiedo se quando Aristotele definì la metafisica si fosse anche oscuramente reso conto di quanto male avrebbe fatto in futuro quel timido prefisso meta-. Ma d’altra parte al giorno d’oggi sono così in pochi a produrre beni che è solamente naturale ritrovarsi a un livello di astrazione superiore!

Sex and <em>City</em>

Ormai la mia fonte favorita di notiziole dai giornali free press è City. Quelli lì hanno un’abilità intrinseca nella scelta di cosa proporre al dormiente popolo della metropolitana. Lasciamo perdere il titolo “Visite mediche gratis contro l’intestino pigro”: appartenendo alla fortunata altra metà del cielo, non saprei dire l’effettiva utilità di questa campagna di prevenzione antistipsi. Però credo sia degno di nota lo scoprire che a New York un “ex spogliarellista e istruttore di aerobica” ha pensato bene di unire le proprie passioni creando il “cardio strip tease”: «una stanza piena di persone avvolte in piume di struzzo, che si tolgono gli abiti a tempo di musica, con tanto di palo di lapdance». Qualunque cosa tutto ciò voglia dire. Passando al vip gossip, Scarlett Johansson spergiura ancora una volta la propria monogamia, ma rivela anche che fa il test Hiv due volte l’anno. L’inferenza logica più probabile che si può dedurre è che non si fida poi troppo del suo fidanzato: e poi dicono che la logica non serve!

fan un poco violenti

Stavo guardando le statistiche del mio sito: ecco la prima riga per il mese di ottobre.
# Contatti | File | KBytes | Visite | Host
1 6809927 92.60% | 510 0.22% | 2346501 63.81% | 154 0.36% | 87.5.150.184

Insomma, un singolo host ha fatto il 92% degli accessi al mio sito – per dare un’idea, il secondo sito ha 3956 accessi nello stesso periodo. Il tutto è avvenuto tra il 6 e il 7 ottobre, il che tra l’altro mostra quanto io sia attento alle statistiche :-)
Sono andato a guardare un po’ più attentamente cosa diavolo potesse essere successo: magari c’è qualche baco sfruttato per inviare spam in giro. Un controllo al log degli errori http mi fa però scoprire la verità: eccone un (piccolo) estratto.

[...]
[Thu Oct 05 22:59:43 2006] [error] [client 87.5.150.184] File does not exist: /home/httpd/html/xmau/0/000000000c.html
[Thu Oct 05 22:59:43 2006] [error] [client 87.5.150.184] File does not exist: /home/httpd/html/xmau/0/000000000c.html
[Thu Oct 05 22:59:43 2006] [error] [client 87.5.150.184] File does not exist: /home/httpd/html/xmau/0/000000000c.html
[...]
[Thu Oct 05 22:59:46 2006] [error] [client 87.5.150.184] File does not exist: /home/httpd/html/xmau/0/000000000d.html
[Thu Oct 05 22:59:46 2006] [error] [client 87.5.150.184] File does not exist: /home/httpd/html/xmau/0/000000000d.html
[Thu Oct 05 22:59:46 2006] [error] [client 87.5.150.184] File does not exist: /home/httpd/html/xmau/0/000000000d.html
[Thu Oct 05 22:59:47 2006] [error] [client 87.5.150.184] File does not exist: /home/httpd/html/xmau/0/000000000d.html
[...]

Non è un errore di copincolla. Ci sono stati vari milioni di richieste contemporanee – e quindi significa che è stato fatto uno script apposito – con richieste multiple alla stessa pagina – e quindi significa che chi ha fatto lo script non è nemmeno in grado di programmare decentemente. Il tutto per riuscire a scoprire quali fossero le pagine del mio giochino. Mi sono chiesto che cosa potesse essere successo a host184-150-dynamic.5-87-r.retail.telecomitalia.it per impazzire così, e mi è venuto in mente uno scambio di email iniziato con questo messaggio (il dominio email del mittente è stato oscurato per ovvie ragioni di privacy)

nome: T©® ELITE RAVENLORD ®©T
email: elite_pro@xxxxxx.xx
messaggio: Salve. E' possibile sapee quante pagine ci sono in questo gioco ( http://0.xmau.com/ ) ? Come sono disposte all'interno della root del tuo dominio? Sono nella stessa cartella oppure vengono reindirizzate da altre posizioni?

Guarda caso, quell’email è stata spedita da un altro sito dinamico sotto retail.telecomitalia.it. Io gli avevo risposto picche, e probabilmente l’amico ha voluto dimostrare di essere più furbo di me. A parte che non è riuscito a trovarle tutte, potrebbe essere interessante scoprire se il mio provider vuole piantare qualche casino al riguardo… :-)