La scelta di Vincenzo Vespri in questo libro è di fare una storia di come la matematica si è evoluta, le sue “anime” appunto. In questo modo ha potuto evitare di inserire molte formule (potrei dire “per fortuna”, visto che in due di esse il segno di moltiplicazione è diventata una x…) e si è permesso il lusso di poter scegliere di quali personaggi parlare, terminando anche con qualche parola sui contemporanei italiani che ha conosciuto direttamente. (Per quello che può servire, concordo pienamente sul suo giudizio estremamente positivo su Giuseppe Da Prato, che purtroppo è morto qualche mese fa). Lo stile di scrittura è semplice ma non semplicistico, e permette anche a chi è allergico alla matematica di avere un’idea di come essa si è evoluta nei secoli e quali sono i suoi rischi attuali – sì, ce ne sono, nonostante apparentemente se ne faccia molta più che in passato. Segnalo in particolare la migliore spiegazione ad alto livello che io abbia mai visto di come funziona la blockchain, spiegazione che parte dal problema matematico dei generali bizantini. Faccio solo presente che, nonostante quanto scriva Vespri, Gödel non era ebreo :-) e che in un paio di punti ha scambiato un matematico per un altro.
Ottima lettura per tutti.
(Vincenzo Vespri, Le anime della matematica : Da Pitagora alle intelligenze artificiali, Diarkos 2023, pag. 437, € 19, ISBN 9788836161003)
Voto: 4/5
I rischi della matematica?
i rischi nel senso che si cominci a pensare che tanto si può far tutto con l’AI e la matematica non serva più.
I matematici non servano più, semmai. La matematica esisterebbe comunque. Ma lo trovo uno scenario del tutto infondato e complottista. Capisco che ci sia un timore per una “corsa alla IA” per cui vince chi usa il programma migliore, tipo i ciclisti che debbono scegliere il chimico migliore, ed i teorici in massima parte non sono in grado di usare strumenti di questo tipo, ma lo scenario certo è che si lavorerà in coppia, fra un poco di anni, uno aiuta l’altro non lo sostituisce, qui come altrove
Penso che sia una polemica paragonabile a quella che ci fu quando il teorema dei 4 colori fu dimostrato “dal computer”.
In realtà la dimostrazione fu fatta da umani che ad un certo punto fecero una enumerazione di casi, valutandoli tutti, e questa enumerazione e valutazione fu fatta da un programma.
Oggi nessuno riprenderebbe quella polemica. Fra 20 anni spero che nessuno dira` che le IA soppianteranno i matematici…