Archivi categoria: pipponi

L'”ultima canzone dei Beatles”

E così il terzo inedito di John Lennon rivisto dagli altri Beatles, dopo Free As a Bird e Real Love, è stato pubblicato. Da ieri si può ascoltare – per esempio dal sito del Post, che fa un po’ di storia – Now and Then. Chissà se si sono accorti che ieri era il giorno dei morti…

Il mio giudizio sul brano? Segue quello dell’altra buonanima di George Harrison, che nel 1994 bocciò la pubblicazione dicendo che il demo era una fottuta schifezza, e al commento di Paul McCartney “ma è di John!” replicò “resta una fottuta schifezza”. Premetto che secondo me Free As a Bird è venuta fuori bene: non un capolavoro ma comunque un brano degno di essere definito beatlesiano. Già Real Love mi dice poco, ma qui siamo proprio al nulla. Non so come funzioni MAL, il software che ha isolato dal nastro la voce di John, o meglio quanto inventi di suo rispetto a quello che arriva in ingresso. Dal punto di vista tecnico il risultato è eccezionale, nulla a che vedere con gli altri due brani: voce chiara e nulla in sottofondo. Ma il brano è del tutto dimenticabile, e Paul e George non avevano nemmeno tentato di aggiungerci qualcosa di nuovo. Non credo sia un caso che Paul abbia reinciso una nuova parte di basso, e l’unica cosa interessante dell’assolo di chitarra è l’attacco. D’altra parte, quei demo erano semplicemente degli appunti vocali che probabilmente John teneva da parte per lavorarci in seguito. Una delle caratteristiche dei Beatles era il ricreare ex novo in studio, e i frammenti di canzone potevano diventare qualcosa di completamente diverso (quando John presentò la prima versione di I Am the Walrus che era praticamente il suono della sirena di un’auto, gli altri lo guardarono e alla fine George Martin trovò il coraggio di dire “scusa, John, e cosa dovremmo farci?”) o anche solo venire assemblati insieme, come in Happiness Is a Warm Gun. Qui non c’è stato nulla di tutto questo: una produzione indubbiamente perfetta, ma sotto la perfezione nulla.

Non credo che Paul e Yoko avessero bisogno di du’ spicci: in questi anni Apple Music ha centellinato le riedizioni degli album, la prossima settimana potremo comprare le edizioni deluxe degli album rosso e blu, e da lì i soldi arrivano di sicuro. Credo che questo disco sia semplicemente il risultato un capriccio di Paul, che non è nuovo a queste cose a partire da Magical Mystery Tour (il film, intendo). Vabbè, sopravviveremo.

Giambruneide

Beh, lei lo era già da prima (homepage del Corsera)

Io non so se Ricci abbia fatto tutto da solo, come afferma, oppure no. E oggettivamente la cosa non mi interessa affatto. Mi limito a far notare che una persona di moderata intelligenza, quando diventa inopinatamente il compagno del presidente del consiglio dei ministri, immagina immediatamente che qualunque cosa dirà potrà essere usata contro di lui, e quindi gli conviene evitare certi discorsi. Ma probabilmente Andrea Giambruno è un tipo che parla sempre in quel modo, e non gli è venuto proprio in mente di cambiare.

La cosa preoccupante (per il Paese) è proprio questa: il milieu intorno al governo. Probabilmente Meloni ha studiato da anni, non basta uno spin doctor a quei livelli. Ma tutto il resto di figure e figurette, dai cognati in giù, è miseramente incapace.

Ultimo aggiornamento: 2023-10-23 21:50

Antonio, fa caldo

Mi aspetto che tutti i negazionisti del riscaldamento globale che si affrettano a twittare gongolanti ogni volta che fa un po’ più freddo del solito siano anche pronti a pubblicare questo.

Ultimo aggiornamento: 2023-10-09 10:18

regione Lombardia e i vaccini Covid

Vorrei tanto vaccinarmi per il Covid. Sono over 60 (oltre che fragile), quindi la simpatica pagina della Regione Lombardia mi scrive “Certo che puoi vaccinarti! Metti il numero di tessera sanitaria e il tuo codice fiscale e sono subito da te!” Io li scrivo, e ottengo solo un errore. Ricontrollo: sempre errore. Casualmente mi accorgo che nel mio file salva-dati non avevo ancora cancellato il vecchio numero di tessera sanitaria, scaduta a luglio: metto quello, e miracolo!, funziona tutto.
Funziona tutto si fa per dire: metto provincia, comune e CAP e ottengo la schermata qui sopra. Parliamone.

Le pubblicità *dentro* YouTube

È comprensibile che Google, nella sua incarnazione YouTube, metta degli spot pubblicitari prima dei video. Però mi sembra un filo esagerato quello che sta succedendo adesso: gli spot sono inseriti all’interno dei video.
Riuscire a tenere un video in sottofondo mentre si fa altro è diventato insomma impossibile: mi sa che dovrò decidermi una volta per tutte a convertire in digitale la mia vecchia collezione di cd…

Editori a pagamento

Mio nipote ha scritto un libro di favole. Ha provato a scrivere a un editore per la pubblicazione, editore che gli ha risposto positivamente: mio fratello mi manda la bozza del contratto per vedere se va tutto bene. Il contratto è sufficientemente standard, anche se mi faceva specie che per un testo cartaceo i diritti durassero solo tre anni; vabbè, la stampa è in print-on-demand ma non si può pretendere più di tanto dalla vita. Ma poi c’è un Accordo Integrativo dove casca l’asino. L’autore può scegliere se comprare (a prezzo pieno…) cinquanta copie del suo libro, oppure 20 copie e venti altri volumi di quella collana, oppure cinque copie e trenta altri volumi di quella collana.

Non so che farà mio fratello, potrebbe anche dire “stavolta ti faccio un regalo e ti compro il libro” nel vero senso della parola: la cosa non è molto importante. Quello che vedo è che in questo modo il rischio d’impresa per l’editore è nullo, giusto dover tenere qualche copia in magazzino per tre anni (la tiratura minima prevista è cento copie). Sì, si appoggiano su Messaggerie, ma questo significa semplicemente che se qualcuno va in una libreria e chiede quel libro allora glielo stamperanno se non hanno più copie e glielo manderanno. Ma la cosa per me peggiore è che tutto questo sia relegato in un Accordo Integrativo. Un sussulto di onestà avrebbe dovuto far mettere tutto nel contratto per la cessione dei diritti: patti chiari e amicizia lunga. Invece a quanto pare le bieche questioni economiche si lasciano sotto il tappeto…

(No, non dico il nome dell’editore. Non lo direi nemmeno se il contatto fosse mio, figuriamoci con una terza parte).

Calcio e scorte

il bus del Lecco

(immagine da https://www.leccochannelnews.it/2023/09/08/nuovo-pullman-lecco-2023/ )

Ok, dovreste sapere che io di calcio non capisco una cippa, né mi interessa. Comuqnue ieri ero andato nel bolognese a trovare degli amici; tornando mi sono beccato un bel temporale a Modena e mentre guidavo tra la pioggia ho visto una macchina della polizia con i lampeggianti. La sorpasso e vedo che è dietro un bus, con su scritto “Calcio Lecco”. (Tra l’altro sono convinto di aver superato quel bus anche all’andata, perché dietro c’era scritto “LineeLecco” e mi ero chiesto perché mai passasse da quelle parti).
Ho controllato, e in effetti ieri si è giocata Modena-Lecco (0-0, per i curiosi).

Ora, posso immaginare che in generale possa essere utile che la forza pubblica scorti il bus di una squadra di calcio professionistica in ingresso e uscita dallo stadio. Ma mi chiedo che senso abbia andare immagino fino a Lecco e poi tornare indietro. Hanno paura che qualche tifoso esagitato prenda l’autostrada e speroni il bus?

Ultimo aggiornamento: 2023-09-24 16:35

Aldi, shrinkflation e prese per i fondelli

Mercoledì non avevo nulla per pranzo e sono passato da Aldi a prendere un pezzo di pizza margherita (un po’ bruciata, ma vabbè). Peso il pezzo e noto che è 140 grammi, mentre l’etichetta indica 160 grammi: segnalo che il prezzo è a pezzo e non a peso. Arrivato in ufficio scrivo al servizio clienti Aldi, con foto relativa: in dieci minuti mi arriva una risposta – così ad occhio precotta – che dice

La informiamo che gli addetti alle vendite in tutti i punti vendita ALDI pongono estrema attenzione ad una accurata esposizione dei prodotti e ad una corretta indicazione dei prezzi.

Le chiediamo, tuttavia, di comprendere che, nonostante l’accuratezza con cui viene svolto il lavoro, può purtroppo succedere che un prezzo esposto sugli scaffali sfugga all’attenzione dei nostri colleghi.

Per migliorare il nostro servizio, abbiamo inoltrato la Sua segnalazione all’Ufficio di competenza.

Ora, a essere errato non era il prezzo ma la grammatura. Ho dei forti dubbi che quel tipo di errore venga fatto: qualcuno avrà pur detto di abbassare il peso del pezzo di pizza e cambiare scontrino, e se non l’hanno spiegato bene all’addetto hanno dei forti problemi di comunicazione. Ma la cosa peggiore è che dopo che ho risposto subito dicendo appunto questa cosa (tranne l’ultima frase…) c’è stato un silenzio assordante. Bel servizio clienti, non c’è che dire.