Archivi categoria: rec-2023

Le recensioni di libri del 2023

Sofia Kovalevskaja (libro)

Sofia Kovalevskaja è una delle figure più importanti della matematica nella seconda metà del XIX secolo. Ho usato apposta un giro di parole, perché dire che è stata una “delle matematiche” più importanti è davvero riduttivo. Ma è anche riduttivo parlare di lei come semplice matematica: come si vede nel fumetto che racconta la sua biografia, nella sua breve vita Kovalevskaja ha fatto di tutto, dalla rivoluzionaria comunarda alla sceneggiatrice teatrale, nonostante lo stigma di essere solo una donna. Anche solo ottenere una cattedra universitaria (in Svezia), la prima donna a riuscirci, non è stato certo facile. Ma la cosa che amava di più è sicuramente la matematica: non so se Alice Milani si sia inventata il dialogo dove Anne Charlotte Leffner dice «io non ci ho mai capito niente di matematica. L’ho aempre trovata così noiosa, arida…» e Kovaleskaja replica «E ti sbagli! La confondi con l’aritmetica, quella sì che è una scienza meccanica, stupida… Invece la matematica è un mondo astratto, molto complesso. Per entrarci dentro ci vuole grande immaginazione, ci vuole un’intuizione quasi artistica: devi riuscire a vedere quello che gli altri non vedono.» Però è una profonda verità.
I disegni sono nello stile di Milani, quindi a volte anche solo accennati in alcune parti, per dare un’idea direi quasi di racconto più che di biografia vera e propria.

(Alice Milani, Sofia Kovalevskaja : Vita e rivoluzioni di una matematica geniale, Coconino Press 2023, pag. 224, € 24, ISBN 9788876186431)
Voto: 4/5

Importanza dei simboli in matematica (ebook)

Passerino continua a pubblicare microlibri legati in qualche modo alla matematica che – se non fate come me che me lo sono preso in prestito su MLOL – potete trovare tranquillamente su Wikisource. Queste pagine di Peano sono comunque interessanti – e non matematiche in senso stretto, quindi anche chi è allergico alla materia può leggerle. Il grande matematico fa notare come i simboli algebrici non sono soltanto abbreviazioni (tanto che i simboli geometrici per punto, retta, piano non sono mai entrati nell’uso: ma quello di vettore sì) quanto per concetti («non sono abbreviazioni di parole, ma rappresentano delle idee») che permettono di scoprire le analogie tra varie parti della matematica e semplificare i calcoli che diventano automatici. Scrive Peano: «In realtà, tutte le proposizioni di algebra, che ora si studiano nelle scuole medie, si trovano in Euclide e in Diofanto, senza simboli. […] L’uso dei simboli algebrici permette agli allievi delle scuole medie di risolvere facilmente quei problemi, che solo potevano risolvere le vaste menti di Euclide e di Diofanto.» Peano finisce poi (ovviamente) a lodare il suo Formulario e la logica matematica in generale, che ritiene essenzialmente diversa dalla logica classica.

(Giuseppe Peano, Importanza dei simboli in matematica, Passerino 2021, pag. 12, € 1,03, ISBN 9791220819862)
Voto: 4/5

Ultimo aggiornamento: 2023-09-23 09:53

The Chinese Time Machine (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]

Avevo già letto il primo racconto della collezione: non era un capolavoro, ma aveva delle potenzialità. Dato che il libro conteneva altri tre racconti nel mondo della macchina del tempo cinese, speravo in bene, ma sono stato deluso. Watson, almeno per quanto mi riguarda, è spesso troppo oscuro, e quando non lo è riempie il testo di pessimi giochi di parole – e io amo i giochi di parole! I racconti in breve:

▪ 1st Trip: Brave New World, by Oscar Wilde: senza infamia e senza lode, 3/5
▪ 2nd Trip: The Kidnap of Fibonacci: C’è qualcosa di strano nel testo di cui non sono riuscito a capire il senso. 3/5
▪ 3rd Trip: The Emperor’s New Wallpaper: Il più lungo, quasi un romanzo breve, ma impossibile da capire: troppi salti logici. L’unica parte divertente è quando fuggono dall’antica Cina per finire in Barsoom. 2/5
▪ 4th Trip: Sherlock Holmes and the Butterfly Effect: un po’ meglio, ma comunque pieno di giochi di parole che non mi dicono nulla. 3/5
▪ Hot Gates: l’idea dello scioglimento è bella, ma non mi è piaciuta la sua prosa. 2/5
▪ Monkey Business: Ambientazione interessante: purtroppo temo di aver perso – ma la colpa è mia – molte citazioni scespiriane, a parte quella italiana ovvia :-) 4/5
▪ When the Aliens Stop to Bottle: strano, cupo, e secondo me lasciato a mezzo. 3/5
▪ Heinrich Himmler in the Barcelona Hallucination Cell: idea carina: ci ho perso un po’ a capire di cosa stava parlando: Watson sicuramente è un esperto di quel periodo storico. Termina però in tono minore. 2/5
▪ Clickbeetle: Non ci ho capito un’acca. 1/5
▪ Journey to the Anomaly: Interessante il tratteggio delle specie aliene, ma come sempre troppi giochi di parole e un finale moscio. 3/5
▪ The Birth of Venus: Direi il migliore racconto della raccolta. 4/5

(Ian Watson, The Chinese Time Machine, NewCon Press 2023, pag. 308, € 5.53, paperback ISBN 9781914953477)
Voto: 2/5

Tutto l’amore disperato delle cose (ebook)

La misteriosa Tadako Okada ha scritto un nuovo libro. Stavolta la fanno da padrona le intelligenze artificiali, in un pianeta ormai quasi totalmente distrutto dove la gente preferisce vivere nei mondi simulati, in cui quasi ogni persona ha un Chip-id che lo identifica tranne pochi gruppi – i NoChi – che rifiutano gli ausilii elettronici. Linux Kimura è un consulente della polizia in grado di gestire e se necessario resettare le IA, ma che si troverà coinvolto in un complotto molto più grande di quanto potesse anche solo immaginare. Il libro si legge di un fiato, con colpi di scena quasi a ogni pagina; dopo un po’ si rimane così avvinti dalla storia che non si può non fare il tifo per un’improbabile relazione tra i due protagonisti, nonostante tutto congiuri contro di loro. Consigliato a tutti, e chissà se avremo mai il mondo virtuale ∃!, Esiste-ed-è-unico.
(ah, nel caso vi chiedeste il perché del titolo: praticamente ogni IA ha un chip, l’EA-chip, che fa sì che si attacchi emotivamente agli umani)

(Tadako Okada, Tutto l’amore disperato delle cose, Forevera Books 2023, pag. 311, € 4,99 (cartaceo: 11,90), ISBN 9798858726913)
Voto: 5/5

Ultimo aggiornamento: 2023-09-14 18:28

The Britannica Guide to Algebra and Trigonometry (libro)

Cosa vi aspettereste da un testo che nel titolo ha il nome “Guida” e fa parte di una collana “Math Explained”? Ok, non certo un manuale per imparare il tema del libro da zero, ma almeno qualcosa che sia comprensibile anche a chi non ha conoscenze dirette della materia ma comunque ha un’infarinatura sufficiente. E invece no. Già la scelta di mettere insieme algebra e trigonometria, due rami della matematica che sono nati e cresciuti in periodi diversissimi, mi fa pensare che la scelta sia stata fondamentalmente “uniamo materie incomprensibili ai più”. L’approccio nel testo è storico, il che probabilmente per la trigonometria va bene, anche se poi leggendo il testo si scopre che paradossalmente non trovate praticamente nessuna formula trigonometrica. Per l’algebra questo approccio serve per capire come il significato del termine sia mutato da quando nacque ai tempi degli arabi, ma rende impossibile capire qualunque sviluppo nel XX secolo, se non un generale “l’astrattezza è sempre più aumentata”.
La parte che si salva è quella con le brevi biografie di matematici nei due campi e i glossari finali, uno per sezione: comunque poca roba.

William L. Hosch (ed.), The Britannica Guide to Algebra and Trigonometry, Britannica Educational 2010, pag. 279, $30, ISBN 9781615301133
Voto: 2/5

The Wonderful World of Ladybird Books for Grown-Ups (ebook)

Da quanto ho capito, i Ladybird Books erano libretti per bambini, probabilmente scritti in rima; anzi è possibile che ne siano ancora prodotti oggi. Però una decina d’anni fa il gruppo Penguin decise di creare una serie “Ladybird Books per adulti” che parodiava i libretti degli anni ’50 e ’60 riciclando le illustrazioni del tempo. Per dire, ce n’è uno su Donald Trump. Questo volume raccoglie un certo numero di possibili titoli della serie. L’idea è molto bella, ma purtroppo c’è ben poco oltre le copertine: qualche riga di presentazione (non sempre), in rari casi alcune pagine dell’edizione come nel caso del libro su Brexit che però esiste, un po’ di paraphernalia e nulla più. Secondo me sarebbe stato meglio ridurre il tour de force sulle copertine, e lavorare di più sui contenuti dei finti libri…

(Jason Hazeley e Joel Morris, The Wonderful World of Ladybird Books for Grown-Ups, Michael Joseph 2018, pag. 224, €14,43, ISBN 9781405938679)
Voto: 3/5

I Beatles (libro)

Freak Antoni non si smentiva mai: questo suo libro (forse il primo che ha scritto, e se non sbaglio il seguito della sua tesi di laurea al DAMS) “è dedicato a Pete Best”. Non parla in realtà più di tanto dei Beatles, ci sono molti centoni di traduzioni di loro brani, ci sono discorsi che partono strambi e continuano peggio, e così via. L’intervista a Gianni Celati – che potete leggere a https://www.doppiozero.com/celati-heidegger-e-i-beatles e che è in appendice al libro – è un esempio paradigmatico: se siete interessati al demenziale è perfetta, se volevate cercare qualcosa sui Beatles avete sbagliato testo.

(Roberto Antoni, I Beatles, Targa Italiana Edizioni 1989, pag. 191, ISBN 9788871110110)
Voto: 3/5

Ultimo aggiornamento: 2023-12-12 22:25

IA istruzioni per l’uso (libro)

Uno prende un libro come questo per avere uno sguardo necessariamente ad alto livello su cosa sta succedendo nel mondo dell’intelligenza artificiale. Solo che dalla lettura non si recupera molto. La prima sezione, con la storia dell’IA, è schematica ma corretta, anche se non direi che le IA “imparino con l’esperienza” (pag. 11). Più che altro si adattano meglio, ma per fare questo non serve una IA, c’era il famoso computer per giocare a tris di Martin Gardner. Proseguendo, la seconda sezione sulle frontiere dell’IA e le nuove tecnologie è però un continuo snocciolare di “l’IA potrà fare questo” (anche su temi per cui si dice la stessa cosa da decenni) e una sfilza di citazioni di articoli di cui non si può sapere nulla d’altro. Le uniche sottosezioni che mi sono piaciute sono la 12 e la 13, sull’IA per studiare il cervello e per creare gemelli digitali: non penso sia casuale il fatto che siano i campi dove Caligiore lavora e che quindi conosce meglio. La terza sezione sui rischi per noi dell’IA non presenta novità ma è comunque ben fatta, mentre l’ultima sezione è di nuovo fatta di belle intenzioni senza nessuna informazione davvero interessante. (Scusate, ma le soft skill sono ormai inflazionate, e “Conoscere il mondo usando tutto il corpo”, anziché occhi e dita, fa tanto new age). Insomma, il libro non mi è piaciuto.

(Daniele Caligiore, IA istruzioni per l’uso, Il Mulino 2022, pag. 160, € 14, ISBN 9788815295422)
Voto: 2/5