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trent’anni

Non so se sia oggi l’anniversario preciso: forse lo è già stato, forse lo sarà tra un paio di settimane. D’altra parte non pensavo proprio ci fosse qualcosa di importante, quando in quel giorno dell’inizio del 1984 scoprii che il centro di calcolo della Normale aveva due connessioni (una a 300 bit al secondo su linea di comando, l’altra addirittura a 4800 full screen) alla rete EARNET, sovvenzionata da IBM per collegarsi all’omologa rete americana BITNET. Internet in effetti non esisteva ancora: c’era Arpanet che in un paio d’anni avrebbe perso le sovvenzioni dirette da parte del DARPA e sarebbe quindi divenuta per l’appunto Internet.
Insomma, sono trent’anni che io sono in rete. Di cose qualcuna ne ho fatta, anche in prima persona: poi non sono bravo come le TRE generazioni di “inventori di Internet in Italia” che ho visto arrivare, ma non si può pretendere tutto dalla vita. Vabbè, tanti auguri a me lo stesso :-)

Ultimo aggiornamento: 2014-02-03 12:45

#telospiegamau

Lo so, a dicembre vi ho già spammato sin troppo con la collana di ebook Altramatematica, quella con il mio Matematica e infinito. Però, se ricordate bene, ho anche accennato al fatto che io sono informalmente il curatore della collana, il che significa che sono sempre alla caccia di qualche internauta che sappia scrivere, sappia scrivere di matematica, e soprattutto sappia scrivere di matematica in maniera pop. Posso così anticiparvi che domani verrà pubblicato un nuovo ebook… rosa. Ma non c’entrano gli Harmony né la Gazzetta dello sport: provate a indovinare di chi si parla!
Tornando alla collana #40kmate, è stata finalmente ufficialmente attivata la pagina #telospiegamau. (c’era già da prima, ma non lo sapeva quasi nessuno). A che serve? Semplice. Qualcuno ha comprato questi librini e non ha capito qualcosa? Bene (o male): significa che non siamo stati capaci di spiegare abbastanza bene le cose. Avete capito così bene che vi sono venute in mente altre idee correlate? Benissimo. In entrambi i casi potete provare a chiedere lumi attraverso questa pagina: se ne sono in grado, vi risponderò direttamente lì. Insomma, che l’ebook può anche ampliarsi “esternamente”. È vero che quella di #40kmate è “matematica pop”, e l’idea è che si possano leggere i libri senza pensare che si stia facendo matematica: ma se uno vuole comunque farla non lo sgridiamo mica!
Un’unica avvertenza: non chiedetemi di verificare nuove dimostrazioni di vecchi e nuovi teoremi. Con ogni probabilità non ne sarei capace, e quindi non inizio neppure a verificarle.

Ultimo aggiornamento: 2014-01-23 15:01

Musica bidimensionale

Domenica ho cantato – con un centinaio di altri coristi e una ventina di orchestrali – il Requiem di Mozart K626. Considerando che la prima prova con l’orchestra l’avevamo fatta venerdì, ed era persino aperta al pubblico (siamo pazzi) bisogna dire che siamo stati davvero bravi, ma non è di quello che volevo parlare.
Mentre cantavo, barcamenandomi tra il controllare il direttore e il leggere la parte che come sempre non mi ricordavo a memoria, mi sono accorto che c’è una differenza enorme tra quando ascolto un brano di musica classica (non solo da un disco, ma anche dal vivo) e quando lo canto. È una sensazione difficile da spiegare a parole: in pratica, mentre l’ascolto per così dire passivo è monodimensionale (la musica fluisce nel tempo) quando canto l’ascolto diventa bidimensionale: sento le varie parti molto distintamente pur nel loro amalgama, come se io mi trovassi all’interno di un puzzle, o forse di una costruzione fatta con i Lego, e attaccassi insieme tutti i vari pezzi.
È una cosa che capita solo a me, o qualcuno ha provato un’esperienza simile?

Ultimo aggiornamento: 2014-01-21 13:45

Requiem di Mozart

I miei fan sappiano che domenica 19 gennaio 2014 (ore 17 e 20, palazzina Liberty in Largo Marinai d’Italia – Milano… e non dite che chi sta a Milano non indica mai la città degli eventi) canterò con il Forum Corale Europeo il Requiem di Mozart. (Un casino cromatico che non credevo, Mozart era molto più avanti di quanto immaginassi. Per fortuna Sußmayr l’ha completato senza esagerare).
Non ditelo in giro, ma chi non ha voglia di sganciare i venti euro per sentire cento coristi con orchestra può arrischiarsi di andare venerdì 17 (!) alle 21 al Rosetum (sempre Milano, via Pisanello) alla prova generale aperta.
Aggiornamento: (16 gennaio) beh, i posti a pagamento per domenica sono tutti esauriti.

Ultimo aggiornamento: 2014-01-15 11:06

Altramatematica su Radio Popolare

A Natale sono tutti più buoni, anche a Radio Popolare: quindi, se tutto va bene, verso le 12:15 racconterò dai microfoni della radio come è nata la collana di epub matematici sotto mentite spoglie (o forse è il viceversa, non lo so nemmeno io) che al momento vanta il mio Matematica e infinito e Più per meno diviso di Peppe Liberti. Chissà che mi inventerò.

Ultimo aggiornamento: 2013-12-24 00:01

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A brevissimo, nei migliori siti che vendono ebook.

Ultimo aggiornamento: 2013-12-10 11:48

perché non voterò alle primarie PD

Premessa: io non sono un elettore PD. Mi è capitato di votare PD; nel panorama politico attuale italiano sono sicuramente incasellato nel centrosinistra; ma non sono sicuramente un simpatizzante spinto. (D’altra parte, tanto per dire, venticinque anni fa mi è persino capitato di votare PLI, giusto per dire quanto io possa fluttuare). Detto tutto questo, io domenica non andrò certo a votare per le primarie PD. Se la cosa non vi interessa, avete tutta la mia solidarietà e potete smettere di leggere; altrimenti proseguite pure.
La mia scelta è dettata da due ragioni, una di metodo e una di merito. La prima è semplice: non vedo perché il segretario di un partito debba essere scelto anche da chi al partito non è iscritto. Un conto è chiedere agli elettori chi si vuole come sindaco o PresConsMin, cioè un ruolo che sarà di tutti; un conto è chiedere di decidere una posizione interna. Non ditemi “sì, ma il segretario del PD fa il candidato premier, no?”. Lo si è visto anche l’altra volta: le primarie *interne* le hanno fatte lo stesso, no?
La seconda ragione è proprio legata alle persone. Ammettiamo pure che io decidessi di far finta di nulla e votare per il segretario PD: in fin dei conti potrei dire “in questo modo posso contribuire ad avvicinare il partito alle mie posizioni”. Peccato che (in ordine alfabetico) Civati sia il “vorrei ma non posso” che ha tante idee ma non le riesce mai a mettere in pratica (e non le riuscirebbe a mettere nemmeno se vincesse), Cuperlo sia il vecchio che avanza (non tanto anagraficamente; ma se uno ha fatto l’ultimo segretario FGCI e poi è scomparso dai radar, qualcosa vorrà ben dire) e Renzi, che pure ha degli ottimi consulenti politici e in quest’ultimo anno ha capito che doveva dire qualcosa di sinistra, è troppo patinato e soprattutto ha accettato troppi voltagabbana. Se insomma nessuno di loro mi convince, perché mai dovrei votarli?
(potete tranquillamente commentare, ma tanto a votare non ci andrò lo stesso :-) )

Ultimo aggiornamento: 2013-12-06 12:35