Premessa: questa riforma del Senato proposta da Renzi è una porcata; non so se più o meno porcata dell’Italicum, perché a certi livelli le analisi quantitative servono a poco. Con la scusa di eliminare il bicameralismo perfetto (su cui sono anche d’accordo) e tagliare i costi della politica (cosa che in realtà non si farebbe) in pratica si eliminerebbe un ramo del Parlamento senza colpo ferire.
Detto questo, però, non trovo nulla di strano che in Commissione Affari Costituzionali un partito sostituisca il relatore che non segue la maggioranza del partito stesso: le commissioni, salvo in casi particolari votati dal Parlamento volta per volta, non hanno potere legislativo e quindi dovrebbero portare le voci dei partiti, non quelle dei singoli. Sarà poi l’aula a votare a favore o contro il provvedimento uscito dalla commissione. Sarebbe poi stato più serio che i quattordici senatori aventiniani avessero costituito un loro gruppo autonomo: se non ricordo male bastano dieci senatori. A questo punto Mineo avrebbe tranquillamente potuto rimanere nella commissione :-)
Infine un semplice reminder: Corradino Mineo non è stato eletto (nel senso che il Porcellum non prevede di eleggere nessuno se non chi è stato messo in lista in posizione opportuna dai capipartito), ma neppure Matteo Renzi è stato eletto (perché la Costituzione, almeno quella che è in vigore fino a oggi, prevede che il PresConsMin sia nominato dal PresRep). Quindi lasciate perdere le pippe di quel tipo.
Ultimo aggiornamento: 2014-06-13 10:42