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Il bello della democrazia

Leggo che il referendum tenutosi ieri in Slovenia ha abolito i matrimoni gay, tornando se non ho capito male alla situazione precedente dove erano ammesse solo unioni civili. Il tutto perché il referendum non aveva bisogno di quorum, e quindi i votanti, che sono stati solo il 36% degli aventi diritto, si sono suddivisi in un 23% contrario e un 13% favorevole.

Non entro e non voglio entrare in questioni etiche. Noto solo come il problema della democrazia è come sempre la necessità di partecipare, soprattutto se è vero che i sondaggi davano un 60% di persone favorevoli al matrimonio gay ma evidentemente non così favorevoli da alzare il culo e andare a votare. Avere un quorum come da noi fa mantenere lo status quo, non averlo fa vincere gruppetti relativamente piccoli ma bene organizzati. E non pensate che la democrazia diretta migliori i risultati: basta vedere quanti sono i votanti nei referendum online del M5S rispetto agli aventi diritto. E comunque, se si riuscisse a obbligare tutti a votare senza che ci sia una vera conoscenza dei temi, si rischia sempre di arrivare all’oclocrazia. Ricordatevelo.

Ultimo aggiornamento: 2015-12-21 17:01

Inciuci pentastellati

Finalmente i tre giudici mancanti della Corte Costituzionale sono stati eletti, facendo arrabbiare Forza Italia perché è stata esclusa dal bilancino degli eletti (per la cronaca, il bilancino in questo caso non è voluto dal manuale Cencelli ma è stato appositamente studiato per avere una convergenza sui nomi, tanto che occorre sempre una maggioranza almeno dei tre quinti dei parlamentari per eleggere i giudici della Consulta). Tra i tre giudici c’è così anche Franco Modugno che era il candidato a lungo proposto da M5S, oltre a Giulio Prosperetti espressione dei centristi – a quanto pare esistono ancora – e Augusto Barbera proposto dal PD.
Ecco, parliamo di Barbera. Fino a qualche giorno fa, i pentastellati osteggiavano pesantemente la sua elezione, citando questo scandalo vero o presunto, o almeno così dice il Sacro Blog. Non sono in grado di valutare cosa sia effettivamente successo nella vicenda che ha coinvolto Barbera: però è chiaro che i pentastellati hanno fatto dietrofront rispetto al veto posto qualche settimana fa. Nulla di così grave in politica, i compromessi sono spesso necessari: ma da parte di un moVimento che li ha sempre osteggiati, preferendo corre in ostinata e orgogliosa solitudine quasi come fossero una delle decinaia di partitini di sinistra, la cosa è piuttosto strana. Non trovate?

Ultimo aggiornamento: 2015-12-17 15:06

Contra personam

In un mondo perfetto, Frangetta Serracchiani avrebbe perfettamente ragione ad affermare che la “norma antiBassolino” del regolamento delle primarie PD non è antiBassolino, e che è «solo un modo per dire che quando un’esperienza si è chiusa, si è chiusa per davvero». Pensateci un attimo: è stata fatta apposta una legge che vieta di candidarsi per più di due mandati consecutivi, il che dovrebbe voler dire che il legislatore aveva pensato che forse era meglio non avere un sempresindaco. Ma sono ragionevolmente certo che nessuno pensa di essere in un mondo perfetto, e che non è un caso che la norma sia nata solo dopo che l’ex sindaco di Napoli ha detto “massì, mi potrei candidare”.
Assodato che a me delle primarie in generale non importa nulla e che credo che per come le facciamo noi in Italia si dovrebbero abolire, quello che però non riesco a capire è perché il PD se la prende con gente che del PD ha la tessera. Non ti piace come si comporta un tuo maggiorente? Lo sbatti fuori dal partito, punto.

Ultimo aggiornamento: 2015-11-23 16:04

Gli appendini

appendiniIeri Vittorio Bertola ha comunicato con un post su Facebook che avrebbe lasciato la politica attiva. Personalmente ho trovato il suo testo un po’ piagnucoloso, soprattutto nella frase «Per quanto mi riguarda, mi sono offerto di aiutare Appendino in questa avventura come suo vice o comunque come parte della futura amministrazione, ma la proposta è stata da lei respinta. Riconoscendo di non avere più la fiducia del candidato sindaco e del Movimento 5 Stelle, ho dunque deciso di lasciare la politica alla fine del mio mandato da consigliere comunale»; ma ognuno ha il suo modo di vedere le cose.

Quello che sembra sia capitato è che non è stata – almeno ufficialmente – il candidato sindaco Chiara Appendino a respingere la proposta di Bertola, quanto l’assemblea stessa. Di nuovo, non ho dati per entrare nel merito della cosa: è vero che avrebbe un moVimento che si candida a governare da solo non si limiti a scegliere con sei mesi di anticipo il candidato sindaco ma anche la squadra di governo, ma è anche vero che non prendi una decisione simile al volo e senza prima avere discusso con la base. Insomma, io mi sarei aspettato una votazione del tipo “sceglieremo la squadra a gennaio”: penso che voi iniziate a capire perché non potrei mai fare il politico. Bene. Cosa è successo? Una serie di commenti fotocopia al post di Bertola che spiegavano appunto che non è stata Appendino a votare contro ma l’assemblea. È vero che in genere la gente scrive senza prima leggere, ma sembra incredibile che ci sia stata una convergenza così precisa sul testo. Poi si guarda gli avatar e arriva l’illuminazione.

(Credo che gli avatar siano stati cambiati tra ieri sera e stamattina, oppure ieri pomeriggio non mi ero accorto di nulla)

Ultimo aggiornamento: 2015-11-09 10:24

Reductio ad Netanyahum

Probabilmente sapete tutti cos’è la “reductio ad Hitlerum”; la frase in latinorum indica come in una qualunque discussione in rete appena un po’ accesa prima o poi qualcuno si mette a citare Hitler e l’olocausto. Non è così strano quindi che il premier israeliano Bibi Netanyahu, che sicuramente ha più titoli di me per farlo, abbia citato Hitler: un po’ più strano che abbia affermato che Hitler non voleva uccidere gli ebrei ma solo mandarli tutti via dalla Grande Germania, e cambiò idea solo a novembre 1941 dopo un colloquio col Gran Mufti di Gerusalemme. Certo, poi ha detto di essere stato frainteso, ma solo dopo essere stato sbugiardato… dai tedeschi.
È vero che come ci sono degli storici negazionisti ci sono anche degli storici “minimizzalisti” che appunto negano che la Endlösung consistesse nello sterminio degli ebrei; ed è anche vero che formalmente non esiste nessun documento con la firma di Hitler che metta nero su bianco lo sterminio. Ma è anche vero che esistono testimonianze scritte precedenti al famigerato incontro del novembre 1941, che poi oggettivamente ha un’importanza minima tra gli eventi della seconda guerra mondiale. Ma tutte queste cose Netanyahu dovrebbe saperle come e meglio di me: perché allora ha tirato fuori questa storia? Semplice: per avere un aggancio nella sua lotta senza quartiere contro tutti gli arabi. Capisco la sindrome da accerchiamento, che è anche giustificata: ma così mi pare un po’ esagerato…

Ultimo aggiornamento: 2015-10-22 10:55

il protagonismo di Ignazio Marino

Nella polemica arrivata fino al papa sulla presenza di Ignazio Marino a Philadelphia assieme – e vicino – a Bergoglio, a me innanzitutto piacerebbe sapere chi ha fatto al papa quella domanda.

Io non ho alcun problema a prendere per buona la spiegazione (della settimana scorsa, che non può quindi essere derubricata a “sono stato frainteso”) secondo la quale Marino era stato invitato dal sindaco di Philadelphia e il viaggio era stato pagato dalla città americana e non da Roma. Quello che però mi chiedo è se gli è venuto in mente che quello era il peggior momento possibile, perché nella migliore delle ipotesi sei completamente nascosto dal viaggio pontificale e nella peggiore qualcuno si chiede perché devi andare a trovare il papa negli USA quando ce l’hai sempre lì a due passi dal Campidoglio. È solo un problema di immagine, ma a certi livelli l’immagine è tanto importante quanto le azioni che vengono compiute.

Ultimo aggiornamento: 2015-09-29 11:42

più presidenzialisti del presidente

Più che condannare (in primo grado) Umberto Bossi per vilipendio al capo dello Stato, avrei pensato a un non luogo a procedere per incapacità mentale. A parte le battute, dare del terrone non mi pare più insultante come un tempo: già quel tipo di reato è un retaggio dei tempi in cui c’era il re, ma in questo caso mi pare proprio esagerato.
Ma quello che è peggio è che – se questo articolo dice il vero – la denuncia non partì da Napolitano ma da tante querele da parte di cittadini per cui evidentemente il senso dello Stato è così alto che non solo non ruberebbero neppure un centesimo di tasse ma perdono tempo e soldi per querelare. Mah.

Ultimo aggiornamento: 2015-09-23 12:58

Non è il ridare

Matteo Renzi spergiura: «Ridaremo ai sindaci quanto togliamo abolendo Imu e Tasi». Anche se fosse davvero così – e non ci fossero poi tagli ai trasferimenti per qualsivoglia altra ragione – i conti non tornerebbero lo stesso. Si può decidere che gli enti locali non abbiano risorse proprie, e sia lo Stato a gestire tutti i trasferimenti: è una scelta politica che può avere vantaggi e svantaggi. Ma almeno fino a che abbiamo una decentralizzazione, è non solo giusto ma anche doveroso che siano gli enti locali a decidere quanti soldi chiedere ai loro residenti, e non aspettare che la partita di giro faccia piovere i soldi dall’alto.
Certo, dire “tolgo le tasse sulla casa” è sempre stata una mossa che porta voti, Berlusconi lo sa benissimo: ma a parità di gettito sarebbe molto meglio rimodulare le aliquote Irpef per fare arrivare i soldi a tutti.

Ultimo aggiornamento: 2015-09-08 22:00