L’uccisione di Nasrallah da parte degli israeliani, oltre ad aver inferto un duro colpo al morale di Hezbollah – sì, certo, morto un capo ne fanno un altro; ma erano quasi vent’anni che il defunto capo faceva la primula rossa, e nessuno immaginava che il Mossad fosse riuscito a infiltrarsi così in alto nella struttura – indica anche una precisa strategia di Netanyahu.
Siccome è chiaro anche a lui che a Gaza non può ottenere nulla e la popolazione gli era ormai contro, l’unica sua possibilità di rimanere in sella è aprire un altro fronte dove possa ottenere dei risultati: risultati che indubbiamente ha avuto, a partire dai pager esplosi. Ha così guadagnato tempo: non si sa quanto, ma in politica è sempre meglio poco che nulla. Tutto il resto, compresa la possibilità di una guerra regionale, non gli interessa.
Aggiornamento: (11:30) Il Post mi corregge e dice che la parte dei servizi segreti israeliani che hanno condotto l’operazione si chiama Aman.
Ultimo aggiornamento: 2024-09-30 11:30
Dopo che mercoledì pomeriggio il sito era giù, sono tornati i dati sulle firme per il referendum sull’autonomia differenziata, insieme con le statistiche di firmatari per regione. Qui nella figura mostro il numero di firme, il rapporto firme/abitanti e il rapporto PIL regionale/PIL italiano.
Il 20 settembre ho firmato per il referendum sul dimezzamento (da 10 a 5 anni) del tempo necessario per la richiesta della cittadinanza italiana. Ho anche apprezzato il tagliuzzamento per riuscire a farlo, tra l’altro. Ho però detto “non è possibile far partire un’iniziativa il 6 settembre, sapendo che le firme per i referendum devono essere raccolte entro il 30 settembre per legge. Siamo a 120000 firme, che vuoi fare?
Se persino Fox News dice che il dibattito Harris-Trump di martedì
Devo dire che non mi aspettavo un anticlimax come quello di mercoledì sera, con il ministro Gennaro Sangiuliano che 
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