Occhei, Anna è una libera professionista e quindi che esistano le fatture elettroniche lo so (come so che all’atto pratico è praticamente impossibile gestirsele da soli e quindi è nata una simpatica nicchia di aziende che vendono abbonamenti per il loro software che interagisce con l’AdE). Però mi ha lasciato abbastanza perplesso scoprire che il Garante per la privacy ha avvertito l’AdE ai sensi del GDPR che il sistema da essa preparato non garantisce la “privacy per design” come richiesto: tradotto in italiano, è stato mal progettato e quindi inerentemente poco sicuro.
Giusto per essere chiari: l’attuale governo non c’entra nulla. La valanga è partita già da un pezzo, e comunque sono due anni e mezzo che il GDPR esiste, anche se è entrato in vigore solo a maggio. La patata bollente è però loro e non so cosa penseranno di fare: un ennesimo rinvio? Un decreto attuativo che diminuisca la privacy? (difficile, ma non impossibile con loro). Più che altro mi chiedo perché un sistema di per sé giusto come quello della fatturazione elettronica sia stato implementato così male in ogni senso. Il vero guaio è quello.
Ps: mi stanno già arrivando i primi messaggi di posta elettronica con gli adempimenti che *io* (semplice cittadino) devo fare per acquistare per esempio una copia di un quotidiano online. Sarà un delirio.