Aprire un nuovo fronte

L’uccisione di Nasrallah da parte degli israeliani, oltre ad aver inferto un duro colpo al morale di Hezbollah – sì, certo, morto un capo ne fanno un altro; ma erano quasi vent’anni che il defunto capo faceva la primula rossa, e nessuno immaginava che il Mossad fosse riuscito a infiltrarsi così in alto nella struttura – indica anche una precisa strategia di Netanyahu.

Siccome è chiaro anche a lui che a Gaza non può ottenere nulla e la popolazione gli era ormai contro, l’unica sua possibilità di rimanere in sella è aprire un altro fronte dove possa ottenere dei risultati: risultati che indubbiamente ha avuto, a partire dai pager esplosi. Ha così guadagnato tempo: non si sa quanto, ma in politica è sempre meglio poco che nulla. Tutto il resto, compresa la possibilità di una guerra regionale, non gli interessa.

Aggiornamento: (11:30) Il Post mi corregge e dice che la parte dei servizi segreti israeliani che hanno condotto l’operazione si chiama Aman.

Ultimo aggiornamento: 2024-09-30 11:30

2 pensieri su “Aprire un nuovo fronte

  1. Antonio

    Trovo la tua interpretazione, uguale a quella di tanti altri, estremamente riduttiva.
    netaniau non guarda due mesi in là. netaniau guarda 30 anni in là. non gli interessa il posto di premier, lui vuole entrare nella storia.
    Gli eventi del futuro diranno se come padre del grande Israele che avrà liberato quella terra dagli animali palestinesi o come lucido criminale emulo del progetto eliminazionista nazista.

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