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ψ day

Ho appena scoperto da Math Munch che oggi è lo ψ Day! E che numero è ψ, vi chiederete voi? Semplice: è la costante di Fibonacci reciproca, data dalla somma degli inversi dei numeri di Fibonacci:

ψ = 1/1 + 1/1 + 1/2 + 1/3 + 1/5 + 1/8 + …

Il numero è circa uguale a 3,35988…; visto che questo è il terzo mese e nella giornata odierna abbiamo toccato il 35,988% del mese (un po’ prima delle 4 del mattino: ecco perché Jacopo stanotte si era svegliato a quell’ora reclamando ad alta voce dell’acqua!) il giorno è stato dedicato a questo numero elusivo. Pensate che solo nel 1989 è stato dimostrato che è irrazionale.
Prima o poi mi deciderò a inventare un calendario di giorni matematici, mi sa :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-03-12 17:18

Più del 100%!

[più del 100% di frutta!] Questa foto (se ci cliccate su la vedete meglio) mi è stata mandata da Licia. Queste marmellate da frutta biologica, come potete vedere, hanno più del 100% di frutta: gli altri ingredienti sono pertanto presenti in percentuali negative, l’ideale per una dieta!
Attenzione: non c’è nulla di strano che per fare una (buona) marmellata si usino più di 100 grammi di frutta per ogni 100 grammi di prodotto finale: la frutta fresca contiene infatti una notevole percentuale di acqua, e il procedimento per creare la marmellata ne fa evaporare molta (sostituita generalmente da zucchero… ma qui usciamo dal seminato). Insomma, se avessero scritto “più di 100 grammi di frutta per 100 grammi di prodotto” non ci sarebbe stato nulla da eccepire, se non la verbosità della frase che non permetteva certo di essere usata come slogan. Ma questo non vuole mica dire che si possa fare violenza alla matematica…

Ultimo aggiornamento: 2018-12-26 23:19

Economia emotiva in pratica

Sabato Anna e io abbiamo portato i bimbi alla prima lezione di nuoto. Mentre loro nuotavano, Anna aveva sete ed è andata a prendere una bottiglia d’acqua alla macchinetta. Poi ritorna e mi dice “hai sessanta centesimi? L’acqua costa 80, c’era scritto che la macchinetta dava il resto ma invece è rimasto lì”. Non era il momento di fare una lezione di economia emotiva, o perlomeno non avevo abbastanza tempo, così dopo un timido inizio le ho dato i sessanta centesimi e si è presa la seconda bottiglietta. Adesso però ho un po’ più di tempo :-)
Innanzitutto, la seconda bottiglietta non ci serviva, tanto che è tornata a casa con noi, e lo sapevamo entrambi. Questo è il punto fondamentale di tutta l’analisi: se l’avessimo bevuta subito il conto era completamente diverso. Mettiamola così: non avevamo problemi a spendere nel “qui ed ora” 80 centesimi per una bottiglietta d’acqua, pur sapendo che a casa ce ne avevamo, e le avevamo pagate 30 centesimi. Questo è normale, perché noi non eravamo a casa :-) Ma la seconda bottiglia l’abbiamo pagata in pratica 60 centesimi (i primi venti erano già stati sprecati, e non ci sarebbero tornati indietro), il tutto per portarcela a casa. Quindi in realtà non abbiamo “ricuperato i venti centesimi” ma ne abbiamo persi altri trenta. Non sarà una tragedia, ma è un classico controesempio al motto “più spendi, meno spendi”…

Ultimo aggiornamento: 2012-09-24 07:00

come migliorare le medie

Non so se vi ricordate che a fine luglio ci sono state le prove di ammssione al TFA (Tirocinio Formativo Attivo, quello che dovrebbe servire ad avere il bollino giusto per insegnare a scuola), e che c’erano state vivaci polemiche sulle domande “sbagliate”, soprattutto nelle materie letterarie. Ne avevo anche parlato sul Post.
Sono poi apparsi i risultati per la classe di matematica (le prove sono qui) e sono state indicate dieci domande per cui tutte le risposte sono considerate valide.
Noi amichetti del FriendFeed abbiamo un po’ discusso il motivo per cui alcune domande sono state annullate: le risposte mostra come i matematici debbano essere assolutamente pignoli. In una domanda era per esempio richiesto il limite di una funzione per x→∞, mentre lo si doveva chiedere per x→+∞; in un’altra si chiedeva una proprietà della somma delle radici di una funzione, ma non era specificato che la funzione era da considerarsi in C e non in R (o chissà, magari in Z …) La matematica è così, bisogna stare estremamente attenti! Ma non è di quello che volevo parlare, bensì di un effetto collaterale che mi sembra non sia stato notato dalla stampa.
Per essere ammessi al TFA, occorreva rispondere correttamente a 42 domande su 60, cioè avere la media del 7. Se le dieci domande incriminate fossero state semplicemente eliminate, mantenere la media del 7 significava rispondere correttamente a 35 domande sulle 50 restanti: questo dovrebbe essere chiaro. Dando invece per buone tutte le risposte date a quelle dieci domande, in pratica per l’ammissione è bastato rispondere correttamente a 32 delle restanti domande! Se volete, la risposta all'”eccessiva durezza dei test” è stata implicita: si è abbassata la soglia di ammissione. Nulla di male, di per sé: ma non trovate buffo che si sia sfruttata l’oscurità della matematica per farlo?

Ultimo aggiornamento: 2012-09-07 07:00

π day, versione approssimata

Se non vi siete ricordati di festeggiare il π day il 14 marzo, o se pensate che l’usanza americana di scrivere prima il mese e poi il giorno sia barbara, nema problema! Oggi è il 22/7, e 22 diviso 7 fa 3,(142857). Oggi è dunque il Giorno Approssimato di Pi Greco.
E poi diciamocelo pure: 22/7 è un’approssimazione migliore di 3,14. Teniamocela buona!

Ultimo aggiornamento: 2012-07-22 03:14

Popsophia e il Giardino della Scienza

Forse l’ho già detto altre volte: se qualcuno mi scrive in maniera educata e personalizzata (non basta una captatio benevolentiae) e io trovo interessante il tema, ne parlo qui sul blog. Non so se si possa tecnicamente parlare di marchetta, considerando che non ci guadagno nulla; decidetelo da soli.
Da ieri fino al 5 agosto Civitanova Marche ospita Popsophia, il “festival del contemporaneo”. Il nome non mi piace, però il programma è effettivamente interessante e ampio; da buon matematico non posso che apprezzare gli appuntamenti col Giardino della Scienza, cioè – cito dalla brochure – un «rassegna curata dal matematico Giorgio Bolondi, che unisce discipline come la matematica e la fisica alla riflessione filosofica e all’intrattenimento». Soprattutto lo sportello “La scienza ti parla
senza supponenza”, un modo per estendere i dubbi e le domande che ci assillano la mente (ooops, scusate, mi ero lasciato portar via da Edoardo Bennato… ricominciamo) dicevo, un modo per estendere i dubbi e le domande che sorgono dagli eventi del festival in una dimensione fuori linea, sulla pagina Facebook di Popsophia (nessuno è perfetto).
Non posso garantire che le promesse siano mantenute, e Civitanova è troppo lontana perché io pensi di andarci; però le premesse sono interessanti, e insomma se qualcuno è da quelle parti secondo me potrebbe andare a darci un’occhiata!

Ultimo aggiornamento: 2012-07-13 07:00

99 anni e 365 giorni

Se Alan Matheson Turing fosse vivo, oggi avrebbe 99 anni e 365 giorni. Occhei, probabilmente sarebbe comunque già morto, ma non suicida a meno di 42 anni come invece è stato.
Turing è (forse) noto per la sua attività durante la seconda guerra mondiale per la decrittazione dei messaggi che i nazisti cifravano con Enigma. Magari qualcuno ha anche sentito parlare delle macchine di Turing (un modello teorico adottato poi dai calcolatori; Turing ha anche contribuito alla progettazione del primo computer britannico) o del test di Turing che dovrebbe servire per vedere se un computer può essere davvero considerato intelligente o fa solo finta (ma lo sapete che nell’articolo dove propone il test, l’ignoto candidato ci mette trenta secondi a fare l’addizione richiestagli e poi la sbaglia? Purtroppo non si sa se l’errore fosse voluto oppure no). Spero che si sappia anche che il governo britannico lo condannò per omosessualità, costringendolo a una cura ormonale per castrarlo chimicamente ed evitare “facesse dei danni”, incuranti del fatto che le sue relazioni sono sempre state con adulti consenzienti.
Ma ci sono anche tante altre cose meno note su di lui. Turing ha rischiato di essere convocato nella nazionale inglese di atletica, come maratoneta per le Olimpiadi del 1948: purtroppo si infortunò e fu scartato. Quello che si pensa essere la quintessenza del matematico teorico cercò di costruire un meccanismo analogico per trovare gli zeri della zeta di Riemann (questo prima della guerra: dopo di essa i computer digitali avrebbero fatto lo stesso lavoro molto più in fretta). Gli ultimi suoi lavori scientifici, rimasti incompiuti, trattarono della matematica applicata alla biologia.
Se volete saperne di più, vi lascio al post di Roberto Natalini – ma prendetelo con le molle, perché è un burlone! – e a quello di Michele Emmer, più serio. Oppure compratevi la biografia di Turing scritta da Andrew Hodges: rispetto a quando la lessi, il mio giudizio è molto migliorato… soprattutto perché mi è anche capitata tra le mani la biografia di Leavitt che è davvero una schifezza.

Ultimo aggiornamento: 2012-06-22 11:07