Archivi categoria: politica

sostegno implicito

La linea di difesa dell’ex ministro degli Interni per il caso Gregoretti, almeno secondo quanto riportato da Repubblica, è piuttosto debole. Non che la cosa sia importante in assoluto: ricordiamo tutti la nipotina di Mubarak e un gran numero di parlamentari convinti di un’affermazione di Berlusconi che non stava né in cielo né in terra. La cosa non è neppure problematica per il suo consenso: figuriamoci se i suoi fan si mettono a fare esegesi delle parole del Capo. Resta il punto che se Salvini deve tirare fuori un concetto del genere vuol dire che non ha nessuna pezza d’appoggio. Diciamo che in qualche altra nazione sarebbe già partito un movimento fattivamente contro di lui: ma siamo in Italia…

Ultimo aggiornamento: 2020-01-03 12:18

Andiamo al referendum!

Ormai devo dire che non me l’aspettavo più. La legge costituzionale sulla riduzione del numero di parlamentari andrà a referendum. Non perché si sia raccolto mezzo milione di firme (i radicali avranno pur detto che avevano depositato il quesito, ma avete visto un banchetto?). Non perché cinque consigli regionali abbiano deliberato in proposito (hanno altro a che pensare). Ma perché 64 senatori, un quinto del totale, l’ha chiesto; e naturalmente perché la legge non era passata con la maggioranza dei due terzi in tutte e quattro le letture.

È indubbiamente vero che la maggioranza di coloro che hanno firmato, soprattutto quelli di Forza Italia, sapevano bene di essere a rischio nella prossima elezione. E può anche darsi che qualcuno abbia invece firmato perché vuole subito nuove elezioni che a questo punto sono meno improbabili. Ma il mio punto di vista resta lo stesso: ridurre il numero di parlamentari dà risparmi risibili e porta ad avere rappresentanti sempre più scelti dai capipartito; insomma una soluzione che va contro la democrazia. L’unica cosa che mi chiedo è come Renzi consiglierà di votare :-)

emendamenti inammissibili

Ieri in Senato c’è stata un po’ di bagarre perché la presidente Casellati ecc. ecc. ha dichiarato inammissibili alcuni emendamenti alla legge di Bilancio, in quanto non relativi al bilancio.

Non entro nel merito della bontà o meno degli emendamenti; mi limito a segnalare una cosa che non ho capito. Non c’è dubbio che l’ennesimo rinvio del mercato libero dell’energia non abbia molto a che fare con la Finanziaria. Per quanto riguarda la mancata liberalizzazione della cannabis light, per dare un giudizio bisognerebbe leggere il testo dell’emendamento e capire come è stato presentato: ho come il sospetto che invece che scrivere qualcosa tipo “tot milioni arriveranno da un’accisa sulla cannabis light che potrà essere venduta perché non c’è abbastanza contenuto psicotropo, e quindi risulta fuori dalla legge” ci fosse qualcosa tipo “la cannabis light viene tolta dalla lista delle sostanze illecite, così possiamo mettere a bilancio tot milioni dall’accisa relativa”.

Ma la Tobin tax, per quanto inutile essa possa essere, è una tassa vera e propria. Perché non può far parte della legge di bilancio?

Ultimo aggiornamento: 2019-12-17 10:11

Mattarella grazia Bossi

Insomma ieri Mattarella ha graziato il Senatur. Per la precisione, «L’atto di clemenza individuale ha riguardato la pena detentiva ancora da espiare (un anno di reclusione) inflitta per il delitto di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (c.d. vilipendio: art. 278 c.p.), in riferimento a fatti commessi nel 2011.»

Io sono generalmente contrario al concetto di reato di opinione, ma posso comprendere quello al capo dello Stato, anche se un anno mi pare un po’ tanto per un “terrone” e un gesto delle corna che a noi vecchietti ricorda tanto Giovanni Leone. Ma in fin dei conti c’è chi è multato per aver dato dello juventino a un arbitro. E posso capire che una volta sancito il principio Napolitano possa aver detto che tutto è perdonato, permettendo a Mattarella di firmare il decreto di grazia. Ma continuo a chiedermi cosa sarebbe successo, o più propriamente cosa succederà, con gli altri casi simili dove gli imputati non sono famosi…

Volete proprio dare ragione a Marattin?

Ricordate il mio post di ieri sulla proposta di Marattin di obbligare a fornire un documento di identità per connettersi ai social? Bene: a quanto pare Marattin ha promosso una raccolta di firme al riguardo. Peccato che ci si possa iscrivere con nomi fasulli… Oltre a quelli indicati lì, ho sentito “Napo Orso Capo” e “Fabius Planciadis Fulgentius”. Ah: pare anche che questa raccolta di firme non rispetti le leggi attuali, nella fattispecie il GDPR.

Il punto che però mi pare sia sfuggito ai commentatori e soprattutto ai postatori di indirizzi fasulli è che così si sta solo facendo il gioco di Marattin, mostrando che la Rete ha davvero bisogno di un Controllo Attento perché possa essere un Luogo Positivo. Non mi sembra un grande risultato: probabilmente dovevo tacere anch’io ieri, per evitare di amplificare certe idee.

Ultimo aggiornamento: 2021-06-11 11:41

Umbria e coalizioni

Non sono bene riuscito a capire perché, di fronte alla débâcle umbra, una serie di commentatori nella mia bolla Faccialibro ha fatto notare che la regione ha tanti abitanti quanti Torino e due terzi di quelli di Milano. Né sono riuscito a capire come abbia fatto Stefano Vaccari della segreteria Pd ad affermare che “Bianconi ha ottenuto più voti assoluti di Marini nel 2015”: fatto di per sé vero (ci sono novemila voti in più) ma che tralascia due banali particolari come il fatto che ci sono stati 60000 votanti in più e che stavolta nella coalizione c’era anche M5S. In realtà, confrontando i risultati delle europee con questi delle regionali, e facendo la tara per le liste civiche, quello che notiamo in pratica è un crollo di M5S e una contestuale crescita di Fratelli d’Italia. È una casualità? Non ne sarei così sicuro…

Credo comunque che l’unica vera notizia di queste elezioni è che gli elettori pentastellati non amino fare coalizioni di nessun tipo, ma soprattutto con il PD. Non una grande notizia, d’accordo. Però almeno sappiamo cosa succederà nei prossimi anni, e cosa dobbiamo aspettarci. Buona fortuna a tutti.

Brexit: Boris Johnson ci frega la palma del politico più furbo

Nella famosa serie televisiva Game of Brexit stiamo osservando un interessante gioco di forza tra il primo ministro Boris Johnson e la Camera dei Comuni. Quest’ultima è in disaccordo su quasi tutto, ma c’è una maggioranza seppur risicata che afferma che sono loro a dover decidere l’accordo va bene oppure no, e quindi hanno votato due emendamenti il cui combinato disposto afferma “se l’accordo sulla Brexit non è votato dal parlamento, il primo ministro deve chiedere un’estensione per lasciarci il tempo di votare”.
Solo che Johnson aveva spergiurato che lui non avrebbe mai chiesto un’estensione. Come salvare capra e cavoli? Semplice. Johnson ha inviato una lettera non firmata in cui chiede il rinvio, e subito dopo un’altra lettera – questa sì firmata! – nella quale dice all’UE “Stavo scherzando, non dateci il rinvio”. Tecnicamente insomma il rinvio è stato chiesto, ma non da lui.

Siamo abituati a vedere operazioni spericolate dai nostri esponenti politici, ma devo dire che questa mossa Kansas City le supera tutte! (poi secondo me l’Unione Europea concederà comunque l’estensione solo per far arrabbiare Johnson, ma questa è un’altra storia)

L’Alto Adige esiste ancora

I giorni scorsi ha suscitato scalpore la notizia della cancellazione del nome “Alto Adige” nei documenti ufficiali della provincia di Bolzano. Secondo il presidente della provincia non sarebbe proprio così, anche per l’ottima ragione che il nome “Trentino-Alto Adige” sta nella Costituzione; banalmente si sono tolti i riferimenti per l’ottima ragione che quella regione in pratica non esiste, e lì fanno tutto le due province.

La cosa avrebbe anche il suo bel senso (al limite non ha senso questa divisione: per quanto mi riguarda la provincia di Trento dovrebbe finire nel Veneto lasciando Bolzano come Aosta). Resta il fatto che almeno nel lancio Ansa Kompatscher glissa alla domanda “perché allora è rimasta la denominazione Südtirol?”. Qualcuno può per caso fornirmi una dichiarazione più completa? Va bene anche in tedesco, non sono schizzinoso e due parole le mastico.