La palestra dove si allenano i gemelli (e dove sarebbero dovuti stare la settimana prima dell’inizio della scuola) ci scrive dicendo che tutti gli atleti over 12 devono avere il green pass, con copia cartacea consegnata la prima volta che si arriva. Per chi ha fatto solo la prima dose da almeno 15 giorni, va bene quello provvisorio fino alla seconda inoculazione. Ok, la legge è quella.
I gemelli compiono 12 anni il 20 agosto, e avranno la prima dose il 30 agosto: ergo, fino al 14 settembre non potranno farsi vedere. (L’opzione “faccio fare loro un tampone ogni due giorni” non è contemplata, visto che l’ultima volta ci ho messo due giorni per far fare un tampone a Jacopo). Va bene così, sperando mi rimborsino i soldi del campus. Però c’è un piccolo problema (generale, non riguarda noi). Anche se noi vaccinassimo il 21 agosto i ragazzi, occorre comunque far passare 15 giorni prima di avere l’ok. E se ricordate, il decreto sul green pass è entrato in vigore 15 giorni dopo proprio perché servivano dei tempi tecnici per avere i 15 giorni. (Che poi uno non trovasse uno slot per vaccinarsi è secondario). D’ora in poi, tutti i neododicenni avranno un buco di due settimane. Sarebbe stato così difficile fare un decreto dicendo che il green pass sarebbe stato necessario per chiunque avesse almeno 12 anni e 15 giorni?
(Ah: è vero che il generale Figliuolo ha gentilmente chiesto di vaccinare i ragazzi anche senza prenotazione dopo il 16 agosto: ma questo per noi significherebbe comunque andare almeno a Voghera, visto che la Liguria dove loro si trovano ha sì reciprocità di vaccinazione con la Lombardia, ma solo per la seconda dose… e i 15 giorni dal 21 agosto ci sarebbero comunque)
Sì ma la richiesta di copia del Green Pass è assolutamente illegittima.
(S’intende ovviamente che andrebbe controllato ogni giorno, non che sia illegittimo chiedere il green pass in sé, certo non possono trattenerne copia)
Concordo con Ferdinando Traversa, non possono tenere la copia del green pass, soprattutto se relativo ad una vaccinazione e non a un tampone positivo.
Grazie alle lamentele degli esercenti e al ministro degli Interni, è facile per un non vaccinato usare il green pass di un altro, tanto non è obbligatorio controllare i documenti.