Titolone odierno di Libero: “OTTO BR NELLA CGIL: PER CASO?”. Per par condicio, aspetto la prima operazione antimafia.
iperinflazione
Credo che tutti i miei lettori abbiano sentito parlare del periodo di iperinflazione nella Germania di Weimar, subito dopo la prima guerra mondiale. Mi è però capitato stamattina di trovare questo articolo che mostra come in Jugoslavia, nei quattro mesi scarsi tra il 1. ottobre 1993 e il 24 gennaio 1994 (le date nell’articolo non tornano, ma qua c’è un resoconto meno romanzato), l’inflazione fu del 5.000.000.000.000.000%. Vennero fatte tre conversioni di valuta: a ottobre 1993 venne emesso il nuovo dinaro corrispondente a un milione di vecchi dinari, a capodanno 1994 il “nuovo nuovo dinaro” (New 1994 Dinar) corrispondente a un miliardo di nuovi dinari, e il 24 gennaio il “superdinaro” (Noviy Dinar), che per un po’ di tempo circolò in parallelo, con un valore tra i 10 e i 13 milioni di dinari di capodanno 1994.
Detto tutto questo, il mio personale problema è che non ricordavo nulla di tutto questo. Le mie memorie dell’epoca erano che la moneta utilizzata in pratica era il marco tedesco, e che c’era stata al massimo una conversione del dinaro. La mia curiosità, che giro ai miei lettori dai trent’anni in su, è questa: sono io che ho cancellato tutto dalla mia memoria, o in effetti c’è stato un silenzio al riguardo?
Badetuch-Aktion
Sto ancora cercando di capire come su un mio indirizzo email che uso come spamtrap mi sia arrivata un’offerta (scritta in tedesco) di asciugamani da bagno da un indirizzo tedesco, col prezzo indicato in franchi (penso svizzeri), con un indirizzo per togliersi dalle offerte britannico, e senza alcun link HTML.
“temporaneamente sospeso”
Con la calma che è la virtù dei forti, ATM da un anno e mezzo sta passando dalle timbratrici cartacee a quelle magnetiche. Tra ieri ed oggi ad esempio mi hanno tolto la vecchia timbratrice dal tornello che ho sempre utilizzato a Zara (sì, perché i biglietti interurbani continuano ad essere cartacei… credo almeno fino al 2010). Contestualmente sono state installate nuove emettitrici di biglietti, che permettevano anche l’acquisto con Bancomat – credo FastPay, per la precisione – oppure carta di credito. La cosa era utile, non tanto per un utente relativamente abituale come me quanto per chi magari la sera scendeva in metro, trovava tutto chiuso e non aveva moneta.
Peccato che da una settimana o giù di lì sul monitor delle emettitrici campeggia la scritta “Il pagamento con bancomat e carte di credito è temporaneamente sospeso”. Le voci (da MilanoTrasporti) dicono che c’era chi aveva scoperto che i bancomat nei portafogli rubati permettevano di fare il pieno di biglietti (che poi immagino venissero rivenduti… mi piacerebbe capire dove, visto che non mi è mai capitato di incontrare un pusher di biglietti).
Ora capisco che quello sia un problema, anche se mi chiedo perché abbiano scelto il FastPay e non il sistema con PIN; però come capita troppo spesso mi pare che la “soluzione” sia l’ennesimo passo indietro. Sigh.
Aggiornamento: (23 febbraio) Ieri la scrittona campeggiante sui monitor diceva che il pagamento con bancomat era stato ripristinato, mentre quello con la carta di credito no. Non chiedetemi il motivo della differenza.
sanvalentino
Per tutti i Charlie Brown che passano di qua dopo essere arrivati con la carriola davanti alla buca delle lettere, averla aperta, e non avere trovato nulla.
(San Valentino è una festa odiosa, ma proprio per questo a volte può fare ancora più male. E io sono stato per anni male a vedere quelle striscie di Schultz)
misteri al supermercato
Questa settimana e la prossima l’Iper di Rozzano permette di utilizzare i buoni sconto del 25% della spesa che si erano ottenuti nelle ultime due settimane. Ieri, dopo avere pranzato, sono così passato nell’ipermercato a vedere cosa c’era di bello da prendere. Guardando i vari scontrini in mano mia, ho fatto un po’ di conti e visto che con le offerte dei deumidificatori che in cantina da me vanno sempre da grande e delle buste di pappa per le gatte potevo raggiungere 8.94 euro. Avevo uno sconto di 9.03 euro e mi sono detto “perfetto! prendo un sacchetto di plastica piccolo da 4 centesimi e uno grande da 5 e raggiungo la cifra esatta”. Me ne vado trullo trullo alla cassa, poso la roba e vedo che il totale è di 9.02 euro. La cassiera va in panico, dice che non si può pagare con un buono di valore più alto della spesa, e decide di aggiungere un altro (finto) sacchetto per avere un totale positivo di tre centesimi, che comunque non ho pagato. Quando mi dà lo scontrino, lo guardo e vedo qual era stato il problema: mi aveva segnato due sacchetti piccoli invece che uno piccolo e uno grande. “Sì, mi fa, ma io non riesco mai a vedere la differenza, e quindi segno tutti sacchetti piccoli”. A questo punto io mi domando e dico: ma come diavolo funziona la quadratura delle casse in un supermercato? E non è che i sacchetti ci vengano fatti pagare ma in realtà dal punto di vista degli incassi contino praticamente zero, o comunque ci sia una tolleranza ben grande?
<em>Mathematical Olympiad Challenges</em> (libro)
Questa raccolta di problemi matematici presentati alle Olimpiadi della Matematica (Titu Andreescu e Razvan Gelca, Mathematical Olympiad Challenges, Birkhäuser, pag. 260, $29.95 , ISBN 0-8176-4155-6) è davvero tosta. Delle tre sezioni (Geometria e trigonometria, Algebra e analisi, Teoria dei numeri e combinatorica) di cui il libro è composto, ho saltato a pié pari la prima, ma anche nelle altre due mi sono trovato davvero a malpartito. Diciamo che questi non sono “problemi” matematici ma vere e proprie sfide; però se vogliamo vedere le cose in maniera più ottimista aggiungo che i problemi sono spiegati molto bene, e che le introduzioni alle varie sezioni danno anche delle idee generali per capire come si possano affrontare gli esercizi. Insomma, non è un libro da consigliare alla leggera, ma sono certo che i veri pazz… ehm, appassionati della matematica potranno trovare ottimi spunti.
bicicletta truccata
A quanto dice rep.it, tutta l’inchiesta che ha portato alla retata antiterrorismo di ieri è nata dal ritrovamento di una bici – in una cantina dietro la stazione di Porta Garibaldi, un quarto d’ora a piedi da casa mia… Milano non è così grande! – il cui fanalino davanti era stato trasformato in una telecamera, e con un registratore sotto il sellino (“sedile” ce l’avrà un’auto!). Devo dire che l’idea mi sembra interessante… poi ci faccio un video e lo metto sul Tubo :-)