Archivi categoria: obituary

Matteo Messina Denaro

La morte di Matteo Messina Denaro mi fa pensare che l’ipotesi che era circolata al momento del suo arresto lo scorso gennaio fosse vera: il boss mafioso era troppo malato, non poteva più essere curato andando e venendo da un clinica, e si è quindi consegnato più o meno volontariamente per vedere se poteva essere curato meglio. (Il fatto che non abbia pensato di farsi curare all’estero sotto falso nome fa anche capire come il pensiero dei mafiosi resti sempre limitato geopoliticamente).

Credo che questo mostri come il suo arresto non sia stato una vittoria bensì una sconfitta dello Stato: la scelta è stata sua e non nostra. Né è stato dato un duro colpo alla mafia: semplicemente, adesso non sappiamo più chi comanda.

(Immagine: foto segnaletica diffusa dall’Arma dei Carabinieri in occasione dell’arresto di Messina Denaro)

Ultimo aggiornamento: 2023-09-25 13:03

Giorgio Napolitano

Napolitano veniva chiamato “re Giorgio” un po’ per la sua aria indubbiamente compassata, parecchio perché assomigliava molto a Umberto II di Savoia, tanto che erano state fatte girare voci secondo cui era il suo figlio illegittimo. (Umberto era principe di Napoli, e frequentava spesso la città) Ma quelle sono solo voci, così come le accuse di aver fatto la cresta sui viaggi a Bruxelles quando era europarlamentare, con tanto di giornale tedesco che aveva fatto un servizio video che nemmeno Striscia la Notizia. (In quel caso la risposta è “sì, faceva la cresta ma del tutto legalmente visto come funzionavano i rimborsi, tanto che poi la modalità è cambiata”).
Ma già il fatto che nei primi anni 2000 fosse stato mandato fuori dall’Italia fa capire che Napolitano è diventato presidente abbastanza per caso, dopo una carriera partita con l’osannare le truppe russe a Budapest nel 1956 e passata poi al guidare l’ala di “destra” del PCI. Da lì c’è poi stata la svolta istituzionale che l’ha portato a diventare presidente della Camera, ministro degli interni e infine presidente della Repubblica. Come è stato il suo novennato presidenziale? Mah. Antiberlusconista spinto, direi che ha avuto una parte non minuscola nella caduta del Berlusconi IV, ma poi è restato troppo attaccato a Monti, e secondo me il casino dei risultati delle elezioni 2013 è stato anche colpa sua. La rielezione? Beh, su quello non posso dargli troppe colpe a differenza di quanto ho letto in giro, se non quelle indirette a cui ho appena accennato. Se ricordate cosa successe nel 2013, tra Ro-do-tà!!!11! e la carica dei 101 contro Prodi, capirete che lasciare un quasi novantenne al Quirinale era un modo per prendere tempo, e non è che uno possa dire “no, grazie”. Siamo comunque sopravvissuti anche a quello, prendiamola con filosofia.

Ultimo aggiornamento: 2023-09-23 09:52

Luigi Bettazzi

Foto di Francesco Pierantoni. https://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Luigi_Bettazzi_1.1.jpg

A Giuanin Lamiera doveva piacere monsignor Bettazzi, morto oggi quasi centenario ad Albiano d’Ivrea. Quando ero ragazzo, non passava settimana in cui su La Stampa non ci fosse un suo intervento, in qualità di vescovo d’Ivrea: non so se fosse una frecciata all’Olivetti, ma mi parrebbe strano, considerate le posizioni sicuramente progressiste di Bettazzi. Ultimo italiano vivente tra i vescovi partecipanti al Vaticano II – era ausiliario di Bologna e assistente del cardinal Lercaro – molti pensavano che il diventare vescovo di Ivrea poco più che quarantenne sarebbe stato semplicemente il primo gradino di un cursus honorum che l’avrebbe come minimo fatto diventare arcivescovo di Torino e cardinale: invece l’esperienza di Michele Pellegrino terminò quella stagione sabauda, e Bettazzi rimase “a fare il caporale” in periferia, ritagliandosi un nome nel mondo cattolico pacifista e continuando, anche decenni dopo aver lasciato la diocesi per raggiunti limiti d’età, a fare finissimi interventi filosofici, religiosi e politici. Devo dire che mi mancherà.

Ultimo aggiornamento: 2023-07-16 16:55

Silvio Berlusconi

Quando ad aprile Berlusconi fu ricoverato al San Raffaele scrissi che dubitavo che ne sarebbe uscito vivo. Avevo sbagliato, ma a quanto pare non di molto. D’altra parte il bollettino medico di venerdì, quando ritornò in ospedale, era chiaramente una pietosa bugia. Se il giorno dopo avrebbe avuto un vertice con quello che rimaneva dello stato maggiore di Forza Italia, non vai a fare accertamenti programmati di venerdì.
Per il resto, che dire? Io preferisco tacere, ho già scritto fin troppo su di lui in questi ventidue anni di blog (e avrei scritto di più se avessi cominciato a bloggare prima). L’unica cosa che posso aggiungere è che non è vero che è finita un’era: quella era già finita da un pezzo, direi come minimo dal 2018.

Ultimo aggiornamento: 2023-06-12 13:08

Vincenzo Mantovani

mantovani Per me Vincenzo Mantovani, prima di essere il decano dei traduttori italiani, era la voce che sentivo a Sabato Libri di Radio Popolare insieme a quella di Bruna Miorelli. Una presenza amica, insomma, anche se non l’ho mai conosciuto di persona e non ho letto molto di Vonnegut: mi sono sempre ripromesso di cominciare Tutti i racconti, ma il proposito è rimasto a prendere polvere virtuale insieme all’ebook.
Mantovani aveva anche scritto libri, ma come si raccontava lui stesso era fondamentalmente un traduttore. Il lavoro l’aveva cominciato per caso, ma non era stato un ripiego rispetto ad altri ruolo, a differenza di quanto capitava spesso nelle case editrici al tempo. Ora le cose sono un po’ cambiate, ma il ruolo del traduttore è sempre misconosciuto: trovare il suo nome in copertina come nell’immagine qui sopra è l’eccezione e non la regola. Ma Mantovani era eccezionale.

Ultimo aggiornamento: 2023-06-05 10:11

Daniele Minotti

Non posso dire di essere stato un amico di Daniele. Ci siamo visti una volta (per caso, al Salone del Libro), ed era qualche anno che non ci si sentiva anche se in fin dei conti quando sono a Chiavari ero a una dozzina di chilometri di distanza da dove stava.
Però ci si conosceva virtualmente dallo scorso millennio: Daniele è stato uno dei primi avvocati a capire che la Rete avrebbe cambiato le regole del gioco (ma non il gioco: il diritto resta diritto) e ha cominciato a sfruttare il nuovo mezzo (compresi un po’ di scazzi con altre persone, ma stando su FriendFeed era il minimo sindacale ;-) ). Aveva anche radunato un “manuale di sopravvivenza giuridica per blogger”, il Minottino, che fortunatamente non mi è mai servito…

Massimo Cavezzali

"benvenuto in paradiso Beato!" "beato una sega, voglio tornare di sotto!" Se ricordate, non avevo recensito così bene Comic Submarine. Questo non significa che non volessi bene a Cavezzali come fumettista: anzi era proprio per quello che pensavo che avrebbe potuto fare di meglio, tipo quando aveva disegnato la biografia di Vasco. Purtroppo anche lui ci ha lasciato.

Ultimo aggiornamento: 2023-05-11 12:13

Gianni Minà

Sono abbastanza cinico per pensare che buona parte delle commemorazioni online fatte da persone più o meno importanti (o che si sentano tali) serve più che altro alle persone in questione per farsi notare. (Esempio: ieri sera il primo commento che ho visto sulla pagina Facebook di Minà è stato quello di Dibba). Però stavolta mi sono davvero stupito – positivamente, mi affretto ad aggiungere – della quantità di manifestazioni di affetto e di immagini di tutti i tipi apparse dopo la morte di Minà, a partire da quella con i Beatles. Mi sa che sia vero affetto.

Ultimo aggiornamento: 2023-03-28 10:28