Se siete attenti lettori delle mie notiziole, vi ricorderete che un paio di anni fa, in occasione dell’uscita di Scimmie digitali, avevo notato come in certi casi Amazon stampasse in proprio le copie di un libro, anziché farsele arrivare dalla stamperia scelta dall’editore. Non so se vi avevo raccontato che qualche anno fa – prima che uscisse l’edizione 2020 di Matematica in pausa caffè – la prima edizione era esaurita ma in teoria, se proprio qualcuno ne avesse voluta una copia cartacea, sarebbe appunto arrivata in print-on-demand. Di per sé stampare un libro in questo modo costa un po’ di più (il doppio?) che con il classico offset, ma in certi casi può convenire. E a quanto pare conveniva così tanto che le copie stampate da Amazon arrivavano dall’UK e dalla Polonia.
Bene. La scorsa settimana ho ordinato il libro di Leonardo sulle classifiche dei Beatles. La prima tiratura era evidentemente esaurita, e così mi era stata segnata una data di consegna stimata dal 6 al 24 novembre. Poi a inizio settimana improvvisamente la data è stata anticipata a lunedì 2 novembre, poi a domani; alla fine mi è arrivato oggi. Ho immaginato che Arcana avesse deciso di affidarsi al print on demand, e così ho controllato l’ultima pagina e letto quanto riportato su. È vero che di per sé il libro potrebbe anche essere stampato all’estero e semplicemente importato da Amazon Italia Logistica Srl, visto che non c’è scritto il luogo: però mi pare strano che sia così. Insomma, a quanto pare sta diventando economico stampare al volo libri persino in Italia. Chi l’avrebbe mai detto?
(In realtà so che Mondadori lo fa da qualche anno, e immagino che l’attuale Gedi con Il mio libro lo faccia da una quindicina d’anni. Ma lì parliamo comunque di editori)
Ultimo aggiornamento: 2020-10-29 12:22