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ma che avreste voluto?

Amazon, a parte la mia recensione di Matematica in pausa caffè, ne ha altre due pessime.

Leggendo la recensione di “roberto”, è indubbio che è colpa mia se nella prima formula, quella della prova del nove, c’è un errore nel prodotto. No, la mia bozza aveva il prodotto corretto, ed è stato il grafico a rifare il disegno sbagliando a copiare i numeri: ma anche se avevo solo una serata per controllare le figure avrei comunque dovuto farlo, e non fidarmi. Essere tacciato di superficialità per un libro che è nato per raccontare «quello di cui parlereste mentre prendete un caffè con un amico» (è scritto sulla quarta di copertina) mi pare però parecchio buffo. Detto tra noi, poi, Anche tu matematico mi ha deluso. (Per Devlin, invece, il mio giudizio Dove va la matematica è estremamente positivo, mentre su Il linguaggio della matematica ho dei dubbi: ma sicuramente nessuno dei due libri è matematica pop)

Ma quella che mi è sconcertata di più è la recensione di “GaBe”, che posso citare nella sua interezza viste le dimensioni davvero ridotte: «Da appassionato della materia (e dell’autore che seguo costantemente in rete) mi aspettavo di più: anche per me il passaggio da blog a libro va ponderato maggiormente.» Vabbè, non è un segreto che quando mi è stato chiesto di scrivere questo libro la consegna è stata “Fa’ tanti pezzettini brevi da blog” – il che di nuovo ha un senso pensando alle chiacchierate da macchinetta del caffè, quando non è che ti puoi fermare più di tanto a chiacchierare. La domanda a questo punto è chiara: “Ma cosa avrei dovuto scrivere in un libro (di matematica)?”

Evidentemente la domanda non è poi così campata in aria, tanto che c’è persino chi mi ha detto che il testo è troppo difficile, e questo sì che mi ha davvero preoccupato. E voi – sia che abbiate letto il libro e quindi abbiate un’idea precisa, sia che non l’abbiate letto ma abbiate comunque un’idea di che libro vorreste – che mi dite? Almeno qui su un blog c’è la possibilità di un contraddittorio…

Ultimo aggiornamento: 2014-12-16 15:49

Cuore di babbo

Mentre stasera tornavamo a casa da Alpignano, Cecilia e Jacopo contavano le luci natalizie che vedevano per strada. Sono tornato indietro di quarantacinque anni, quando mio papà mi portava in giro e io contavo le luci natalizie…

Ultimo aggiornamento: 2014-12-07 22:31

SAS

Sono a un corso SAS (non chiedetemi perché, non l’ho mica capito). Ho scoperto che per scendere alle aule occorre un badge per entrare nella zona comune – fin qui nulla di strano – ma poi si deve per forza prendere un ascensore… di nuovo con il badge. Non è un po’ esagerato?

Ultimo aggiornamento: 2014-12-01 12:59

l’accorciamento dei libri

aNobii mi fornisce una serie di statistiche sui libri che ho letto nel corso degli anni (beh, di quasi tutti: gli ebook che non hanno codice ISBN non possono essere inseriti nel sito, quindi negli anni passati ne ho perso qualcuno).

Ormai sono passati i bei tempi dal 2007 al 2011, quando i gemelli non erano ancora nati o comunque non interagivano più di tanto e io leggevo dai 70 agli 80 libri; il 2012 ha visto un totale di 60, il 2013 46 (ma Goodread dice rispettivamente 61 e 50, lì sono più di bocca larga), anche se è vero che quest’anno segna un leggero miglioramento essendo già arrivato a 53 libri. Però il numero di libri letti non dice nulla! Tralasciando il banale fatto che un romanzetto si legge più in fretta di un saggio, una metrica forse un po’ meno grossolana del numero di libri letti è quella del numero di pagine lette. Beh, stante il fatto che gestendo ho avuto per le mani un congruo numero di libri piccini, le 21314 pagine del 2008 per 86 libri, quest’anno sono diventate 11478 per 53 libri: da 248 a 217 pagine in media. (sì, leggo ancora anche dei libri lunghi)

Quello che mi chiedo è se questa è una tendenza solo mia o generale. Immagino che i miei ventun lettori facciano parte dello sparuto numero di “lettori forti” italiani, e quindi possano essere un campione statistico interessante; non sono interessato a chi in un anno legge forse un libro se ci sono abbastanza figure. Che mi dite?

Ultimo aggiornamento: 2014-11-07 16:30

Ristoranti

Stasera siamo senza bimbi e avremmo voluto andare al ristorante. Abbiamo telefonato a dieci posti diversi: tutti pieni. Aspetto che Renzi riprenda la frase di Berlusconi sulla crisi terminata (immagino grazie agli 80 euro).

Ultimo aggiornamento: 2014-11-01 21:11

_Matematica in pausa caffè_: un altro mio libro

cover Lo so. Dieci giorni fa vi ho annunciato che era uscito un mio nuovo libro, e oggi vi parlo di un altro mio nuovo libro. Il punto è semplice: Fantamatematica è un ebook di poche pagine, ed è nato quasi per caso perché i miei colleghi mi avevano aizzato a scrivere raccontini matematici; quello che sarà acquistabile a partire da giovedì 30 ottobre (Maurizio Codogno, Matematica in pausa caffè, Codice Edizioni 2014, pag. xii+158, €13, ISBN 978-88-7578-454-6) è sì stato scritto in poco tempo, ma un libro di carta richiede comunque sei-sette mesi dalla prima idea alla sua realizzazione finale.

Tutto nasce con i miei post sul Post, con la traduzione dell’ultimo libro di Hofstadter che sto terminando e con la mostra Numeri che è cominciata a Roma un paio di settimane fa. La mostra è curata da Codice Cultura, Hosftadter sarà pubblicato dai gemelli di Codice Edizioni; questi ultimi mi hanno così chiesto “perché non ci scrivi un libro, così lo mettiamo anche in vendita nel bookshop della mostra?” Eravamo a marzo; abbiamo definito una scaletta e il libro si è man mano costruito.

La struttura del libro ricalca più o meno quella dei post che scrivo sul Post: temi specifici trattati in tre-quattro pagine al massimo, e scritti in maniera molto pop, anche se vi assicuro che non ci sono giochi di parole come quelli prediletti da Ian Stewart (ma qualche citazione qua e là la troverete, se state attenti… ma anche se non ve ne accorgete non succede nulla). Troverete così 35 capitoletti, raccolti in cinque sezioni: Aritmetica; Paradossi, probabilità, previsioni; Giochi; Andando in giro; Computer e standard. Alcuni capitoletti nascono dai miei post originali anche se sono stati tutti rivisti: la differenza di stile tra un blog e un libro è infatti incredibile, e uno non ci crede finché non ci si mette su a farlo. Altro materiale è invece inedito, o perlomeno io non ne avevo mai parlato: il campo della divulgazione matematica ha i suoi alfieri, anche se spesso sono anglofoni e quindi li si può leggere in italiano solo in alcuni casi particolari. Quello della lingua è già un punto a favore per leggere il mio libro; credo inoltre che il mio stile di scrittura sia abbastanza piacevole per fare accettare un testo di matematica anche a chi in generale la snobba, e aiuti gli appassionati a vedere le cose in modo diverso: almeno a me è capitato così mentre scrivevo! Poi anche l’occhio vuole la sua parte, e devo dire che l’aspetto grafico è molto ben curato, anche se purtroppo so già che due figure sono sbagliate. Non si può pretendere tutto dalla vita.

Come avevo già fatto per Matematica in relax, anche in questo caso ho preparato un blog dedicato e una pagina Facebook per il libro. I curiosi potranno insomma avere notizie sempre aggiornate senza dover sempre spammare tutti. Inutile dire che cercherò di rispondere a tutte le domande: buona lettura!

Ultimo aggiornamento: 2014-11-09 16:39

Punto finale (teaser 3)

È ora di smetterla con i teaser. Lunedì racconto tutto.

(però se leggete bene…)

Ultimo aggiornamento: 2014-10-22 14:13

segnatevi la data! (teaser 2)

La data da appuntarvi è giovedì 30 ottobre. I cornetti (o le brioches, a seconda di dove vi troviate) non sono compresi.

Ultimo aggiornamento: 2014-10-17 09:37