Test stupido della settimana: Scopri qual è la tua vera fede. Il quisss è composto di venti domande, alle quali occorre dare una risposta e indicare l’importanza relativa della scelta fatta. Alla fine del tour de force, anche se “Belief-o-Matic™ non si assume alcuna responsabilità sul fato della vostra anima”, viene stilata una classifica di 27 religioni, con affiancata una probabilità di appartenenza. Attenzione! la probabilità è normalizzata, il che significa che per definizione la prima delle religioni indicate avrà il 100% di probabilità. L’altra cosa strana è che non è prevista la possibilità di essere ateo, ma c’è “nontheist”, che dal mio punto di vista è una cosa un po’ diversa: ad esempio un deista è un non-teista. Ma magari mi sbaglio.
Ad ogni modo, il mio risultato, completamente secondo le mie aspettative, è “protestante di corrente tendente al liberale”, con uno stranissimo secondo posto per “Quacchero ortodosso”. La cosa più lontana dalle mie credenze è “Testimone di Geova”; il cattolicesimo è al settimo posto, a pari merito con l’ortodossia… e il neopaganesimo. È proprio vero che la religione ha mille vie!
(dimenticavo: ecco il mio risultato completo)
il congiuntivo e l'orecchio
Stamattina ho visto il titolo della rubrica Buongiorno che Massimo Gramellini tiene su La Stampa e sono sobbalzato. C’è scritto infatti “Basta che vi decidete”. Se non siete sobbalzati anche voi, lasciate perdere e passate alla prossima notiziola, garantisco che è più divertente.
Il punto è che in italiano un’oggettiva vuole il congiuntivo, e quindi il titolo sarebbe dovuto essere “Basta che vi decidiate”. D’accordo che abbiamo avuto un ministro della Pubblica Istruzione che era convinto che fossero la stessa cosa, ma è stato un accidente temporale. Il vero punto è però che Gramellini nel suo corsivo si limitava a citare lo spot che sta bombardandoci in questi giorni invitandoci a scegliere la destinazione del nostro TFR, spot the termina appunto con queste parole; e da qua parte il suo pippone sul fatto che uno può anche sbagliare un congiuntivo quando parla, ma lasciarlo così in un prodotto che si suppone essere stato verificato può avere tanti significati, ma nessuno piacevole.
Detto tutto questo, il vero vero punto, guardando il mio ombelico, è che io lo spot l’ho sentito più volte alla radio, ma non mi sono mai accorto dell’uso dell’indicativo al posto del congiuntivo. Solo il vederlo scritto, come ho raccontato sopra, mi ha fatto scattare la molla della maestrina dalla penna rossa. Sono certo che tutto questo abbia un senso, ma non ho idea di quale sia.
Breve storia del mondo (libro)
Questo libro (Ernst Gombrich, Breve storia del mondo [Eine Kurze Weltgeschichte für junge Leser], Salani 1997 [1985], pag. 338, € 9, ISBN 9788884516015, trad. Riccardo Cravero) è stata la prima opera di Gombrich ad essere pubblicata, subito dopo la sua laurea. La leggenda vuole che avessero chiesto a Gombrich di tradurre in tedesco un libro di storia per ragazzi; lui, dopo averne visto qualcuno, aveva commentato che non gli piacevano per nulla e che l’avrebbe scritto meglio lui; al che l’editore lo prese in parola, e gli fece scrivere un capitolo di prova che fu accettato. L’unica fregatura fu che il libro sarebbe dovuto essere completato in trenta giorni, al che Gombrich seguì lo stile dei suoi vicini tedeschi e si mise a scrivere un capitolo ogni giorno, tranne la domenica in cui faceva leggere i suoi parti alla moglie.
Il risultato secondo me è affascinante: il libro è indubbiamente scritto in modo che possa essere compreso da un ragazzo, ma ha una freschezza – mantenuta nella traduzione – che lo rende apprezzabile anche da chi ragazzo non lo è piu da qualche decennio. Aggiungo anche che in qualche punto mi sono stupito di avere imparato qualcosa di nuovo! L’unico neo a mio parere sono le illustrazioni di Fabian Negrin. Quelle proprio non sono riuscito a sopportarle: inutile, non mi piacciono.
intercettazioni osmotiche
Avete presente come funzionano le membrane osmotiche? Ci sono due liquidi dai lati opposti della membrana, e i liquidi si spostano da una parte all’altra, permettendo di separare alcuni composti. Wikipedia racconta qualcosa in più, e fa notare che non solo la dissalazione dell’acqua marina ma anche la salamoia funziona per osmosi.
Sono lieto di segnalarvi che è stato osservato un nuovo processo osmotico. Le intercettazioni della Procura di Milano rese “quasi pubbliche” ieri, infatti, riguardavano sei parlamentari: tre Ds (Fassino, D’Alema, Latorre) e tre di Forza Italia (Grillo, Comincioli e Cicu). Mirabile dictu, la membrana giurisprudenziale ha fatto in modo da separare le due appartenenze politiche: le intercettazioni dei Ds sono apparse su tutti i giornali, quelle di Forza Italia sono rimaste al loro posto nei faldoni.
Dopo le doverose verifiche incrociate, una spiegazione del fenomeno sarà pubblicata su Nature: tenetevi pronti!
Aggiornamento (13 giugno) Con calma, sta filtrando anche qualcosa del resto. Sempre di osmosi si tratta, comunque!
Come risolvere i Sudoku
Marco d’Itri mi ha mandato questo link che conterrebbe un programma per risolvere i sudoku. Beh, che c’è di strano, direte? Il fatto è che il programma è scritto in PostScript, il simpatico linguaggio per stampare pagine. Viene anche citato un programma che lo risolve in SQL, per la cronaca.
Purtroppo a me la cosa non funziona, e GSView si strozza verso l’inizio; ma magari qualcuno dei miei lettori con un Mac riesce a vederlo funzionare in tutto il suo splendore!
Aggiornamento: Chris ha messo una versione pdf che funziona perfettamente anche sui PC.
Selva 2
Scommettiamo che le dimissioni di Gustavo Selva non verranno accettate dal Senato?
_I Robinson – Una famiglia spaziale_ (film)
Ho già scritto più volte che Anna fa cose ignobili, pur di portarmi al cinema. Così sabato è finita che ci siamo trovati in mezzo a (per fortuna pochi) bambini-con-genitori-appresso a vedere il nuovo film di animazione della Disney (vedi anche il sito italiano), il primo “serio” dopo il divorzio con Pixar.
Onestamente non posso dire che l’abbia trovata un’opera eccezionale. A parte la parte finale del primo tempo quando viene presentato il mondo futuro e la famiglia Robinson, e dove la sceneggiatura fa davvero girare la testa perché è praticamente incomprensibile, non è che ci sia molto altro di valido. Poi comincia a stancarmi l’ormai reiterata abitudine disneyana di avere un orfano (ovviamente perfetto)…
I riferimenti, che sono ormai la parte che cerco più spesso nei film di animazione, sono relativamente pochi, almeno per me (IMDB non è d’accordo). A parte ovviamente Ritorno al futuro, c’è qualcosa de I Jetsons (“I pronipoti”, per chi è molto vecchio), con il doppio gioco delle cromature e del rumore di avviamento anni ’50; Doris la bombetta, più che Magritte, a me ha fatto venire in mente Stanlio; le rane canterine e mafiose sono più che altro un cliché.
Insomma, lo si può lasciare tranquillamente perdere, se non avete figli o nipotini a cui far passare un’ora e mezzo. Al limite, ricordatevi il punto comportamentista su cui si basa il film: “Andare sempre avanti”, senza lasciarsi scoraggiare, e con il corollario di quando Lewis non riesce a riparare la macchina per mettere il burro di arachidi sui toast e fa sì che tutta la famiglia Robinson venga schizzata: “se hai sbagliato, puoi fare tesoro dei tuoi errori e migliorare. Se fai tutto giusto, c’è poco da imparare”.
Anche tu CRITICO D'ARTE
Chi ha letto la mia notiziola precedente partendo dal suo riassunto, si sarà forse chiesto perché parlavo di dubbi sulle “iniziative associate” alla mostra su Kandinsky e l’astrattismo italiano. In effetti avrei dovuto completare il testo, ma la mia attenzione è indubbiamente ridotta e ho postato dimenticandomi di aggiungere il resto: lo faccio qua in separata sede.
Uno degli sponsor della mostra è Vodafone. Bene: la multinazionale si è accordata con nientemeno che Vittorio Sgarbi! Se mandi un SMS al numero 340 4399090 con testo “Composizione 7”, infatti, ti arriverà un MMS contenente il commento audio di Sgarbi stesso che spiega (immagino) il dipinto. Ma non è finita qua: se a quel numero mandi un messaggio con testo “KANDINSKY”, verrai inondato di informazioni sulla mostra. Almeno, immagino che uno venga inondato: altrimenti, perché mai hanno opportunamente segnalato che quando si è stufi si può spedire un messaggio con testo “KANDINSKY NO” per terminare gli invii?
L’iniziativa più sensazionale si intitola però “Anche tu CRITICO D’ARTE”. In pratica, dotati di biglietto della mostra e telefonino, si manda un messaggio sempre a quel numero di telefono, indicando il nome dell’opera (anche abbreviato…) e il proprio commento. Il tutto entro i centosessanta caratteri di un SMS, ça va sans dire.
Quale sarebbe il guiderdone per tale sfoggio di cultura compressa (kultra kmpressa?) Beh, il primo premio è un viaggio a Londra per due persone: secondo il dépliant della mostra dovrebbero anche esserci i biglietti per alcuni concerti di musica classica, ma il regolamento ufficiale (pdf) non ne fa traccia. Poi dal terzo al decimo premio ci sono coppie di biglietti omaggio per mostre, valore dai 6 ai 16 euro. Ma il meglio è il secondo premio, che non posso fare a meno di citare letteralmente.
Incontro “d’arte”, (conversazione) a Milano con l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, prof. Vittorio Sgarbi, da effettuarsi nel mese di settembre 2007.
Il premio (da ritirare sul posto, dove bisogna arrivare a spese proprie) è del valore di 300 euro. Sappiatelo.