Ma insomma! Già uno decide di andare in palestra il primo giorno di rientro dalle ferie (anche se qua ammetto la mia tirchieria: avevo ancora due settimane di abbonamento, spero tanto che questa sia la volta buona per andarmene via da Rozzano entro un mese, e quindi volevo sfruttare questi ultimi giorni).
Ma arrivare e scoprire che l’aria condizionata non funziona significa proprio volermi fare smettere prima di iniziare!
Per la cronaca: ho stoicamente resistito, anche perché il primo giorno tanto faccio poco o nulla perché altrimenti domani e soprattutto dopodomani non riuscirei a muovermi.
Anche gli onorevoli piangono
Anche se ormai il periodo estivo è terminato, repubblica.it non riesce proprio a perdere l’occasione di fornire delle notizione. Oggi scopriamo che i prezzi della buvette di Montecitorio sono aumentati. Il caffè non costa più 60 centesimi, ma 70, “il prezzo ‘corrente’ all’esterno del Palazzo” (per i miei lettori al nord: non è impossibile: storicamente a Roma il caffé è sempre costato meno che a Torino e Milano). Ma Rep ci tiene anche a farci sapere che d’ora in poi non sarà più possibile prendere prima e pagare dopo, con un chiaro sottinteso “c’erano parecchi onorevoli che pigliavano le cose aggratis”. Ma c’è anche la vena salutistica, in cui viene fatto notare come il prezzo dell’aperitivo sia “schizzato” da 1 euro e 20 a 1.60, e si annuncia l’ingresso in massa di prodotti bio.
Articoli come questo non sarebbero poi chissà quale problema, se non per un piccolo particolare. La versione online gratuita di Repubblica non permette di leggere tutti i gli articoli, e fin qua è una scelta condivisibile: ma è chiaro che la scelta di cosa rendere pubblico e cosa no vuol dire molto, e in casi come questo si possono pensare solamente due cose: o è un chiaro invito “se vuoi avere qualcosa di serio, paga” oppure si tratta di “il popolo, informatico o no che sia, è bue”. Non so quale sia la peggio cosa.
non c'è più religione
I vescovi lombardi italiani invitano a pregare per la salvaguardia del creato.
ATM e il servizio utenti
Quando ieri mattina siamo tornati a casa, abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere come i lavori al Grande Cantiere Zara-Marche siano terminati con qualche giorno d’anticipo sulla tabella di marcia prevista, e quindi l’incrocio sia stato riaperto al traffico. Il lavoro è stato anche fatto benino, hanno cancellato tutta la segnaletica orizzontale provvisoria, dimenticandosi solo il senso unico in via Ragusa (ma secondo me l’hanno fatto apposta…) e il semaforo pedonale su viale Zara. Ma non è di questo che voglio parlare.
Ieri siamo poi andati a piedi all’Esselunga per fare un po’ di spesa. Passando per viale Zara mi sono accorto che i tram non passavano ancora: in effetti stavano ancora cambiando i pali che reggono il filo (ma non potevano farlo ad agosto?). Nulla di male. O quasi: infatti, mentre rientravamo carichi di sacchetti, quasi all’incrocio con viale Marche una signora anziana ci chiede “scusate, ma sapete dove passa il 7 bus?” Io, che come sapete su queste cose c’ho una bella cultura, le spiego che deve andare in via Taramelli. La signora ci dice poi che stamattina aveva telefonato apposta al numero verde dell’ATM, e lì le avevano detto semplicemente che l’11 non passava da viale Zara e avrebbe dovuto prendere il 7. Non ho dubbi al riguardo, anche perché stranamente tutti i cartelli appesi alle paline con indicate le modifiche alle fermate erano stati tolti, in un eccesso di zelo che avrebbe potuto essere meglio gestito: ad esempio evitando di mettere il 2 di settembre le tabelle degli orari invernali che partiranno dal 4 togliendo quelli ancora validi.
Ce la potranno fare?
DVD: La Pantera Rosa (Steve Martin)
È chiaro che Steve Martin aveva tanta voglia di riprendere il ruolo che fu di Peter Sellers. Ma tanta davvero. Infatti si è anche scritto la sceneggiatura di questo remake, giusto per non farsi mancare nulla. Il risultato? Piacevole, direi, anche se a mio parere c’è un punto di base. Sellers era un Clouseau solamente imbranato, e i suoi grandi successi arrivavano sempre per puro caso. Martin è un Clouseau indubbiamente imbranato, se non peggio: però ha comunque delle capacità investigative, anche se non ortodosse, come nella scena dell’interrogatorio della vecchia cinese che parla solo la sua lingua. Kevin Kline fa perfettamente la parte del capo della polizia francese Dreyfuss, così come Jean Reno mette la sua faccia in maniera fantastica nella parte del poliziotto-spia messo da Dreyfuss alle calcagna di Clouseau; Beyoncé invece la si può lasciar perdere.
Ho bellamente saltato i contenuti speciali del DVD, che si riducevano a un’intervista al regista; menzione negativa al menu, con una Pantera Rosa resa in 3D che non vale un decimo dell’originale.
Kum back
Post Scriptum
Per non lasciarvi proprio del tutto soli in queste settimane, ho pensato di fare la versione italiana di un giochino che ho trovato in rete e che in questo mese ha mietuto molte vittime.
Se andate su questa pagina (sperando il DNS si sia già propagato…) potete iniziare a giocare. Lo scopo è arrivare in fondo, di più non posso dirvi perché sennò vi tolgo la sorpresa. Ricordate solo che fino al 3 settembre o giù di lì non guarderò la posta elettronica, e che i commenti sul mio sito sono disabilitati. In bocca al lupo.
(lunga) pausa
Come ogni agosto, è giunto il momento della disintossicazione da PC e internet. Con la scusa delle vacanze, infatti, stacco per un po’. In genere sono due settimane, ma il piano di quest’anno ne prevede tre, complice il calendario un po’ strano.
Il blog è sospeso fino all’inizio di settembre, pertanto: un pensiero in meno per tutti noi. Divertitevi :-)