Ieri mattina ho cantato al culto luterano alla Chiesa Cristiana Protestante in Milano, in occasione dell’ingresso del nuovo pastore (https://www.ccp-milano.it/wp-content/uploads/go-x/u/832a25e7-aa1c-4d41-8f9d-74a146ed327f/Mt4_1-11-18-02-24-ital-Kfuchs.pdf”>qui il testo della sua predica :-) ) Dal punto di vista teologico, ci sono due pastori, uno appunto luterano e uno zwingliano, ma – visto che entrambe le chiese riformate aderiscono alla Concordia di Leuenberg – dal punto di vista dei fedeli non cambia molto chi celebra il culto.
Io avevo sempre cantato a culti zwingliani, e devo dire che sono rimasto spiazzato. Mi sono trovato il Credo degli apostoli, con l’unica differenza che si crede nella santa chiesa cristiana e non cattolica :-); mi sono trovato un prefazio seguito dal Sanctus e dalla consacrazione con le stesse parole cattoliche (in effetti per Lutero la presenza di Cristo nel pane e vino è reale, a parte le definizioni filosofiche che tanto non conosco). La comunione è naturalmente sotto le due specie, ma ormai può capitare anche in una messa cattolica; la vera differenza è che tutti avevano un bicchierino col vino, bicchiere che poi è stato ovviamente recuperato. Occhei, non si è cominciata la Quaresima ma la Passione, però il vangelo è stato esattamente quello delle tentazioni; addirittura c’era un drappo viola. Addirittura il celebrante cantava la messa con qualcosa che assomigliava al gregoriano, anche se l’innario lo trascriveva su un pentagramma e non su un tetragramma.
Non entro nelle questioni teologiche: ma garantisco che sembrava quasi di trovarsi semplicemente a un rito diverso, un po’ come quello ambrosiano. Se uno pensa alle guerre di religione dei secoli scorsi, rimane davvero basito.
(immagine della Rosa di Lutero di Daniel Csörföly, da Wikimedia Commons, CC-BY-SA 3.0 Unported)
Ultimo aggiornamento: 2024-02-19 19:26