Archivi categoria: rec-2023

Le recensioni di libri del 2023

Mondi paralleli (libro)

La data originale di pubblicazione di questo libro è il 2003: sappiate dunque che non potrete trovare le “ultime notizie” sulla cosmologia, come per esempio la rilevazione di onde gravitazionali. (Non che mi pare ci sia stato molto altro: occhei, il bosone di Higgs, ma Kaku lo dava già praticamente per scontato). Kaku è siouramente innamorato della sua materia, e lo si vede quando racconta le cose. La prima parte del libro è ottima per avere uno sguardo globale sulle varie facce della cosmologia. Poi però nella seconda parte comincia a esagerare con la teoria – anzi LE teorie – delle stringhe, che per fortuna hanno perso l’appeal che avevano al tempo. La terza parte sugli universi paralleli è proprio a livello di romanzetto di fantascienza, e si può tranquillamente saltare. Non aspettatevi insomma troppo.

Qualche caduta nella traduzione di Andrea Migliori, con un “piuttosto” alla milanese e le decades che diventano secoli.

(Michio Kaku, Mondi paralleli : Un viaggio attraverso la creazione, le dimensioni superiori e il futuro del cosmo [Parallel Words], Codice 2019² [2005,2010], pag. 430, € 25, ISBN 9788875788254, trad. Andrea Migliori)
Voto: 3/5

La matematica della felicità (libro)

Rocco Dedda è un insegnante di matematica piuttosto noto per i suoi video su YouTube. In questa sua prima opera racconta la “matematica della felicità”. Che cos’è? Io l’avrei definita “la felicità nella matematica”, anche se ammetto che scritta così sarebbe diventata una via di mezzo tra il dottor Stranamore e una meditazione zen: Dedda spiega nella seconda parte del testo che per lui la differenza tra matematica della felicità e matematica dell’infelicità si vede nel modo in cui ci si approccia alle difficoltà della materia – che ci sono, non giriamoci intorno. Riuscire a trovare una via per vedere la matematica in modo sano porta alla matematica della felicità; rassegnarsi e dire “la matematica non fa per me” manda verso la china della matematica dell’infelicità.
Il libro è diviso in tre parti. La prima, con vari esempi di dove si trova la matematica negli altri campi dello scibile umano, è secondo me la meno riuscita, soprattutto in quella posizione: la mia esperienza mi fa dire che così non si riesce a convincere nessuno. La seconda parte è invece la migliore: ‘l’esperienza di insegnamento di Dedda gli permette di vedere gli errori comuni in matematica come un modo per rivedere da capo le concezioni usuali e quindi sfruttarli per ottenere una comprensione migliore. Infine la terza parte, con una rapida carrellata sulla storia della matematica vista non tanto come un susseguirsi di persone e risultati quanto di notazioni, metodologia ed etnomatematica, dà un interessante punto di vista umanistico che potrebbe conquistare chi è stato abituato a vedere la materia come un monolite. Se insomma vi siete trovati senza volerlo a percorrere la strada della matematica dell’infelicità provate a dare un’occhiata a questo libro!

(Rocco Dedda, La matematica della felicità : , Piemme 2023, pag. 224, € 12,90, ISBN 9788855447676)
Voto: 4/5

La vera storia dell’elezione di papa Francesco (libro)

Uno non può nemmeno pubblicare un sapido articolo sulle dimissioni di Ratzinger che le varie fazioni dei cardinali in conclave scrivono tutti il suo nome, che raggiunge la maggioranza qualificata e quindi lo rendono papa in pectore. E ora che si fa? Ecco la storia raccontata da Briguglia in questo libro. Il professor Guido Baldini, alter ego di Briguglia, viene convocato con una scusa in Vaticano da monsignor Pietro Carafa (nomen omen…) e portato in conclave dove il concistoro gli dà la notizia. Baldini chiede del tempo per capire che fare, e discute con Carafa e l’immaginario cardinale canadese Aubin, fino a che…
Secondo me Briguglia in certi punti – soprattutto al’inizio – ha un po’ esagerato con gli incisi, ma la storia scorre molto bene ed è divertente, nonostante un finale un po’ chiamato e tutta la parte teologico-cerimonialistica che dopo un po’ diventa leziosa. Ma d’altra parte la Marcianum Press è stata fondata da Scola e ora è passata sotto le Edizioni Studium ideate da Montini: non è che si possa pensare a un testo eretico :-)

Gianluca Briguglia, La vera storia dell’elezione di papa Francesco, Marcianum Press 2023, pag. 224, € 18, ISBN 9788865129135
Voto: 4/5

Best of British Science Fiction 2022 (ebook)


[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]

Quando leggo un’antologia di racconti, sono contento se ne trovo una manciata di buoni. Stavolta sono stato fortunato: qualcuno tra i 24 racconti del libro non mi è piaciuto (e non ho capito il senso di un paio… mi sa che il mio inglese non è poi così buono) ma in generale la qualità è alta. Un rapidissimo commento su ciascuno dei racconti:

◆ Keith Brooke and Eric Brown, Assets: L’avevo già letto in un’altra antologia, e confermo che è davvero bello. 5/5
◆ Tim Major, The Marshalls of Mars: non ci ho capito un tubo. N/A
◆ Fiona Moore, The Memory Spider: “La danza continua”. Molto delicato. 5/5
◆ Lavie Tidharm Junk Hounds: Non va da nessuna parte. 2/5
◆ Neil Williamson, A Moment of Zugzwang: Non credo che uno scacchista lo apprezzi, ma a me è piaciuto. 5/5
◆ Stephen Oram, Long Live the Strawberries of Finsbury Park. Quale sarebbe il punto? 2/5
◆ Ian Whates, The FenZone: ben costruito: solo alla fine ho capito dove volesse andare a parare. 4/5
◆ Val Nolan, Gortcullinane Man: Interessante visione di un mondo post-pandemico. 4/5
◆ Ida Keogh, Wheel of Fortune: Era chiaro cosa sarebbe successo, ma il racconto è ben costruito. 5/5
◆ Liam Hogan, Last Bite at the Klondike: Il finale è inaspettato: ma la prosa è piatta. 3/5
◆ A. J. McIntosh & Andrew J. Wilson, A Quickening Tide: alla fine del racconto mi sono sentito fregato. Così è solo da 3/5
◆ J.K. Fulton, Call of the Void: sarebbe stato meglio senza tutto il gergo tecnico all’inizio. 3/5
◆ Robert Bagnall, Sunrunner: un altro racconto molto delicato. 5/5
◆ E.M. Faulds, The Amelioration of Existence in Spite of Truth and Reconciliation: il punto di vista del protagonista è raccontato in modo fantastico. 5/5
◆ Phillip Irving, Translation: Un altro punto di vista diverso e un’altra fine inaspettata. 5/5
◆ Dafydd McKimm, The Flamingo Maximiser: Non l’ho capito. 2/5
◆ Alice Dryden, For I Shall Consider My Cat J/FRY: Anche se robotico, un gatto è un gatto. 5/5
◆ David Whitmarsh, In The Weave: L’interpretazione dei molti mondi messa in pratica. 5/5
◆ L.N. Hunter, Eternal Soldier: Ho subito capito cosa sarebbe successo, ma il racconto è ben costruito. 5/5
◆ Stewart C Baker, The Spread of Space and Endless Devastation: manca qualcosa. 3/5
◆ Vaughan Stanger, Those We Leave Behind: corto ma bello. 5/5
◆ Matt Thompson, I Know What You Are: idea carina, ma mi ha lasciato freddo. 3/5
◆ Brent Baldwin, Retirement Options for (Too) Successful Space Entrepreneurs: Il titolo è un indizio, ma la storia lascia troppi punti oscuri. 3/5

(Donna Scott (ed.), Best of British Science Fiction 2022, Newclon Press 2023, pag. 335, € 5,33, ISBN cartaceo 9781914953552)
Voto: 5/5

Ultimo aggiornamento: 2023-10-24 06:31

Piccola storia della matematica (libro)

Egmont Colerus era uno scrittore che negli ultimi anni della sua vita si è innamorato della matematica e si è messo a scrivere saggi storici sul tema. Questa Piccola storia della matematica, riproposta da Iduna (tanto l’originale è fuori diritti, e chi riesce a trovare gli eredi di Spartaco Casavecchia?) secondo me soffre di un problema di base: vuole parlare di matematica. Provo a spiegarmi: quando si trovano formule matematiche la narrazione diventa immediatamente pesante, mentre nei voli pindarici che Colerus fa per raccontare la vita dei matematici di cui ha scelto di parlare il testo è immediatamente più leggibile e divertente, anche rispetto a E.T. Bell che è il benchmark al riguardo. Ecco: forse alla fine esagera, come quando nell’ultimo capitolo afferma che la matematica prima di Gauss e Galois era “dell’uguaglianza” mentre poi è diventata “della similitudine” (chissà cosa intendeva…), pur di non entrare nei particolari. L’altra cosa interessante del libro è che parla di matematici meno conosciuti da chi non è nel mestiere, come Apollonio, Oresme e Bürgi, oltre ad avere un forte bias verso i matematici di lingua tedesca: per dire, parla di Leibniz saltando Newton… La traduzione (ammesso che non sia di bottega, ma mi è stato detto che negli archivi Einaudi c’è una corrispondenza con Casavecchia) è molto più scorrevole di quanto potessi a priori immaginare per un testo di quasi un secolo fa, a parte i nomi di persona italianizzati (“Isacco Newton”), l’uso affermativo di “affatto”, corretto ma ormai desueto, e soprattutto parlare di teoria degli “aggregati” anziché insiemi. Insomma, se saltate le parti più matematiche potrebbe essere carino da leggere.

(Egmont Colerus, Piccola storia della matematica [Von Pythagoras bis Hilbert], Iduna 2020 [1937, 1939], pag. 348, € 20, ISBN 9788885711563, trad. Spartaco Casavecchia)
Voto: 3/5

Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti (seguirà dibattito)(libro)

“Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti” è stato un album di rock demenziale di Freak Antoni; ma “il più grande poeta del suo condominio”, una delle sue tante definizioni, ha poi anche scritto questo libro omonimo, con sottotitolo “seguirà il dibattito”, che raccoglie vari testi poetici, naturalmente demenziali. Il livello delle poesie è molto variabile, ma devo dire che ne ho trovate di davvero carine, e probabilmente musicabili (o musicate?) Le foto all’inizio del libro fanno comunque capire sin dall’inizio cosa ci si deve aspettare. Non ho idea se “Non c’è gusto in Italia ad essere freak”, che è ora in catalogo, sia un soprainsieme di questo libro che è fuori catalogo.

(Roberto Antoni, Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti (seguirà dibattito), Feltrinelli 1992, pag. 136, ISBN 9788807811838)
Voto: 3/5

Space Ships & Other Trips (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing] Questa collezione di racconti più o meno lunghi spazia dalla SF standard a… beh, non ho capito nulla di almeno due racconti (“Hands” e “Drip”). In generale, comunque, arrivando alla fine dei racconti sono rimasto spesso con l’impressione che mancasse qualcosa. Rapido commento sugli altri racconti:

◆ The Loss of Luna – c’è quanlcosa, a parte l’antropoformizzazione, che non ho capito. 2/5
◆ Hungry – avendo tre gatti, capisco il concetto. . 4/5
◆ Mouth – troppo spaventoso per me. 1/5
◆ Only a Bird – davvero delicato: non è importante alla fine sapere se l’uccello è vivo o meccanico. 5/5
◆ Q-Be – l’idea di base sui modelli freemium è carina, ma mi pare ci siano troppi buchi nella storia. 3/5
◆ Ol’ St. Nick – trama standard, personaggi poco delineati. 3/5
◆ Level Up – plausibile racconto postapocalittico. 3/5
◆ Scout’s Honor – a parte l’uso di Español básico, racconto carino. 4/5
◆ D.E.A.T.H. – il racconto migliore, direi, almeno dal punto di vista di un programmatore. 5/5

Una cosa positiva sono infine le brevi spiegazioni di Oak su come sono nati i vari racconti.

(Raven Oak, Space Ships & Other Trips, Grey Sun 2023, pag. 186, € 4,62 (cartaceo 12,67), ISBN 9781947712089)
Voto: 3/5

Sofia Kovalevskaja (libro)

Sofia Kovalevskaja è una delle figure più importanti della matematica nella seconda metà del XIX secolo. Ho usato apposta un giro di parole, perché dire che è stata una “delle matematiche” più importanti è davvero riduttivo. Ma è anche riduttivo parlare di lei come semplice matematica: come si vede nel fumetto che racconta la sua biografia, nella sua breve vita Kovalevskaja ha fatto di tutto, dalla rivoluzionaria comunarda alla sceneggiatrice teatrale, nonostante lo stigma di essere solo una donna. Anche solo ottenere una cattedra universitaria (in Svezia), la prima donna a riuscirci, non è stato certo facile. Ma la cosa che amava di più è sicuramente la matematica: non so se Alice Milani si sia inventata il dialogo dove Anne Charlotte Leffner dice «io non ci ho mai capito niente di matematica. L’ho aempre trovata così noiosa, arida…» e Kovaleskaja replica «E ti sbagli! La confondi con l’aritmetica, quella sì che è una scienza meccanica, stupida… Invece la matematica è un mondo astratto, molto complesso. Per entrarci dentro ci vuole grande immaginazione, ci vuole un’intuizione quasi artistica: devi riuscire a vedere quello che gli altri non vedono.» Però è una profonda verità.
I disegni sono nello stile di Milani, quindi a volte anche solo accennati in alcune parti, per dare un’idea direi quasi di racconto più che di biografia vera e propria.

(Alice Milani, Sofia Kovalevskaja : Vita e rivoluzioni di una matematica geniale, Coconino Press 2023, pag. 224, € 24, ISBN 9788876186431)
Voto: 4/5