Bocelli, Bugliano e bietoloni

Partiamo dalla cosa per me più triste: il Senato ha ospitato un convegno dei “negazionisti del Covid”. Occhei, se guardiamo più attentamente possiamo essere più precisi e dire “un convegno autopubblicitario di Sgarbi”, ma il concetto non cambia molto. Uno degli ospiti del convegno è stato Andrea Bocelli, che dimentico dei soldi che ha avuto per il “concerto da solo” in Duomo ha candidamente affermato che «C’è stato un momento in cui mi sono sentito umiliato e offeso per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso un crimine e devo confessare pubblicamente di aver disobbedito a questo divieto che non mi sembrava giusto e salutare.», dopo avere premesso «ho cercato di analizzare la realtà e mi sono reso conto che le cose non erano così come ci venivano raccontate»; visto che lui conosce un sacco di gente, ma nessuno che fosse andato in terapia intensiva (Bocelli per sua fortuna ha avuto una forma leggera della malattia) è ovvio che è tutta una bufala. Insomma ha dimostrato la sua intelligenza. Per la cronaca, il suo social media manager deve essersi messo le mani nei capelli, visto che Bocelli ha dovuto dire “ho stato frainteso”.

Detto tutto questo, e lasciati da parte gli altri loschi figuri lì presenti, è successo che il comune di Bugliano si è subito buttato sulla notizia, postando un comunicato del sindaco Fabio Buggiani nel quale, viste le affermazioni del tenore, si ritirava la cittadinanza onoraria che gli era stata assegnata. Probabilmente sono ancora in molti a non sapere che il comune di Bugliano non esiste e che il sito è satirico; diciamo però che se il comunicato termina dicendo che per la chiave della città che gli era stata consegnata “risolveremo cambiando la serratura” magari qualche dubbio potrebbe comunque venire. Alla Nuova Padania no. Così ieri mattina è apparso un articolo, cancellato poi rapidamente ma non abbastanza da non avere una copia salvata, che riportava la notizia. Occorre però riconoscere le attenuanti generiche al povero giornalista: quella notizia non era poi tanto diversa da quelle che quei giornali riportano solitamente…

Ultimo aggiornamento: 2020-07-29 07:56

8 pensieri su “Bocelli, Bugliano e bietoloni

  1. .mau. Autore articolo

    Stavo pensando al nome del sindaco e ho avuto un mancamento. Per fortuna almeno il titolo è corretto :)

  2. diegomaninetti

    Io continuo a dire che la cosa sconvolgente è che l’articolo della nuova padania parla del “Sindaco di Bugliano, seguace di Renzi ma amico del piddì”.
    Quindi non solo hanno commentato un comunicato di un comune inesistente, ma hanno anche scoperto le simpatie politiche del suo inesistente sindaco.

  3. Bubbo Bubboni

    Ho visto che la scorsa settimana è uscito un buon studio sugli effetti del COVID sul cervello e sul cuore basato su analisi MRI. Come tutte le malattie non tutti hanno gli stessi effetti, ma per taluni sopravvissuti ci sono effetti forse di lungo termine seriamente invalidanti, con limitazioni alle capacità cognitive non trascurabili.

    Bhe, io che i virus limitano il ragionamento in taluni soggetti lo sapevo da febbraio!

  4. ruphus

    “Francamente trovo scandalosa la pratica di etichettare qualsiasi posizione dissonante come “negazionista” con il fine di creare un parallelismo tra la posizione in discussione e le posizioni di chi nega la Shoa. Ora è toccato al convegno organizzato al Senato sull’emergenza Covid e appellato come “convegno negazionista”. No, mi spiace, al convegno hanno partecipato scienziati rispettabilissimi e con un curriculum a prova di bomba e giuristi con un pedigree invidiabile. Gli argomenti esposti da queste persone sono palesemente da non sottovalutare e proiettano un ombra oscurissima su tutta la vicenda. E questo non significa negare l’esistenza del virus ma problematicizzare e guardare le cose da un’altra prospettiva; pratica questa che è il sale stesso della ricerca scientifica in qualsiasi campo.

    Per esempio, come si fa a dare del negazionista a Sabino Cassese che dice che non ci sono i presupposti per continuare con i poteri emergenziali conferiti al Presidente del Consiglio dei Ministri. E non mi si dica che Cassese è un uomo di destra perchè è stato per una vita collaterale al PD, all’Unione Europea, alle posizioni rosé e alle posizioni multilateraliste. Solo che quando si supera il segno e la misura a livelli così enormi un minimo di onestà intellettuale (che evidentemente Cassese ha) impone di dire la Verità.
    Oppure ancora, cosa gli si può dire alla Maria Rita Gismondo? Che non è titolata per parlare? E’ solo la direttrice responsabile di “microbiologia clinica, virologia e diagnostica bioemergenziale” dell’Ospedale Sacco di Milano. Avrà titoli per dire che non fare le autopsia e smaltire i cadaveri nell’inceneritore è stato un crimine? Avrà diritto di dire che non si può confondere positivi con malati per gonfiare le statistiche? Ecco, a me pare che abbia diritto e titoli per dire le cose gravissime che ha detto senza essere bollata come negazionista.

    E infire, sottolineo per l’ennesima volta, dire che in questa vicenda ci sono troppe cose che non quadrano non vuol dire essere ingrati nei confronti dei medici e di tutti gli operatori sanitari che si sono presi carico di una vicenda enorme rischiando la loro vita. Ma se c’è l’ipotesi che qualcuno lì abbia mandati fuori strada per oscurissime motivazioni è giusto interrogarsi.”
    Giuseppe Masala

  5. Marco[n]

    @Giuseppe Masala Sarebbe bello però anche dettagliare le “oscurissime motivazioni” invece che lasciare sempre del “non detto”. Sulla Gismondi, sarà anche direttrice responsabile dell’universo ma io ricordo ancora benissimo quando dichiarava che il covid era poco più di una normale influenza e che si sarebbe fatta fare un ciondolo a forma di virus https://www.repubblica.it/cronaca/2020/02/26/news/coronavirus_la_virologa_gismondo_e_le_notti_in_laboratorio_contro_la_psicosi_basta_la_verita_ora_tanti_mi_stanno_dando_ra-249593378/
    Non sarà negazionismo, diamogli un altro nome, ma sempre lì stiamo.

    Dulcis in fundo, aspetto ancora che qualcuno mi spieghi perché indossare la mascherina sarebbe un modo di controllarci o metterci il bavaglio.

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