Ma la matematica è davvero così utile? E come mai è così adatta a spiegare le leggi fisiche, mentre in altre scienze come biologia ed economia non è riuscita a fare lo stesso? In questo libro (Edoardo Boncinelli e Umberto Bottazzini, La serva padrona, Raffaello Cortina 2000, pag. 220, € 19, ISBN 978-887078651-4) un fisico passato alla biologia molecolare e uno storico della matematica fanno delle lunghe chiacchierate per cercare di dare una risposta a queste domande, o forse per il puro gusto di chiacchierare. Il sottotitolo del libro è infatti “fascino e potere della matematica”, e qualcosa vorrà ben dire! In effetti, non è che alla fine del libro il lettore abbia un’idea più chiara delle possibili risposte; avrà tutt’al più scoperto – e intendiamoci, non è affatto cosa da poco! – che fisici e matematici hanno delle idee assolutamente antipodali del ruolo della matematica, e finanche delle concezioni filosofiche antipodali. Ci sono infine tanti aneddoti matematici più o meno noti, anche se citati sempre en passant, come se non fossero altro che una curiosità come un’altra. Insomma, non è un libro per appassionati della matematica e probabilmente nemmeno per gli umanisti; sospendo il giudizio sugli amanti delle scienze in genere.
ma che cosa sono poi 70 miliardi?
Occhei, non c’è più religione, visto che tra gli ultimi arresti per il caso Telecom abbiamo anche un ex giornalista di Famiglia Cristiana. Ma non è questo il punto. Sembra che si stiano lamentando tutti perché in un appunto ci sarebbe scritto che (penso nel 2001) Silvio B. avrebbe elargito 70 miliardi di lire (quasi 36 milioni di euro) “in cambio della totale fedeltà” del Senatur Umberto Bossi.
Beh, dov’è il problema? Tanto Bossi aveva già detto che sarebbe stato alleato di Silvio, quindi non c’è nemmeno da parlare di tradimento.
Intolleranza religiosa su it.wiki
Ieri, mentre guardavo le ultime modifiche alla wikipedia in lingua italiana, mi è saltato l’occhio sulla votazione per la cancellazione della voce su Pierangelo Sequeri. Per chi non è avvezzo a wikipedia, non è che ci si possa mettere tutto: i curriculum ad esempio sono cancellati “a vista”, come voci tipo
«Annachiara Ambrosi è una gran fika……….k xo s’è messa cn antonio invece k cn me…….quindi ….. è una ragazza dai movimenti un po spinti………………………….»
(giuro, era stata scritta adesso!) mentre per voci troppo scarne, scritte in maniera incomprensibile, oppure relative ad argomenti non ritenuti enciclopedici da una robusta maggioranza dei contributori si parte appunto con una votazione.
Ora, è vero che se io avessi trovato la voce originale credo che l’avrei cancellata immediatamente. Ma è anche vero che, nella sua qualità di compositore di canti da chiesa, vari milioni di persone hanno avuto indirettamente a che fare con lui; molte meno che Charpentier, ma molte più ad esempio di Charmander. Mentre nella pagina delle votazioni ci si divertiva come al solito a commentare, ho così fatto una veloce ricerca, scoprendo tra l’altro che Sequeri ha fatto anche tante altre cose; il risultato finale mi sembra oggettivamente più che dignitoso, e comunico la cosa nella pagina sulla votazione. Bene: da quel momento ci sono stati tre voti a favore della cancellazione: uno esplicito, visto che il suo commento è stato “comunque”, e due che implicitamente affermavano che la persona in questione non è enciclopedica.
Come ho scritto sopra, io non ho ad esempio nulla contro Charmander oppure Catalucci, ma a quanto pare esistono degli argomenti tabù per alcune persone, il che non è affatto bello visto lo scopo di wikipedia. Mi chiedo solo se Camillo “Eminence” Ruini sia tanto felice di quello che mi sa tanto è un risultato diretto dell’escalation da lui voluta.
E vai di salamella!
Come magari sapete, il 16 aprile nell’auditorium della mia (ex :-)) sede di lavoro di Rozzano ci sarà l’assemblea annuale di Telecom Italia. In effetti, mentre noi stavamo inscatolando la nostra roba, c’era anche tanta altra gente che lavorava con fervore.
A quanto sembra, però, gli spazi riservati a giornalisti e affini non bastano più, nonostante si fossero già rubati la mensa; così sono spuntati due tendoni, quello qui raffigurato e un altro ancora più grande nel cortile dietro.
Sarà, ma secondo me Tronchetti vuole fare concorrenza alle feste dell’Unità.
è primavera!
consumatori e malati
Adesso è ufficiale: il Tar del Lazio ha annullato il decreto Turco che raddoppiava le dosi di cannabis considerate “per uso personale”.
Non è che la cosa mi tocchi più di tanto: non mi faccio canne perché non riuscirei a fumare una qualunque cosa, e non sono abbastanza bravo da preparare dolci alla cannabis. Però volevo fare notare ai miei affezionati lettori chi è stato a fare il ricorso presso il Tar del Lazio. I ricorrenti sono i miei amiconi del Codacons; la famosissima AIDMA-Onlus, “Associazione italiana per i diritti del malato” (non chiedetemi di più: non sembra avere un sito web, e gli unici risultati che dà Google sono quelli relativi a questo caso) e un’altra onlus, Articolo 32, che guarda caso è “parte integrante del Codacons” (lo dicono loro!)
Chi è che mi spiega perché un consumatore di droghe leggere non può essere tutelato dal “Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori”?
trasloco 7
Confermo. Stamattina io sono arrivato in via Crespi. E sono anche riuscito a entrarci. Ma le cose non sono così semplici.
Innanzitutto, ho commesso il Primo Grande Errore lasciando la bicicletta nelle rastrelliere dietro il cancello, e sono subito stato redarguito dalla portiera, perché quelli “sono i posti di Accenture” (anzi “Accentury”, come lo pronunciava). Non che non ci siano i posti per le “biciclette Telecom”, ma sono nel cortile interno, che deve essere aperto dalla portineria. Mah.
Poi è vero che c’era la mia scrivania, una sedia e persino il mio computer, ma non è che ci fosse molto altro. La rete è partita verso mezzogiorno, con il teNNico che non capiva perché non funzionasse Internet Explorer (molto banalmente, nella vecchia rete dovevamo bypassare il proxy, e quindi era indicata un’eccezione). Il telefono è arrivato alle 15:30, la cassettiera alle 17, il cestino e l’appendiabiti alle 17:45.
Per il resto, il nostro stanzone è relativamente ampio, anche se rispetto allo spazio vitale che ero riuscito a okkupare a Rozzano sono davvero allo stretto; in compenso è piuttosto freddo, anche rispetto a quelli dei colleghi (ricordo che c’è stata una rigida suddivisione per livello inquadramentale…). Almeno luce ce n’è molta, almeno dal mio lato che dà sulla finestra.
Per la logistica, la macchinetta per il caffè è al seminterrato, il che significa che la pausa comporta una certa durata; esiste una mensa dove si mangia come in una qualunque mensa, e che non sono riuscito a raggiungere senza uscire dal palazzo e rientrare dall’ingresso di via Giacosa. Infine i bagni si sono subito scassati, a quanto pare…
dai giornali di oggi
Prima di spegnere e impacchettare il PC, ecco quella che potrebbe essere l’ultima puntata delle mie segnalazioni dalla free press, a meno di tempo piovoso. Mi limito a Leggo, che oggi è stato di gran lunga il migliore al riguardo.
A pagina 2, veniamo informati che oggi tabaccai e giornalai non venderanno le ricariche telefoniche, visto che “su una ricarica da 10 euro prima percepivano 30 centesimi lordi, adesso 25”. Vabbè. Però scrivere “oggi per gli italiani acquistare una ricarica sarà impossibile” mi pare un tantino esagerato, a meno che non ci sia sciopero dei bancomat :-)
A pagina 5, il biblista padre Tarcisio Stramare spiega come sia una palla (scusate il linguaggio) la rappresentazione di san Giuseppe come un vecchio, visto che la cosa “tradisce l’«onorabilità» di Giuseppe, di Gesù e di Maria, «una ragazzina di 15 anni»; è tutta colpa dei vangeli apocrifi che “non capendo come fosse possibile la verginità in una persona, hanno pensato all’«impossibilità» inventando un personaggio di cento anni da mettere accanto a una giovanissima donna”. Non so voi, ma io credo che non sarei potuto vivere a lungo senza una simile rivelazione.
A pagina 9, Martina Colombari che torna a “recitare” in Carabinieri ci rende noto che la serie è “rilassante, leggera. Si può seguire anche rimettendo a posto la cucina, non è necessario prestare particolare attenzione”. Traduzione: non succede niente, e anche se non ci vedete che importa?
A pagina 11, a parte l’unica vera notizia almeno dal mio punto di vista (Uma Thurman è diventata single) abbiamo la seconda marchetta per Mediaset, con l’intervista a Barbara d’Urso che racconta del suo nuovo programma “Uno due tre stalla!” (titolone, vero?), reality per guardoni che vogliono vedere fanciulle più o meno discinte a fare le contadine sotto la supervisione di “sei contadini, ruspanti ma anche bellocci e telegenici”. Ma le fanciulle non si preoccupino: Barbara promette loro “andrò a trovarle in campagna, magari farò un po’ di spesa e mangerò con loro. Sarà divertente”. Non si sa per chi.