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Le connessioni dati sono più veloci di quelle wifi?

È appena apparso un rapporto di OpenSignal che afferma che ormai in molte nazioni la velocità di download con una rete mobile è maggiore di quella con wifi. Per l’Italia non è ancora così, anche se i valori sono vicini: se ci limita però al 4G il sorpasso c’è stato anche da noi.

Come mai? Una possibilità è che le frequenze radiomobili sono licenziate, quindi gli operatori hanno pagato per averle ma poi le possono gestire per conto loro, mentre quelle wifi sono in bande libere, e quindi ci sono molte interferenze soprattutto nelle grandi città (a casa mia è sempre una lotta avere un segnale decente). Quello che però il rapporto non segnala sono due cose: la prima è che un piano dati fisso tipicamente ha una banda a disposizione illimitata a differenza di quelli mobili, e soprattutto che mentre per un telefonino può a volte essere meglio scaricare con la connessione mobile, per un PC la scelta migliore continua a essere un bel cavo ethernet attaccato al router, come io faccio sempre.

Insomma, prendete sempre i grafici con beneficio di inventario!

Ah, il lontano passato analogico

Nell’intervista data a Le macchine volanti, Paolo Sorrentino spiega che lui è una “persona analogica” e che la tecnologia digitale ha peggiorato la nostra vita. Fin qui nulla di male: ognuno ha i suoi metri di giudizio, e personalmente credo che alcune tecnologie digitali – pensiamo al trading – abbiano peggiorato la nostra vita.

Quello che però mi ha fatto ridere è che Sorrentino afferma che il suo giudizio potrebbe essere viziato «dalla mia appartenenza a una generazione che ha vissuto l’epoca indimenticabile della giovinezza in un mondo privo della tecnologia digitale.» Paolo Sorrentino ha sette anni meno di me. È vero che io sono un nerd fatto e finito, e che io la tecnologia digitale la usavo quando Sorrentino forse faceva le medie: ma mi chiedo cosa intenda lui per “tecnologia digitale”. I telefonini? Qui possiamo essere d’accordo, il boom c’è stato nella seconda metà degli anni ’90. Ma già i computer (anche se non Internet) hanno dieci anni in più: Sorrentino non dovrebbe averli visti nella fanciullezza, non nella giovinezza. Ma si sa che il passato è sempre più roseo :-)

Test: per le scienze sociali sei di destra o sinistra?

È tanto che non pubblico un test, per l’ottima ragione che non ne trovo di brevi e non troppo invasivi. Così ad occhio, questo di IDR Labs funziona. Non nel senso che dia risultati validi (anche se nel mio caso potremmo essere d’accordo) quanto perché non ti chiedono chissà che cosa. Buon divertimento!

(per chi mi legge su Facebook, il test è a https://www.idrlabs.com/it/sulla-sinistra-destra-politica/7/result.php?v=0,7 )

L’UK conierà una moneta per celebrare Brexit

No, non è Lercio, ma la BBC a riferirlo (per sicurezza ho salvato la notizia): pare che la zecca britannica conierà una moneta da 50 pence per la Brexit, con la data 29 marzo 2019 e la frase “Friendship with all nations”.

D’accordo, la fonte iniziale è il Sun e magari non c’è troppo da fidarsi, ma se è davvero così siamo alla barzelletta. Non riescono a fare un accordo, si rischia chissà che cosa in Irlanda del nord, e questi pensano alle monete?

Ultimo aggiornamento: 2018-10-29 11:25

Quanto valgono le classifiche di vendita di Amazon

Visto che sono riuscito a far accettare entrambi i libri autoprodotti (il secondo è la versione cartacea dell’ebook su DFW e la matematica: 43 pagine in formato più piccolo di A5), ieri pomeriggio me ne sono ordinato cinque copie cadauno tanto per vedere l’effetto che fa. Stamattina, quindi 16 ore dopo, i due libri sono in posizione 21.427 tra i più venduti. Considerando che la classifica usa così ad occhio un decadimento esponenziale aggiornato ogni ora, ora potete avere un’idea di quante siano le copie effettivamente vendute dei libri che cercate.

P.S.: i libri li ho acquistati a prezzo autore che è molto più basso di quello di vendita (che al momento è comunque più alto di quello che metterò alla fine). La cosa strana è che formalmente avevo la spedizione GRATUITA, in pratica ho pagato quasi quattro euro di spedizione, o meglio la pagherò quando li avranno stampati. Non sono riuscito ad avere risposta da Amazon.

Ultimo aggiornamento: 2018-09-28 10:48

casse automatiche ma non troppo

Ieri mattina mentre andavo in ufficio mi sono fermato al Carrefour vicino per prendere le schiscette per il pranzo quando vado in palestra, sfruttando i buoni pasto elettronici (che lì si scalano usando il POS del Bancomat). Mentre pago, chiedo alla cassiera se la tessera funziona anche nelle casse automatiche: la risposta è stata “sì, se c’è l’operatore”. Non mi sembra una grandissima idea avere quelle casse, insomma… (In generale tendo a usare le casse automatiche solo in casi particolari: chiaramente sono più lento di un cassiere e non è che gli altri utenti siano degli Speedy Gonzales, quindi si rischia di metterci più tempo anche quando non si fanno errori)

Compiti per le vacanze

Diciamocelo. Alessia forse si sarebbe dovuta svegliare un po’ prima del cinque settembre per fare questa domanda. E diciamoci anche che Yahoo! Answers non è esattamente il posto migliore per ottenere risposte, come potete vedere anche voi.

Detto tutto questo, e aggiunto che non è bello vedere che pur rileggendo più volte una delle pagine scritte da me la povera Alessia non ha capito niente, vorrei fare una domanda all’insegnante che ha assegnato per le vacanze estive la lettura del mio libro, chiedendo poi un riassunto. Apprezzo la buona intenzione, ma temo che il risultato finale sarà l’opposto di quanto sperato, anche perché non ha molto senso riassumere un libro che è datto di tanti capitoli ciascuno su un tema specifico. Non sarebbe stato più semplice chiedere di raccontare alla classe uno dei capitoli? Secondo me sarebbe stato simpatico anche per abituare gli studenti a parlare in pubblico su un argomento. Non so quanto sarebbe servito ad Alessia, ma a qualcun altro forse sì…

I misteri dell’acqua minerale

A casa nostra si consumano quantità industriali di acqua gasata, soprattutto in estate. Non siamo molto schizzinosi sulla marca: ciò che importa è che ci siano tante bollicine e che la sorgente sia del nordovest, più che altro perché sono acque minimamente mineralizzate a differenza per esempio di quelle del centro Italia. Capita quindi spesso che prendiamo le bottiglie col marchio della catena di supermercati dove facciamo la spesa.

Mi è così capitato di trovarmi bottiglie da un litro e mezzo della Coop e bottigliette da mezzo litro del Carrefour. Entrambe le bottiglie sono confezionate dalla stessa azienda di Luserna San Giovanni, nello stesso stabilimento. Presumo che quindi provengano dalla stessa sorgente, il che non ha nulla di male. Però, come spero si riesca a leggere, le proprietà fisico-chimiche delle acque sono leggermente diverse. Di nuovo, nulla di strano: le analisi sono state fatte a due anni di distanza (2013 e 2015) e le variazioni possono tranquillamente essere fluttuazioni statistiche. A quanto ne so, la legge italiana prevede inopinatamente che le per le analisi complete basti un controllo ogni cinque anni, quindi tutto ok da questo punto di vista. Ma la mia domanda resta: perché non è l’imbottigliatore a richiedere le analisi, e quindi mettere lui stesso i dati? O volete farmi credere che ci siano due bocchettoni diversi dove arriva l’acqua di due sorgenti diverse?