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_Tre in uno_ (ebook)

[copertina] L’incarnazione di questa terza edizione del libro (Consolato Pellegrino e Luciana Zuccheri, Tre in uno : piccola enciclopedia della matematica “intrigante”, Digital Index 20133, pag. 331, € 5,99, ISBN 9788897982487), dopo le due cartacee del 2007 e 2008, è “digital only”, addirittura in ePub3.0 (qualunque cosa significhi): ottima scelta di per sé, perché la parte migliore del libro è a mio parere l’estesissima bibliografia sulle pubblicazioni di matematica non scolastica, tra l’altro aggiornata nell’appendice fino al 2012 nonostante alcune inspiegabili omissioni (il mio Matematica in relax e il mio blog sul Post, per esempio :-) ) Ho invece trovato la prima parte, con il dialogo “matematico” tra Andrea e la sua nonna, troppo artificiosa; meglio la seconda parte, le “visite guidate” nei vari settori della matematica intrigrante.

Nota di demerito all’edizione. Già il concetto di ePub3 non è che mi ispiri più di tanto, data la difficoltà di trovare lettori che supportino il formato. Ma tanto non è che venga usato MathJaX: l’unica interattività è data dall’avere aggiunto alcune animazioni video (che io non ho visto direttamente sul lettore e ho dovuto estrarre con Sigil; sono però in parte rintracciabili su YouTube). Quello che però non ho capito è perché la prefazione alla seconda edizione è stata racchiusa in una tabella, e quindi non è leggibile con le applicazioni standard; e soprattutto perché in un anno e mezzo non sono mai stati corretti i numerosi refusi…

_La rivoluzione dell’informazione_ (libro)

[copertina] Ha senso affidare a un filosofo il compito di dare una panoramica su cosa sia l’informazione? Secondo me la scelta non è poi così azzardata. In fin dei conti non solo il concetto di informazione è molto più ampio di quello legato all’informatica, ma soprattutto è necessario avere una tassonomia chiara, per accorgersi di come noi tendiamo a mischiare concetti che in realtà sono diversi tra di loro. Da questo punto di vista il libro (Luciano Floridi, La rivoluzione dell’informazione [Information. A Very Short Introduction], Codice Edizioni 2012 [2010], pag. 162, € 15, ISBN 978-88-7578-306-8, trad. Massimo Durante) è sicuramente ottimo e permette di riconoscere i vari concetti, partendo da quello più banale: i dati non sono informazione ma mancanza di uniformità (di vari tipi), e l’informazione è un passo successivo. La tesi di Floridi secondo cui quella dell’informazione sarà (è?) la quarta rivoluzione del nostro modo di pensare, dopo quelle copernicana, darwiniana e freudiana, è interessante e bene argomentata. Il guaio però è che nel tentare di racchiudere in centocinquanta pagine tutto o quasi sull’informazione – ricordo che il libro fa parte della collana della Oxford University Press “A very short introduction” – Floridi ha probabilmente messo troppa carne al fuoco: i capitoli sull’informazione biologica e su quella economica mi sono apparsi un po’ tagliati con l’accetta. Sono poi rimasto molto dubbioso sulla parte finale, dedicata all’etica dell’informazione. Mentre è vero che il costo marginale dell’informazione (o meglio, del suo trattamento) non è del tutto nullo, tanto che i data center stanno consumando sempre più energia, mi pare che Floridi abbia un po’ esagerato con le similitudini tra termodinamica e teoria dell’informazione; inoltre mi ha lasciato molto freddo il suo forte accento verso quella che chiama “ecologia dell’informazione”.

Ah: è buffo pensare che questo libro sia stato scritto da un italiano ma sia dovuto essere tradotto nella nostra lingua. Intendiamoci: la traduzione di Massimo Durante è ottima, a parte che non ho capito perché abbia parlato di carta-forbice-pietra, e da quanto Floridi scrive nell’epilogo ha comunque discusso con Durante. Quindi non preoccupatevi che non sia in versione originale.

_Capra e calcoli_ (libro)

[copertina] Scrivere un libro a quattro mani non è mai facile: il rischio è sempre quello di non riuscire ad amalgamare le varie parti. Ecco, questo è il punto più debole di questo libro (Marco Malvaldi e Dino Leporini, Capra e calcoli : l’eterna lotta tra gli algoritmi e il caos, Laterza 2014, pag. 177, € 15, ISBN 9788858111925). L’inizio del libro infatti racconta (bene) come si possa sfruttare la probabilità per capire come funzionano alcune cose (Monty Hall, ma anche il metodo Montecarlo per affrontare un problema troppo complicato), passando poi ai problemi legati alla troppa rapidità dei computer e al fatto che non siamo capaci di fare le cose in modo che non vada tutto a pallino a causa della loro intrinseca stupidità. Il guaio è che i singoli capitoli sono interessanti, ma al lettore – rectius: a me, non so come gli altri vedano le cose – rimane l’impressione che si sia perso da qualche parte il filo conduttore.
Probabilmente insomma il modo migliore per leggerlo è dedicarsi a un capitolo per volta, come se il libro fosse una raccolta di saggi.

Ultimo aggiornamento: 2015-02-07 12:52

_Se viceversa_ (libro)

[copertina]Il sottotitolo di questo libro (Gabriele Lolli, Se viceversa : Trenta pezzi facili e meno facili di matematica, Bollati Boringhieri 2014, pag. 308, € 24, ISBN 978-88-339-2561-5) è un po’ fuorviante: sarebbe stato più corretto parlare di didattica della matematica, che è in efetti il fil rouge che lega i capitoli: molti di essi partono dalla rubrica che Lolli ha tenuto sul sito Polymath, altri sono rielaborazioni di interventi che ha fatto in varie occasioni.
Anche Lolli, dal suo punto di vista più avvantaggiato del professore universitario che si ritrova studenti che pur avendo scelto di iscriversi a matematica si trovano spaesati, concorda con l’osservazione che la scuola (forse non solo quella italiana) tende a far considerare la matematica come lo studio presumibilmente mnemonico di formule, senza che nessuno o quasi si chieda cosa stia facendo. Non è poi così strano che questa concezione debordi addirittura in chi si vuole fare l’insegnante: un capitolo è per esempio dedicato agli strafalcioni letti tra le risposte a una prova di esame delle allora SSIS, le scuole di preparazione all’insegnamento.
Quello che non mi è piaciuto del libro è che è troppo diseguale. La parte centrale, quella dedicata alla logica matematica che è il campo proncipale di studio di Lolli, richiede infatti una preparazione completamente diversa dal resto del libro, e ho dei forti dubbi di non essere riuscito a comprendere tutti i suoi ragionamenti, nonostante del tema io ne dovrei masticare un po’. Tenetelo presente!

Ultimo aggiornamento: 2015-01-31 17:45

_Orbis Sufficit_ (libro)

[copertina] Ora posso dirlo pubblicamente: lo sapevo sin dall’inizio, ma era un segreto… I primi due volumetti del ciclo Foederatio Romana sono stati scritti come riscaldamento per questo libro ben più imponente (Paolo Sinigaglia, Orbis Sufficit, 2014, pag. 324, € 12, ISBN 9781502897787) Il libro racconta il tentativo di due navi romane, la Inceptio e la Viatrix, di circumnavigare l’Ecumene, cioè il mondo conosciuto duemila anni fa, in un’esplorazione della durata prevista di cinque anni.
La storia della seconda nave, che tentava di trovare un passaggio a nord-est agli ordini di un comandante troppo preso dal tentativo di vincere la tenzone per accorgersi che c’era qualcosa che non andava, dovrebbe essere basata sull’Anabasi di Senofonte: ma non sono riuscito a seguirla tropo bene. Non ho invece avuto molti problemi con il diario astral… ehm, navale del capitano I. Tiberius Dominicus, con i suoi ufficiali come Caledonius alle macchine e Aktis (che significa “scintilla” in greco: provate a tradurlo in olandese…) sul ponte di comando. Come avrete immaginato, il libro gioca molto sulla parodia e il divertimento del lettore è trovare i tantissimi riferimenti non solo all’universo di Star Trek ma a tanti altri fatti, il tutto per quanto possibile basato su ipotesi verosimili – a parte naturalmente l’assunto di base, che cioè Ottaviano Augusto morì prematuramente e quindi la Repubblica Romana non si trasformò in un impero ma divenne una federazione.

Ultimo aggiornamento: 2015-01-24 21:42

_Il mondo dopo la fine del mondo_ (libro)

[copertina]Nick Harkaway è figlio di John Le Carré. Qualcosa dal padre deve avere assorbito, perché in questo libro (Nick Harkaway, Il mondo dopo la fine del mondo [The Gone-Away World],Mondadori 2009 [2008], pag. 558, € 19, ISBN 978-88-04-59483-3, trad. Annamaria Biavasco e Valentina Guani) ci sono molte descrizioni di corpi speciali – molto speciali, in effetti. Però il libro è di tutt’altro genere! Se dovessi proprio incasellarlo lo definirei di fantascienza, o almeno la trama è fantascientifica: ma le cose non sono così semplici. Ci vuole quasi un centinaio di pagine prima che tu riesca a capire che cosa stia succedendo, anche perché l’azione parte in medias res; quando la storia man mano si dipana, tra una lunghissima serie di divagazioni come nel Benni di Terra!, ti accorgi che hai tra le mani anche una satira del nostro mondo… e che non sai qual è il nome del protagonista. A due terzi del libro c’è una cesura nettissima, scopri perché il protagonista non ha nome, e la storia riprende, riattaccando fili che non ti eri neppure accorto di essere penzolanti. Il tutto è ottimamente tradotto da Annamaria Biavasco e Valentina Guani, e immagino non sia certo stata un’impresa facile. Non so se consigliare caldamente il libro – sperando che non vi capiti una copia un po’ mal stampata come la mia – per un’unica ragione: credo che o lo amerete o lo odierete, e non so in che categoria vi troverete…

_Winning Solutions_ (libro)

[copertina]Le gare di matematica, quando si arriva a livello universitario o comunque alla fine delle superiori, sono un massacro. Peggio ancora: per risolvere quei problemi occorre conoscere una serie di minuzie che non hanno molto a che are con quello che si studia a scuola. Fin qua non c’è nulla di male: ciascuno ha il diritto di divertirsi come vuole, finché non fa male agli altri. Io mi diverto (anche) così, e quindi ogni tanto cerco qualche libro che mi insegni nuovi trucchi. In questo caso (Edward Lozansky e Cecil Rousseau, Winning Solutions, Springer 1996, pag. 260, $89.99, ISBN 9780387947433) però il risultato mi pare deludente. Il punto non è che io mi sia perso nel capitolo sulla combinatorica: questo mi succede praticamente sempre, perché non sono poi così bravo e sicuramente non mi impegno abbastanza. Il problema è che mi pare che questo libro non sia né carne né pesce. Sembrerebbe in effetti che ci sia un fil rouge all’interno dei capitli, ma io non sono riuscito a seguirlo, a differenza per esempio di The Art and Craft of Problem Solving di Paul Zeitz. Risulta migliore la parte di esercizi proposti alla fine dei singoli paragrafi, che è accompagnata alla fine del testo da molti hint: ma a questo punto sarebbe stato meglio rivedere del tutto l’impostazione del libro e inserire la parte esplicatoria come note a lato degli esercizio. In definitiva, un bah.

Ultimo aggiornamento: 2015-01-10 22:17

_Regine d’Ebano_ (libro)

No, non è che il mio giudizio su questo libro (Paolo Pobbiati, Regine d’Ebano, Ilmiolibro 2014, pag. 352, € 5,99, ISBN 9788891080790) sia stato influenzato dal banale fatto che uno dei personaggi sia liberamente (ma esplicitamente…) ispirato a un matematto di vostra conoscenza. Il punto è che il racconto – anzi, i due racconti, uno storico ambientato alla fine del Settecento in Etiopia e uno di fantasia contemporaneo, che si intrecciano tra loro – è davvero coinvolgente. Pobbiati in Etiopia c’è stato e anche a lungo, e lo si vede bene nelle descrizioni; a prima vista si può pensare che la storia segua le linee dei romanzi di Dan Brown, ma la grande differenza sta nel contesto. Il mondo odierno non è un semplice palcoscenico dove rappresentare le avventure dei protagonisti, ma è davvero reale. Chissà, forse la “clavicola” tanto cercata e di cui si narra nelle cronache dell’epoca esiste davvero… chi lo può sapere? Chi vuole saperne di più può poi leggere il sito dedicato.
Una lettura davvero appassionante per chi ama i romanzi d’avventura.

Ultimo aggiornamento: 2015-01-06 18:40