Archivi categoria: informatica e AI

AnVir Task Manager

Gestire un PC per me è sempre un problema, nel senso che continuo ad appiccicarci su della roba di cui poi mi dimentico e mi ritrovo con un sistema boccheggiante. Essendo poi io notoriamente pigro, cerco sempre di trovare un sistema integrato di utilities per il PC, così almeno ho solo un programma da lanciare per fare tutto quello che mi serve, magari non al meglio ma in maniera sufficiente.
Ho provato AnVir Task Manager (l’edizione gratuita) per una sua caratteristica che mi serve parecchio: il lancio automatico ritardato dei programmi. Far partire il mio vecchio PC con XP è una tragedia, proprio perché ci sono troppi programmi in esecuzione automatica, che mi servono ma non subito: dirgli “questo lancialo dopo dieci minuti, quest’altro dopo un quarto d’ora” mi semplifica un po’ la vita. Ma il programma ha anche altre caratteristiche interessanti, tipo la cancellazione delle tracce di un programma (spesso non basta disinstallarlo, la rumenta rimane sempre); meglio ancora, si possono installare i programmi con la funzione tracing, per essere certi al 100% di togliere poi tutto.
Un’altra bella cosa che non mi dispiace è che spesso ti segnala cose che non riesce a verificare per conto suo: meglio così che far finta di nulla. Ho invece dei dubbi sui tab aggiuntivi che ti chiede di aggiungere alle finestre (e che non ho ancora capito come togliere… ma adesso mi applico) e soprattutto non mi piace il fatto che il Registry Cleanup abbia una licenza da acquistare per conto suo (il che va bene), ma che ti faccia fare tutto il controllo per poi dirti “tu mandare soldi, noi aggiustare registro”. Sarebbe stato più corretto lasciare l’icona in grigino per far capire subito la cosa.
AnVir Task Manager, oltre alla versione standard, ne ha una Pro a 49,99$ e una regular a 29,99$. In teoria quest’ultima sarebbe in promozione, e se uno scrive una recensione gli danno una licenza: in pratica mi sa che scrivere in italiano non vale, ma adesso vediamo.

Ultimo aggiornamento: 2013-07-26 10:02

Google Translate e le lingue

Questa è una banale curiosità, nulla di che.
Come forse saprete, in francese si lasciano degli spazi prima di parecchi segni di interpunzione. Mi è capitato di dover tradurre alcune frasi dal francese, e io le ho copiate parola per parola e spazio per spazio su Google Translate: il risultato è stato schifoso, ma sufficiente per permettermi di tradurre la frase correttamente. Quello che mi ha stupito è che io ho tra l’altro digitato
« Ou est François ? » Rougissant quelque peu,
e mi è ritornato
"Dov'è Francesco? "Blushing leggermente,
con una parola in inglese. Togliendo spazi, la parola torna ad essere “arrossendo”; però non ho davvero capito la logica di questa traduzione in una terza lingua!

Ultimo aggiornamento: 2013-07-14 16:40

Windows 8: troppa internet fa male

Ieri pomeriggio Anna mi chiama dicendomi “ho un problema col mio pc”. Cosa era successo? Il computer, con windows 8, aveva deciso che era tempo di aggiornamenti. All’aggiornamento 2 di 2 era saltata la connessione internet. Risultato? Anche quando un paio d’ore dopo è ripartita il pc era rimasto sulla schermata “aggiornamento 2 di 2”, girava il fattapposta dueppuntozzero che ha sostituito la clessidra per avvisare il proprietario “rilassati, sto lavorando per te”, ma non succedeva nulla.
Che fa un informatico in questi casi? quello che fa persino Daddy Pig: spegne e riaccende il computer. Niente da fare: non appena si riaccendeva il pc, riappariva la stessa schermata. Ho persino provato a spegnere il pc, inserire una chiavetta usb con una distro live di Linux, e farlo ripartire. Il pc vedeva la chiavetta che si illuminava tutta allegra… e ripartiva con la schermata “aggiornamento 2 di 2″.
L’unica soluzione che ho trovato è stata un’escalation niente male. Ho spento il pc, staccato la spina, tolto la batteria, e aspettato una decina di secondi – non fosse mai che qualche condensatore volesse giocarmi brutti scherzi. A questo punto il pc si è riacceso più o meno normalmente, giusto con un rapido controllo iniziale. Non è che l'”always on” sia un po’ troppo always?

Ultimo aggiornamento: 2013-06-18 09:44

Luca Zaia è un ottimista

Luca Zaia, il governatore che vuole governare anche le previsioni del tempo, oggi ha mandato una lettera al Corriere (la potete anche leggere sul Post) spiegando perché per il portale del turismo veneto ha scelto un dominio .to. Io ho a mia volta scritto a Stella, e vi lascio il testo a disposizione in modo possiate leggervelo anche voi :-)


Egregio signor Stella,
Ho letto sul Corriere di oggi la piccata risposta di Luca Zaia, che ha spiegato i motivi che l’hanno portato a registrare presso l’isola di Tonga il dominio web dedicati al turismo veneto, e al suo commento. Vorrei fare alcune precisazioni sulla “cappa asfissiante di adempimenti burocratici”. Penso di avere qualche titolo al riguardo, considerando che ho fatto parte – ne sono anche stato direttore esecutivo e in seguito vicepresidente – della Naming Authority italiana, l'”ufficio complicazione affari semplici” che negli anni ’90 decise le regole per l’assegnazione in uso dei dominii .it: il tutto mentre immagino che il Presidente della regione Veneto avesse al più il CD di Video On Line per connettersi a Internet.
Scegliemmo di riservare, cioè di impedire la registrazione, dei nomi a dominio corrispondenti alle regioni italiane per suggerire una gerarchia geografica degli indirizzi: un tentativo insomma di fare un po’ di ordine prima del boom di Internet e dell’assalto alla diligenza, che – lo dico per Luca Zaia – avvenne ben prima del 2005: non avrebbe comunque potuto registrare quel dominio, se non spendendo parecchi soldi dei contribuenti per chiedere al legittimi titolare di cedergli i diritti d’uso.
La scelta di riservare alcuni indirizzi è stata sensata? Col senno di poi, probabilmente è stata inutile. Basti per esempio vedere che nonostante si fosse riservato il dominio gov.it che poi è stato assegnato al Governo italiano i nomi dei vari ministeri non sono sotto gov.it, e bisogna indovinarli. Ma l’inutilità è soprattutto dovuta a come Internet si è sviluppata: Zaia stesso non si è nemmeno accorto di avere detto che per cercare qualcosa in rete si digita il nome su Google e si guardano i risultati, altro che cercare di indovinare il nome a dominio! Insomma, www.veneto.it, www.veneto.to, turismo-in-veneto.quelchesivuole vanno tutti bene allo stesso modo; le tecniche per far risaltare un sito rispetto agli altri non hanno nulla a che fare col nome a dominio.
Cordialmente, Maurizio Codogno


P.S.: sono passate 24 ore e risposte non ne ho viste. Nulla di male, rispondere era cortesia ma non certo dovere; però capite perché avevo pensato di fare sapere la cosa almeno ai miei ventuno lettori.

Ultimo aggiornamento: 2013-04-12 11:44

backup write only

Io avevo dei backup, anche se vecchissimi, dei dati dei pc che mi hanno rubato a novembre. Stavano su un hard disk esterno, un Maxtor OneTouch. Beh, potrei anche usare il presente: in fin dei conti i dati ci sono ancora. Peccato che il software Maxtor non si possa installare nel mio nuovo PC, perché non è compatibile con Windows 8.
Vabbè, mi sono detto, basta scrivere a Seagate che ha comprato Maxtor: sicuramente ci sarà un upgrade. Risposta:

«Dear maurizio codogno,
Thank you for contacting Seagate.
I apologize for any inconvenience this may have caused you. Unfortunately we do not have an update for the Maxtor Software for Windows 8. I would suggest using Windows back up utility.
If you have any additional questions, please let me know.»

Certo che un’additional question ce l’avrei: che diavolo di software fate, che non riuscite nemmeno ad aggiornarlo? Oppure quelli di Maxtor all’atto della vendita hanno bruciato i sorgenti? (E comunque il mio PC non vede affatto quell’hard disk come esterno, e quindi la Windows back up utility si rifiuta di backuppare, il che è una bella scocciatura). Per fortuna che non mi ero sognato di crittare i dati in fase di backup!

Ultimo aggiornamento: 2013-02-06 15:25

cip cip

[Twitter chiede il reset]
Stamattina 250.000 persone (quorum ego) hanno ricevuto una mail di twitter che li avvisava che dei cracker avevano avuto accesso ad alcuni dati (nome twitter, password, identificativi di sessione, password crittata e “salted”); quindi loro mi hanno resettato la password e invitato a rimetterne un’altra, già che ci sono più complessa.
Per la cronaca, la quantità di gente che conosco che ha ricevuto questa email mi fa pensare che o non sono stati solo 250.000 (un millesimo degli account totali), o non sono stati scelti a caso (siamo tutti vecchi utenti, fin dal 2007). Ad ogni modo la mia vecchia password twitter non era complicatissima, ma la usavo solo qua e su Friendfeed :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-02-02 09:16

Traduzioni automatiche

Forse a causa del post sul blog della Wikimedia Foundation a riguardo della milionesima voce di it.wikipedia, stanotte mi sono arrivate un paio di richieste di “amicizia” che ho al mio solito immediatamente cassato (non sopporto le richieste non personalizzate). La cosa buffa è che erano di due tizi tedeschi, e quindi erano scritte in tedesco: quello non è un grande problema, visto che qualcosicchia lo capisco e ad ogni modo quel tipo di richieste è così standard che probabilmente le capirei anche in ungherese (occhei, non esageriamo: diciamo in norvegese). La cosa più strana è che l’invito su Xing, pardon l'”Einladung in mein XING-Netzwerk”, aveva in cima la possibilità di tradurlo, per default in inglese ma presumo anche in italiano visto che l’interfaccia era chiaramente googliana.
Intendiamoci: non mi stupisce che Google “apra” la mail, veda che è in tedesco, e si offra di tradurmela. Quello che mi stupisce è che, almeno per messaggi di questo tipo che presumo siano tradotti perfettamente perché Google “sa” come prendere la stessa frase già tradotta dai signori di Xing, siamo arrivati al punto da accettare come normale una traduzione di un’email. Io sono vecchio e mi sono fatto un mazzo tanto per imparare quelle due fregnacce nelle principali lingue occidentali per tirare a indovinare con un minimo di cognizione di causa; è un’abilità che sta diventando oramai inutile? Ovviamente parlo di questo tipo di messaggi, non di testi di narrativa o anche solo manuali; però anche solo cinque anni fa non l’avrei affatto creduto possibile.

Ultimo aggiornamento: 2013-01-23 16:58

dell’inutilità dei blocchi

Avete presente l’ordinanza di urgenza che bloccò il sito avaxhome.ws? Ne parlai qualche settimana fa.
Bene: il mercato italiano deve essere abbastanza importante per quelli di avaxhome, visto che da un po’ di tempo (non saprei dirvi quanto) hanno attivato il dominio avaxhome.bz, con indirizzi DNS diversi e quindi raggiungibile anche dalla rete Telecom.
Ora glielo spiegate voi al giudice che ha approvato il sequestro di urgenza?

Ultimo aggiornamento: 2012-12-20 07:00