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una lungimirante città

Una lungimirante città può anche pensare di promuovere la mobilità sostenibile decidendo con congruo anticipo di fermare il traffico automobilistico di domenica. Una lungimirante città rafforzerebbe il servizio di trasporti pubblici, per mostrare come in fin dei conti sia possibile muoversi anche senz’auto. Una lungimirante città prevederà naturalmente le doverose eccezioni, ma al contempo istituirà un limite di velocità di 30 all’ora anche per chi ha il diritto di circolare, in modo che si parli comunque di mobilità sostenibile. Una lungimirante città, sapendo che i suoi cittadini non sono necessariamente così lungimiranti, schiererebbe i vigili urbani per multare chi vuole fare il furbo.
Poi c’è Milano. Milano, dove a mezzogiorno, scesi dalla linea gialla, il treno successivo era atteso in nove minuti. Milano, dove il tram era atteso in sei minuti, ci siamo fatti il tratto fino alla fermata successiva con due bimbi recalcitranti, e arrivati abbiamo visto che il tram era atteso in otto minuti. Milano, dove decine di macchine percorrevano corso Marche e via Valassina, sfrecciando veloci e felici. Milano, dove sicuramente i vigili non erano dove eravamo noi.
(p.s.: a chi mi venisse a dire “ma i vigili erano impegnati per la maratona” replico “e allora perché mai bisognava scegliere proprio oggi per bloccare il traffico nel resto della città?”. E già che ci siamo, capisco la necessità di sponsor per la maratona: ma era proprio necessario mettere in corso Venezia un palco mobile con signorina che cantava pessima musica tra i 90 e i 100 decibel?)

Ultimo aggiornamento: 2013-04-07 13:46

Metro lilla

Ieri pomeriggio per tornare a casa devo aver battuto ogni record: ho preso tutte e quattro le linee di metropolitana di Milano. Prenderne tre è in realtà il modo più veloce, visto che il concetto di linee tangenziali non è molto gettonato: però, visto che domenica avevano aperto la linea 5, ho provato a farci due fermate.
Così ad occhio mi pare leggermente più larga di quella di Torino, e quindi un po’ meno claustrofobica: il treno non era vuoto ma nemmeno pieno come un uovo, e le due fermate che ho fatto mi sono sembrate tranquille. È probabilmente vero che i corridoi sono in stile centro commerciale, e quindi assolutamente spogli: ma non è detto che sia un male.
Insomma, per il momento – a parte l’inutilità intrinseca – perlomeno l’usabilità c’è.

Ultimo aggiornamento: 2013-02-12 12:52

Area Codacons

A Milano uno degli sport locali, oltre che trovare un nome alle primarie per le elezioni regionali perché non siano primarie, consiste nel fare ricorsi al Tar contro Area C, la direttiva che obbliga chiunque voglia entrare in centro a Milano con la propria auto a pagare 5 euro al giorno. Generalmente i più arrabbiati sono i negozianti e soprattutto i gestori dei parcheggi in centro città: ma a quanto pare l’ultimo ricorso è stato promosso da una insospettabile (beh…) associazione: il Codacons.
Forse sto invecchiando, ma non sono riuscito a trovare nel sito del Codacons il testo del ricorso, ma solo la ripresa di un comunicato stampa. Qual è la logica rienziana? Semplice: visto che Area C taglia così bene l’inquinamento, è ingiusto che i milanesi che non vivono in centro non possono goderne; ergo il provvedimento deve essere esteso a tutta la città. Cito verbatim: «I benefici emersi dai dati scientifici circa la diminuzione dei fenomeni inquinanti prodotti dalle auto circolanti all’interno dell’area C, legittimano i residenti al di fuori di tale area, a beneficiare dello stesso provvedimento comunale.»
Purtroppo, come dicevo, non ho il testo completo del ricorso, e quindi la cattiveria che sto scrivendo potrebbe essere errata. Se si spostassero semplicemente le telecamere ai confini comunali, sicuramente ci sarebbe un effetto non trascurabile sui flussi da fuori città (quindi sui comuni limitrofi e sulle metropolitane, giusto per dirne qualcosa). Ma paradossalmente chi abita in centro a Milano sarebbe avvantaggiato, perché potrebbe scorrazzare per tutta la città; esattamente come chi come me vive fuori dal centro potrebbe entrare in centro senza problemi. La cattiveria è: il Codacons si è accorto di questo effetto collaterale? È proprio quello che voleva? O magari la speranza è quella che un ricorso di questo tipo, se accolto, scardini tutta la logica di Area C? Peccato che mi sa che non avrò risposta a questi cocenti dubbi…

Ultimo aggiornamento: 2012-11-15 10:53

Milano Ristorazione

Oggi, per la seconda volta dall’inizio della scuola, i miei bimbi hanno dovuto portarsi il pranzo al sacco. Il 28 settembre infatti i dipendenti di Milano Ristorazione erano in sciopero, mentre oggi c’è un’assemblea sindacale.
A questo punto ho due domande, la prima di principio e la seconda più seria. Perché il comune di Milano non restituisce ai genitori la quota di pagamento per i giorni in cui il servizio non c’è? Non è certo per la cifra, visto che i ricconi come me pagano tre euro, ma appunto è una questione di principio. Mi andrebbe anche bene se i soldi venissero direttamente lasciati alle classi, intendiamoci.
La domanda più seria riprende invece quanto scritto in una lettera al Corsera (dorso milanese). Come ho scritto sopra, oggi non c’è uno sciopero (per cui in effetti la pubblicità è importante) ma un’assemblea. Perché l’assemblea non poteva essere fatta venerdì, quando le scuole sono chiuse per il ponte? Poi intendiamoci, magari scopro che anche i dipendenti di Milano Ristorazione devono prendere ferie forzate venerdì, e a questo punto tutto il mio ragionamento crolla; ma altrimenti la scelta sembra fatta apposta per dimostrare che loro sono superiori a tutto…

Ultimo aggiornamento: 2012-10-31 13:43

Ausiliario, dove sei?

Ieri ho fruttuosamente passato pausa pranzo andando alla Feltrinelli di via Buenos Aires. Ci sono andato in bici, come al solito; e come al solito – anzi peggio del solito, almeno così ad occhio – ho trovato auto parcheggiate nelle posizioni più svariate, manco stessero sponsorizzando un Carmasutra. Il più espressivo è stato sicuramente il proprietario del Suv Audi (due parole, due garanzie) in piazza Argentina, con la macchina piazzata storta e contromano. Non che l’inizio di viale Monza sia tanto diverso: di per sé non ho nulla contro il fatto che si parcheggi a pettine e non paralleli al marciapiede, ma comincio ad avere abbastanza contro i camion in doppia fila.
Io mi chiedo solo due cose: alle 13 gli ausiliari del traffico sono in pausa pranzo? Il comune, che sta cercando disperatamente di far cassa, non pensa che magari si potrebbe iniziare a recuperare soldi così?

Ultimo aggiornamento: 2012-10-10 13:32

che rapidità!

Ieri mattina siamo arrivati all’asilo con qualche minuto di anticipo (mica per altro: c’era ancora l’inserimento, quindi si iniziava più tardi). A questo punto, quando i treenni mi hanno chiesto se potevano giocare ai giardinetti lì davanti, ho risposto “sì, fino a che non si apre la porta della scuola”. I due si sono immediatamente fiondati al girello: peccato che fosse completamente scassato, nel senso che era rimasta sì la parte dove ci si siede ma null’altro.
Stamattina ho portato all’asilo i bambini, sono tornato a casa, sono ripassato all’asilo perché non avevo portato abbastanza cambi, e ho visto che due operai stavano lavorando a quel girello, sotto l’occhio attento di un vigile (mi han detto le maestre che una pattuglia staziona sempre lì dopo una serie di rimostranze).
Non so quando era stato scassato il gioco: non andavo quasi mai a quei giardinetti e l’ultima volta che avevo fatto giocare i bimbi era fine luglio: però devo dire che sono stato favorevolmente stupito.

Ultimo aggiornamento: 2012-09-18 10:07

Il “biglietto urbano” ATM

Ieri a Milano c’è stata la giornata senz’auto. Non sto a dirvi quante auto c’erano in giro per la città, d’altra parte se non ci sono pattuglie dei vigili a multare non si può pretendere più di tanto. La mattina mi sono preso Jacopo e Cecilia e gli ho fatto fare un bel giro in metropolitana, una cosa che a loro piace tantissimo: l’idea era che tanto con un singolo biglietto urbano avrei potuto girare tutto il giorno, come raccontato ovunque e visibile nei messaggi a pannello scorrevole alle fermate. Certo. Con il singolo biglietto urbano. Io che ho una tessera RicaricaMi ho regolarmente pagato il secondo biglietto la seconda volta che sono salito sulla metropolitana. (Per una singola fermata Cordusio-Cairoli, ma non è quello il punto, come potete bene immaginare).
Potreste dire che per sapere che “biglietto singolo urbano” è solo un biglietto singolo urbano avrei potuto cliccare sull’avviso presente nel sito ATM, come si vede da questa schermata: certo, certo. Cliccando sarei arrivato qui: “Inserisci la tua e-mail e password per effettuare il login ed entrare nel tuo profilo dati”. Potreste dire che un biglietto (peggio ancora, parte di un carnet) nella RicaricaMi non è un biglietto urbano singolo, e qua sono costretto a darvi ragione. Restano però due cose: che la comunicazione non è certo delle migliori – bastava scrivere “solo con il biglietto urbano ordinario, ecc.” – e che ATM non è interessata agli utenti diciamo “medi”, quelli cioè che non sono abbonati ma usano comunque abbastanza i mezzi per avere biglietti multipli e tessere ricaricabili in tasca. Terrò presente.
(ah, ho scritto ad ATM. Sezione “suggerimenti”, non “reclami”. Vi farò sapere)

Ultimo aggiornamento: 2012-09-17 07:00

glugluglu

Oggi pomeriggio qui a Milano è piovuto. Abbastanza forte, ma niente di che: diciamo per due ore e mezzo. Bene: mentre pedalavo verso casa sono al solito passato da piazzale Istria e ho visto nell’ordine (a) la solita melma da piena del Seveso; (b) sei-sette persone in giubbotto ad alta visibilità che giravano intorno alla futura fermata Istria della metro lilla viola e poi sono penso scesi a verificare cosa succedeva sotto; (c) un bus sostitutivo del 7.
Direi che se questi sono gli inizi l’autunno non sarà solo caldo ma anche molto umido.

Ultimo aggiornamento: 2012-09-12 18:23