Archivi categoria: obituary

Davide Rebellin

Il mese scorso Davide Rebellin aveva corso la sua ultima gara da professionista, arrivando trentesimo alla Veneto Classic 2022. Nulla di eccezionale, se non fosse che aveva 51 anni e la sua prima vittoria fu nel 1993 (l’ultima nel 2018) Adesso è morto, investito da un camion. Evidentemente, anche se era giorno, non girava con le luci accese. Anche l’eterno Rebellin non era eterno.

(P.S.: Quando giro la sera in bicicletta io ho sempre le luci accese, e ho perfettamente presente che un ciclista senza luci è un pericolo per lui e per gli altri. Ma la campagna di questi giorni mi fa schifo)

Ultimo aggiornamento: 2022-11-30 16:40

Alfredo Chiappori

La cattiveria di Chiappori nelle sue vignette era fulminante. Ma anche il suo tratto grafico era inconfondibile. A parte Up il sovversivo, disegnato quindi a testa in giù e piedi sul riquadro alto della vignetta, il suo uso di alternare vignette normali a una “in negativo”, sfondo nero e silhouette bianca dei personaggi era indubbiamente unico. Confesso di essermi aspirato ispirato a lui quando creavo le mie strisce che non facevano ridere e nell’ultima mettevo i personaggi a testa in giù :-)

Quello che non sapevo è che avesse collaborato con il cardinal Ravasi e David Maria Turoldo per illustrare – in modo completamente diverso dalle sue vignette, vedete un esempio qui – alcuni libri della Bibbia…

Ultimo aggiornamento: 2022-10-15 18:39

Elisabetta II

Insomma nemmeno Betty era eterna, anche se devo dire che mi sarei aspettato vederla compiere il secolo di vita: in fin dei conti sua mamma c’era riuscita. Ma è anche vero che la vita di un monarca deve essere piuttosto pesante. Certo che averla vista ancora all’inizio della settimana con Liz Truss – che a questo punto potrebbe superare il nostro Salvini come portasfiga – non avrebbe fatto presagire un peggioramento così rapido delle sue condizioni: ma di nuovo è possibile che tra i doveri di un regnante ci sia quello di far finta di essere sempre al meglio. L’altra cosa incredibile è che in un un mondo globalizzato e sempre connesso come il nostro si siano aspettate più di due ore per dare l’annuncio ufficiale, al tg delle 18, nonostante tutti i conduttori BBC si fossero immediatamente vestiti di nero. Evidentemente la forma conta da morti come e più che da vivi…
Per il resto, cosa si può dire di una persona che ha regnato per 70 anni, partendo da Churchill (occhei, per arrivare a Truss, ma il mondo va così) ed era sopravvissuta praticamente a tutto? Che è stata raffigurata in Peppa Pig e nei Minions, per dire quanto fosse un’icona? (Ah, sì: c’è anche la beatlesiana Her Majesty :-) ) Nulla, in realtà, se non quello che accennavo all’inizio: deve essere stato davvero un lavoraccio. Chissà per quanto tempo Carlo farà il re, e chissà se alla fine anche lui pensava che Betty ci avrebbe seppellito tutti :-)

Michail Gorbačëv

(o come volete scriverlo, il guaio delle traslitterazioni…)

A me Gorbaciov (e lasciatemelo scrivere così) ha sempre dato l’idea di essere in fondo una brava persona. Un po’ troppo utopista, visto che pensava di riuscire a modificare dall’interno il regime sovietico, anche se bisogna dire che non so se sarebbe ancora potuto andare avanti a lungo in ogni caso. Ma soprattutto, una volta che gli eventi l’hanno messo da parte, non ha cercato rivincite o cose simili, il che non è affatto comune in un politico. Insomma una merce piuttosto rara nel mercato delle vacch… pardon, della politica.

Ultimo aggiornamento: 2022-08-31 16:34

Piero Angela

Faccio subito coming out: credo di non aver visto nessuna trasmissione di Angela nell’ultimo quarto di secolo. Nemmeno quando ci siamo praticamente incrociati, alla CicapFest del 2019, non sono stato a sentire la sua lectio magistralis.
Questo non significa però molto. Quello per cui Angela deve essere ricordato è soprattutto il suo modo di porsi di fronte al pubblico. La sua piemontesi era ben visibile: nulla di urlato, ma la voglia di aiutare i telespettatori a capire un po’ la scienza, e soprattutto capire cosa è e cosa non è scienza. Il vero problema è che dopo aver importato in Italia la divulgazione scientifica televisiva non ha anche pensato di formare una scuola, e il risultato è sotto gli occhi di tutti, con trasmissioni dove la scienza si trova tutt’al più nel titolo…

Ultimo aggiornamento: 2022-08-13 13:33

Mario Fiorentini

Il Post definisce Mario Fiorentini “un partigiano”, noto soprattutto perché partecipò all’organizzazione dell’attentato di via Rasella. (Poi non si capisce perché non ci abbia partecipato: in questo articolo si afferma che poteva essere riconosciuto, altre fonti dicono che era contrario a farlo in quella via…)

Ma Fiorentini è stato davvero tante cose. Prima di essere partigiano era poeta e regista teatrale (con gente tipo Gassman e Ave Ninchi, mica gli amici di pianerottolo!); ma soprattutto dopo la fine della guerra decise di diplomarsi come privatista, e poi darsi alla matematica, diventando docente universitario. In occasione del suo centesimo compleanno MaddMaths! gli dedicò un lungo articolo; e contemporaneamente uscì in libreria Zero uno infinito, libro scritto con Ennio Peres dove garantisco che non ci si trova di fronte a un’opera dove uno degli autori mette solo il cognome :-)

Certo, centotré anni sono abbastanza per vivere tante vite diverse, ma non sono in molti ad averle fatte. Fiorentini è stato uno di questi pochi eletti.

Nichelle Nichols

Star Trek (la serie originale, TOS) non dovrebbe mai essere presa sul serio per le trame degli episodi, che sono così anni ’60 da risultare ormai solo divertenti. Però la serie è stata importante per tante altre cose: non ultima la presenza come coprotagonista del tenente Uhura, una donna nera nella plancia di comando di un’astronave. (Nichols raccontò poi che voleva lasciare la serie dopo la prima stagione, ma venne dissuasa da Martin Luther King che le disse che era un role model, e che Star Trek era una delle pochissime trasmissioni che faceva vedere ai suoi figli proprio per mostrare loro che i neri possono arrivare a fare cose che sembrerebbero loro precluse. Quello che è certo è che Nichols è stata poi una fenomenale testimonial per la Nasa, oltre ad essere sempre stata amatissima dai fan. Purtroppo negli ultimi anni è stata colpita da demenza senile, tanto che il figlio ha citato il suo agente per malversazione. Addio, Uhura, verso la frontiera finale.

(Sì, avrei potuto parlare di quello che dicono essere stato il primo bacio interrazziale della TV USA: ma onestamente essere baciate da Kirk era praticamente uno standard)

Luca Serianni

Nella mia libreria ci sono parecchie Garzantine. Ma l’unica che apro (anche relativamente spesso) è una sola: Italiano. Per me è la Bibbia: qualunque dubbio di grammatica avessi, andavo immediatamente a controllarlo sul Serianni.
La morte del grande linguista, investito mentre attraversava la strada, è una perdita per me incalcolabile. Nonostante io sia tendenzialmente un prescrittivista, e per esempio multerei tutti quelli che scrivono “qual è” con l’apostrofo, sotto sotto so bene che la lingua non funziona così: e lo so proprio grazie a Serianni, che ha unito il rigore grammaticale a un approccio descrittivista che si spingeva a cercare la causa che aveva portato a un certo costrutto. Soprattutto Serianni sapeva raccontare le cose senza tenere lontano la gente come fanno molti baroni. Ora sarà più difficile mantenere la nostra lingua in buona salute.