Archivi categoria: wikipedia

copiare non è bello

[non vinse...]
Quello qui sopra è un ritaglio di un articolo del Corriere. Peccato che Bigas Luna non vinse la Mostra di Venezia ma ottenne solamente il Leone d’Argento. Com’è possibile uno svarione simile?
Io un’ideuzza ce l’avrei. Fino a pochi minuti fa (dopo che la cosa mi è stata segnalata) la voce di Wikipedia diceva appunto che «Prosciutto, prosciutto vinse la Mostra di Venezia ed attirò attenzioni e critiche al regista spagnolo.» Per la cronaca, lo diceva dal 2005
Diciamo che se al Corriere avessero citato le fonti almeno avrebbero potuto evitare la figuraccia ;-)

Ultimo aggiornamento: 2013-04-06 20:21

Tablet School

Domani e sabato a Bergamo, Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, ci sarà il meeting Tablet School, promosso e supportato dal Centro Studi ImparaDigitale che – cito dal sito – «ha come obiettivo modellizzare un metodo di didattica per competenze per una scuola inserita nel cloud computing, attraverso l’utilizzo di tecnologie personali e mobili.»
Qui c’è il programma della manifestazione: il Vostro Affezionato, sperando che i tremezzenni non si ammalino del tutto proprio oggi, sarà uno degli esperti, in quota Wikipedia. Sapevàtelo!

Ultimo aggiornamento: 2013-04-04 07:00

diritto all’oblio

Leggo dal blog di Daniele Minotti che il Garante della Privacy ha annunciato due provvedimenti che riguardano il cosiddetto “diritto all’oblio”. Cosa sia il diritto all’oblio dipende molto da chi è che lo sta spiegando: per esempio c’è molta gente – tipicamente chi è stato condannato per reati “scomodi” – che afferma che dopo un certo periodo tutte le notizie devono essere espunte dai motori di ricerca, se non addirittura dall’internet tutt’intera.
La posizione del Garante mi sembra non solo molto più morbida, ma anche logicamente sensata: citando Minotti, «ordina a [omissis] di predisporre, nell’ambito dell’archivio storico on line del quotidiano [omissis], un sistema idoneo a segnalare (ad esempio, a margine dei singoli articoli o in nota agli stessi) l’esistenza degli sviluppi delle notizie relative al ricorrente». Col mio cappellino di wikipediano non riuscirei mica ad accettare il principio che una notizia debba venire nascosta perché è passato un po’ di tempo – cosa che è ben diversa da dire “se allora ha fatto così, continuerà a farlo anche in futuro. Però so bene che tante volte può essere pubblicata una notizia falsa, oppure capita di essere ingiustamente portati in tribunale. Anche se poi arriva la smentita, oppure si viene scagionati completamente dalle accuse, non è affatto vero che “tanto basta andare a cercare in rete e si trova anche la verità”. Sì, la si trova se la si cerca: uno storico con un minimo di onestà intellettuale lo farà, una persona con un po’ di esperienza in rete saprà anche farlo, ma il 99% della gggente si limiterà a prendere per buono quanto gli è arrivato nel link, e non si sognerà nemmeno di fare una ricerca aggiuntiva. Da questo punto di vista i media – ma anche i blog: il buon esempio si può anche dare anche nel piccolo! – dovrebbero avere un obbligo morale di aiutare il lettore casuale a farsi un’idea il più possibile completa di un fatto, idea che non può essere solo statica ma deve anche avere una dimensione temporale.
Certo, tutto questo ha un costo, non nascondiamoci dietro un dito. Al blogger costa relativamente poco andare a modificare un singolo post ogni tanto, ma per una redazione web il lavoro potrebbe essere continuo, fatto in modo da specificare qual è la notizia originale e quali le aggiunte, altrimenti rischiamo di tornare ai quotidiani riscritti come in 1984 (Orwell apprezzerebbe…), e probabilmente richiederebbe di rivedere la struttura completa del CMS dietro alla visualizzazione delle pagine. Visti i guai finanziari in cui si dibattono i giornali, qua si aprirebbe davvero il vaso di Pandora, mi sa. Però iniziare a pensarne non può che fare bene, no?

Ultimo aggiornamento: 2013-04-03 10:29

Wikipedia e i complotti

Oggi il Corsera riporta un’intervista a Luigi Zingales, co-fondatore di Fare per Fermare il Declino. Zingales parla dello sputtanamento pubblico di Oscar Giannino, e accenna anche a Wikipedia:

Il fatto che in due dall’Italia facessero ricerche su Giannino alla sua università non l’ha insospettita?
«Sul momento sì. Ho cercato di capire chi fossero. Il primo è un giornalista, Alex D’Agosta, collaboratore del Sole 24 Ore nel settore auto. L’altro è un ingegnere appassionato di Wikipedia e questa storia dimostra che Wikipedia è meravigliosa: due fazioni si combattevano sul web sul master di Giannino e entrambi volevano sapere la verità. Poi se qualcun altro da dietro ha mosso Wikipedia non so, ma mi parrebbe una cosa da servizi segreti. Improbabile».

Come i miei ventun lettori ben sanno, negare esplicitamente una cosa che non è stata chiesta è un artificio retorico per mettere la pulce nell’orecchio all’interlocutore. Proviamo a fare un rapido controllo in stile occamistico, e vediamo quanto è probabile che “qualcun altro da dietro ha mosso Wikipedia”. Eccomi qua, uomo o donna dei Poteri Forti, che sta disperatamente cercando un modo per fermare l’inarrestabile ascesa di FFiD. Finalmente ho le prove che il master di Giannino non è mai esistito: però i miei Poteri non sono così forti da intortare un giornalista di un grande quotidiano, e quindi mi rivolgo a Wikipedia dove tanto tutti possono scrivere. O magari il problema è diverso: i miei Poteri non riescono a trovare le prove, e allora vado a sfruttare i wikipediani, che saranno sempliciotti ma quando si lanciano su una pista non la mollano più. Seriamente: vi paiono scenari possibili?
Come avevo scritto su Voices, non è così strano che all’interno di Wikipedia ci siano fazioni che lottano per imporre una loro visione; la perfezione non è di questo mondo. Ma nel caso in questione non stiamo parlando di visioni, quanto di fatti documentati; tanto che una volta che si è avuta la certezza che il master non esisteva la discussione è terminata. Allora, perché tirare in ballo i servizi segreti? Solo per non perdere l’abitudine?

Ultimo aggiornamento: 2013-03-07 14:42

Assemblea di Wikimedia Italia

Mi han detto che hanno coperto il dito medio alzato di Cattelan, ma piazza Affari ha sempre un certo qual fascino perverso. Se siete a Milano, insomma, e siete affezionati a Wikipedia, potete sempre venire all’assemblea dell’associazione Wikimedia Italia, che si terrà sabato 2 marzo presso la sala stampa Telecom Italia, appunto in piazza Affari 2. L’assemblea vera e propria, che da un certo punto di vista è la parte più noiosa per chi socio non è, si terrà dalle 14 alle 18: dalle 10 alle 13 ci saranno invece le presentazioni dei progetti promossi o aiutati da Wikimedia Italia, cosa che potrebbe essere più interessante anche per capire come non esista solo Wikipedia.
L’unica avvertenza è che dovete sbrigarvi ad indicare la vostra adesione! Per motivi organizzativi è infatti necessaria un’iscrizione (gratuita) entro la mezzanotte di oggi, andando su EventBrite. Se ci sarete, come bonus-malus potrete vedere il mio bel faccino dal vivo!

Ultimo aggiornamento: 2013-02-28 12:09

oggi faccio il relatore

Dopo pranzo prendo due ore di permesso e una metropolitana e me ne vado al BIT, la Borsa Internazionale del Turismo presso la Fiera di Milano che oramai non è più a Milano ma a Rho, per partecipare alla Show X Conference, un format tipo TED (ma non si può dire TED se non è TED) presso lo stand della regione Friuli-Venezia Giulia. Ci vado ovviamente con il cappellino Wikimedia Italia, ma per una volta non parlo di Wikipedia bensì di Wikivoyage e Wiki Loves Monuments.
Se qualcuno vuole vedermi, da AltraTv e un po’ di altri siti c’è la diretta (il tutto comincia alle 14, io parlerò penso verso le 14:20 o poco più in là). Se qualcuno poi riesce a salvarsi lo streaming e inviarmelo, sarei molto grato!

Ultimo aggiornamento: 2013-02-15 07:00

Lettere a Wikipedia

Il guaio di presentarmi ufficialmente come portavoce di Wikimedia Italia ha degli indubbi svantaggi: per esempio che mi scriva gente che non solo non ha ben chiaro quale sia la differenza tra Wikimedia Italia e Wikipedia – e qui potrei anche dire che è in parte colpa nostra – ma le cui idee sono poche e ben confuse. Ecco un esempio di cosa mi è arrivato qualche minuto fa, in una mail senza titolo:

L’onorevole del PDL Lara Moci nel suo intervento ha più volte confuso la Coop. Costruttori di Argenta Coop. fallita con la Coop Costruzioni di Bologna Coop. sana e attiva.
Sarebbe bene si informasse prima di additare ak altri

Notate che non esiste neppure una voce “Lara Moci” su Wikipedia, immagino perché il mittente ha sbagliato a scriverne il nome. Ma se anche ci fosse, non credo proprio al suo interno ci sarebbe stata una citazione di questo gravissimo “errore di sbaglio”. Magari Wikinotizie ne avrebbe potuto parlare, ma dubito anche di quello.
Ora, io quasi capisco quello che scrive a tutti i quotidiani per lamentarsi di un vero o presunto errore; magari gli va di lusso ma gli rispondono. Ma qua su Wikipedia?

Ultimo aggiornamento: 2013-01-25 08:58

Il Divo Giulio, Wikipedia e il Corriere

Il senatore Giulio Andreotti è stato ricoverato per una crisi respiratoria. Lo dice Corriere della Sera, e se lo dice il Corriere della Sera deve essere vero. Nell’articolo si trova anche scritto
GAFFE DI WIKIPEDIA - Clamorosa gaffe di Wikipedia che nella versione italiana ha dato già morto il senatore a vita Giulio Andreotti. Per pochi minuti, sulla pagina della biografia del 7 volte presidente del consiglio è comparsa la data odierna come quella del decesso a fianco di quella di nascita, il 14 gennaio 1919. L'errore è stato prontamente cancellato.
Tutto verissimo. Alle 14:01 un utente registrato dell’enciclopedia ha inserito la data odierna nella tabella biografica (che poi genera il testo): tutto questo fino alle 14:05, quando l’utente stesso ha cancellato la modifica, commentando “aspettiamo la notizia ufficiale prima di lasciare l’aggiornamento”. Tutto questo mentre probabilmente al Corriere non sapevano nulla. Poi un utente anomino ha reinserito la data di morte per due volte, prima che le modifiche alla voce venissero permesse solo agli utenti registrati: la modifica è rimasta dalle 15:28 alle 15:29 e dalle 15:37 alle 15:38.
Dunque? Per sei minuti la voce di Wikipedia su Andreotti aveva un errore in più. Se qualcuno avesse consultato quella voce in quell’intervallo di tempo, cosa sarebbe successo? Che sarebbe andato a verificare da qualche altra parte se Andreotti fosse effettivamente morto, e alla fine avrebbe pensato “Wikipedia è sbagliata” (o se preferite, “Wikipedia fa schifo”). Amen. A me non sembra chissà quale notiziona, al Corriere a quanto pare sì.
Post scriptum: sarebbe stato molto peggio se qualcuno avesse modificato la voce chessò su Dante Alighieri indicando come data di morte l’11 settembre 1321. Quella modifica sarebbe potuta passare inosservata, ed essendo plausibile non sarebbe stata verificata dall’ignaro lettore. Poi possiamo anche chiederci che male farebbe al mondo accorciare di tre giorni la vita del Sommo Vate :-)

Ultimo aggiornamento: 2012-05-03 16:01