Carnevale della matematica #151

“di soppiatto”
(Poesia gaussiana)

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Benvenuti all’edizione numero 151 del Carnevale della matematica, dal tema “storie”. (Ma come forse sapete, io i temi li scelgo a caso e non li seguo mai).

Dionisoo ha mandato la cellula melodica, lamentandosi del fatto che ormai i carnevali con numero d’ordine primo sono incantabili perché le note sono troppo alte: «ci stiamo avvicinando ai limiti della voce umana. Per ora siamo arrivati al soprano leggero. Bisognerà elaborare qualche espediente.»

Il 151 è un numero primo, ma anche fortunato. Tra le altre sue caratteristiche, è evidentemente palindromo in base 10, ma lo è anche in base 3 (121213); in base 2 è un primo unico, nel senso che è l’unico numero il cui inverso ha un numero specifico di cifre, nel suo caso 15. Lo troviamo nella successione di Padovan, quella per cui P(0)=P(1)=P(2)=1 e dopo si ha P(n)=P(n-2)+P(n-3); tra l’altro, come capita spesso in matematica, non prende il nome da chi l’ha descritta per primo, cioè l’architetto olandese Hans van der Laan. (Ma la colpa è di Ian Stewart!) Il 151 fa parte di un’unica terna pitagorica, (151, 11400, 11401); e a questo proposito ricordo che 151 è un numero congruente, cioè che è l’area di un triangolo rettangolo i cui tre lati sono tutti numeri razionali. Non che i numeri razionali in questione debbano essere “belli”: in questo caso sono 12087370159/574934220 , 8258695200/574934220 e 14639349841/574934220, se vi fidate…

Fuori dalla matematica, i salmi della Bibbia sono 150, ma a dire il vero esiste anche il salmo 151 (“Questo salmo è scritto da David, di suo pugno, ed è sovrannumero; quando combatté contro Golia.”). Inoltre è il numero di Pokémon della prima generazione. Ma ora chiedo un’amnistia (art. 151 del codice penale…) e passo ai contributi.

triangoli di Padovan

Triangoli di Padovan (di Gandalf61, https://en.wikipedia.org/wiki/File:Padovan_triangles_(1).png )

Cominciamo come capita spesso con Annalisa Santi le cui storie, un po’ curiose ma brevi, dai “marziani”, alla fotografia o alla “lapide”, vedono protagonista Paul Richard Halmos, il matematico amante dei gatti. Il “marziano” Paul Halmos, il matematico con la passione per i gatti e la fotografia. In fondo all’articolo una curiosità: un video di 44 minuti che contiene una rara intervista di Peter Renz ad Halmos, in cui il matematico racconta alcune “storie” rivelando i suoi pensieri sulla matematica e su come insegnarla e scriverne.

Lo Zibaldone Scientifico di Mauro Merlotti questo mese racconta 2 “Storie” di radici. La prima, 254. Radice di 3 e radice di 2, sembra che sia stata raccontata anche da Platone: in sintesi la somma delle 2 radici è una buona approssimazione di pi greco, ma la cosa “notevole” è che la differenza di radice di 3 e di radice di 2 approssima in modo altrettanto buono il reciproco di pi greco. La seconda, 253. Radici – parte seconda, mostra un algoritmo abbastanza semplice per calcolare la radice quadrata di un numero: basta solo avere l’accortezza di partire da un valore iniziale “vicino” al risultato atteso o effettuare 2 o 3 volte il calcolo per ottenere la precisione desiderata.

Dionisoo sceglie di seguire il tema e manda da Pitagora e dintorni Il gatto Achille e la tartaruga Hermes (seconda parte), dove Apollonia azzarda un’ipotesi molto ardita.

Roberto Zanasi continua la saga sulla codifica e scrive Capacità — 14. L’algoritmo di Shannon-Fano, in cui si mostra come quando si sanno le cose in anticipo si possono ottenere i risultati teorici sulla compressione.

I Rudi Mat(h)ematici sono classicamente in ritardo e quindi scrivono meno del solito.
L’indovinello delle Rane fa parte della serie dei Merry Monks of Riddlewell; serie che fa parte della rivisitazione dei Classici della Matematica Ricreativa, e come tutti i classici che si rispettino riesce a suscitare la tradizionale ridda di commenti tra i lettori più appassionati. Stavolta sono tirati in ballo dei batraci, ma si sa: come al solito, sono sempre meri mezzucci di dematematizzazione.
Il post di soluzione del quesito pubblicato su “Le Scienze” di Maggio si intitola Candeline per il chun (e prende come scusa il metodo cinese di considerare le stagioni, ma di fatto richiede solo una strategia di svuotamento scatole (e soprattutto auspica una dimostrazione di ottimizzazione della strategia medesima).
Com’è facile capire dal titolo, Buon compleanno Pierre è ovviamente un “compleanno”, e nello specifico è dedicato a Wantzel. Si tratta di un articolo vecchio di 17 anni, pubblicato originariamente con il titolo “Una fionda per Davide”, e il Davide in questione a quel tempo aveva la metà degli anni che ha adesso. Se vi chiedete perché abbiamo aspettato 17 anni prima di ripubblicarlo, sappiate che la colpa è tutta delle cicale.
Il Paraphernalia Mathematica intitolato C’è mia nonna su Feisbuc esce in contemporanea al Carnevale. Facebook è tirato in ballo solo per parlare di Grafi, Gruppi e Cricche.

Leonardo Petrillo ci presenta L’esperimento di Franck-Hertz: dopo una breve premessa sui modelli atomici sviluppati all’inizio del XX secolo, il post illustra gli aspetti fondamentali di un importante esperimento nella storia della fisica: per l’appunto l’esperimento di Franck-Hertz, che non solo fornì una notevole evidenza sperimentale della quantizzazione dell’energia negli atomi prevista da Bohr, ma costituì pure un metodo per la misura diretta della differenza di energia tra i vari livelli atomici ottenibile dalla semplice lettura di un voltmetro.

Ora mettetemi comodi, perché arriva la lunga lista di MaddMaths!
Varie
Pierre de Fermat, feticista dei margini – Ma come mai Fermat non aveva mai con sé abbastanza carta per scrivere? Ritorna la fantamatematica di Stefano Pisani.
Mathematical Graffiti #11 – Il violino di Einstein – Il compositore ceco Bohuslav Martinů scrisse un’opera per violino dedicata a Einstein, che la suonò in pubblico. Vediamo come è andata.
“Dodici passeggiate alla scoperta delle curiosità matematiche della Toscana” – Un libro di Silvia Benvenuti che parla di turismo matematico in Toscana, in edicola con Prisma di giugno
Didattica
Presentazione di Archimede 2/2021: matematica e educazione civica – Sta per andare in stampa il numero 2/2021 della rivista Archimede. Infatti chi si abbona entro il 25 giugno potrà ancora ricevere a casa la copia cartacea di questo numero. MaddMaths! vi propone in anteprima l’editoriale del direttore.
Matematica e Italiano – Numero speciale della rivista “Didattica della Matematica” – È online il nono numero della rivista Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula; un numero speciale interamente dedicato all’unione fra il mondo della matematica e quello dell’italiano, che presenta articoli di ricerca, esperienze didattiche e recensioni incentrati sull’unione delle due discipline.
Interviste
Filosofia pratica della matematica, istruzioni per l’uso – intervista a Silvia De Toffoli – Silvia De Toffoli ha attualmente una posizione postdoc presso l’Università di Princeton dove studia filosofia della matematica. È stata intervistata da Roberto Natalini.
Roberto, ballando coi numeri: “Danzo per capire le formule dei fluidi” – Dopo l’intervista a “Maria, la regina dei numeri” continuiamo a conoscere i protagonisti della matematica italiana. Oggi incontriamo Roberto, che balla con i numeri. Un’intervista di Stefano Pisani.
Come risolvere miliardi di equazioni e vivere felici – intervista a Michele Benzi – Michele Benzi è professore ordinario di analisi numerica a Pisa presso la Scuola Normale Superiore e uno dei più grandi esperti a livello internazionale di algebra lineare numerica. Lo intervista Marco Menale.
Pari opportunità
Più scienza per tutte! – Il senatore Pillon si è dichiarato contrario (link) alla decisione dell’Università degli Studi di Bari di ridurre le tasse alle studentesse che si iscrivono a corsi di laurea a forte prevalenza maschile, sostenendo che le femmine siano più portate alla puericultura ed i maschi all’ingegneria mineraria, salvo rare eccezioni. Siamo lieti di ospitare l’intervento della Professoressa Anna Maria Candela, matematica, prorettrice dell’ateneo barese, una delle eccezioni, non rare per fortuna, alle anacronistiche affermazioni del senatore.
∃∞#P! La serie!
Si conclude la mini-serie, fatta di video e articoli, di Alessandro Zaccagnini, matematico, esperto di teoria dei numeri, autore della fortunata serie “Dialogo sui numeri primi“, questa volta per raccontarci tante diverse dimostrazioni di un unico Teorema, l’infinità dei numeri primi. quinta puntata: La dimostrazione di Chebyshevsesta puntata: La dimostrazione di Schursettima e ultma puntata: La dimostrazione di Erdős
I video di Alberto Saracco
Manuale di allenamento per le gare matematiche (U Math 10) – Recensione – Il Manuale di allenamento per le gare di matematica, di Paolo Fiorini, è —come dice il titolo stesso— un manuale per allenare alle gare di matematica. Ce ne parla Alberto Saracco. Recensione scritta e video (diverse tra loro).
Champions League, Europa League, Europa Conference League, condizioni necessarie e condizioni sufficienti – Prima dell’ultima giornata del campionato di calcio di Serie A dovevano essere ancora forniti alcuni verdetti per la qualificazione alle Coppe europee. Com’era la situazione? Alberto Saracco ce la racconta, approfittandone per parlare di condizioni necessarie e condizioni sufficienti.
#lascuolaconta: i video del Math-segnale – Alberto Saracco ci racconta un po’ meglio le attività del canale youtube Math-segnale
– Alberto Saracco ci propone il trentaduesimo video della serie “Un matematico prestato alla Disney“, in cui fa divulgazione della matematica traendo spunto da storie di paperi e topi.
In questa puntata, partendo da una curiosa magia di Amelia in La 24 ore di Paperopoli, parliamo del nastro di Moebius.
La lente matematica
Marco Menale ragiona su alcuni fatti che ci riguardano usando la sua “lente matematica”.
Il senno di poi – Cosa c’è di matematico nel fenomeno è noto in psicologia come hindsight bias, o errore del pregiudizio restrospettivo? È la tendenza a considerare gli eventi passati come più prevedibili di quanto fossero nel loro tempo. In italiano diciamo: “Il senno di poi”.
Continuare a vaccinare per vincere la pandemia – Ma è utile continuare a vaccinarsi, anche se tante persone si sono già vaccinate?
Il caso della Legge di Murphy – È proprio vero che se qualcosa può andare male lo farà? Scopriamolo da un
punto di vista matematico.

Gianluigi Filippelli distribuisce i suoi contributi in giro per il web.
Su DropSea:
Ritratti: Ubaldo Barbieri – Matematico e fisico italiano, fu il primo a rivelare delle disomogeneità nel campo gravitazionale sulla superficie terrestre.
Le grandi domande della vita: Piombo e piume – Pesa di più un chilo di piombo o un chilo di piume? E dove ci porterà rispondere a questa domanda?
I paralipomeni di Alice: In piedi come un uovo – Post con le soluzioni proposte nel Rompicapo di Alice di aprile.
I rompicapi di Alice: I nomi dei numeri – Un breve articoletto sulla new merology di Lee Sallows.
Sul Caffè del Cappellaio Matto:
Logica pippide – Un articoletto dedicato alla logica usando come gancio una storia pippesca su Topolino #3416.
Universi paralleli e Fili invisibili – due articoletti su alcuni concetti di cosmologia raccontati utilizzando un paio di tavole del Pinky di Massimo Mattioli.
Da EduINAF
I moti della Luna – Infografica sui moti lunari.

Come sempre, l’elenco dei contributi termina con quelli dell’ospitante. Sul Post ho pubblicato Attenzione a fare le domande giuste, dove ricordo che i matematici sono persone abituate ai sofismi, e quindi sbagliare la formulazione di una domanda può portare a risposte non volute; e Come confondere un matematico, su come si possa dare un “aiutino” per risolvere un problema che però porta il malcapitato – ancora più se è un esperto – su una strada del tutto sbagliata.
Sulle Notiziole, le recensioni sono tante. Pi – Unleashed, di Jörg Arndt e Christoph Haenel, parla soprattutto di algoritmi contemporanei per computare le cifre del numero trascendente più famoso; π : A Biography of the World’s Most Mysterious Number di Alfred S. Posamentier e Ingmar Lehmann è invece troppo pop. Il professor Z e l’infinito di Tommaso Castellani è un leggero racconto per ragazzi, ma dà una buona idea dei problemi nel trattare l’infinito; An Illustrated Theory of Numbers di Martin H. Weissman ha degli spunti carini, anche se meno illustrati di quanto io credessi, ma in definitiva è un po’ deludente; Che cos’è la matematica? di Alessandro Padoa è una brevissima prolusione di un secolo e più orsono, ma ancora interessante da leggere; Il potere dell’infinito di Steven Strogatz è una storia del calcolo infinitesimale pensata per chi ha paura di integrali e derivate e vuole capire a che servono. I quizzini del mese sono Alfieri, Test finale, Confezione di lattine e Cinque interi. Per la rubrica “povera matematica” ho Dimostrazioni pubblicitarie, che si dedica a una “dimostrazione” dell’Ultimo teorema di Fermat apparsa come pubblicità su Libero, e Ah, le traduzioni delle notizie…, dove “milliers” è diventato “milioni”.

3 pensieri su “Carnevale della matematica #151

  1. un cattolico

    Mi chiedo perché la Chiesa (sia cattolica che ortodossa) abbia deciso di suddividere in maniera diversa dagli Ebrei i Salmi, forte della Settanta, salvo poi fare marcia indietro e ora mettere entrambe le numerazioni nelle proprie Bibbie (ingenerando una confusione che la metà basta).

    Il 151 Wikipedia in lingua italiana sostiene essere riconosciuto come canonico “dalla Chiesa ortodossa”, ma siamo sicuri che nella sanguigna galassia ortodossa tutte le autocefale lo includano nel Canone?

    1. .mau. Autore articolo

      Che i salmi siano divisi secondo la versione dei Settanta è naturale. Ricorda che quella era la “versione internazionale”. Diciamo che il problema è avere aggiunto tra parentesi la versione ebraica.

      Per il salmo 151, la versione latina di Wikipedia indica che è considerato canonico per le chiese ortodosse principali (i quattro patriarcati), la chiesa copta e quella armena. Se poi Meluzzi non lo ritiene canonico penso che nessuno si straccerà le vesti.

  2. un cattolico

    il problema è avere aggiunto tra parentesi la versione ebraica.

    Sì, a quello mi riferivo. Non ne capisco l’esigenza (se proprio si voleva era meglio una nota a pie’ di pagina).

    Per il salmo 151, la versione latina di Wikipedia indica che è considerato canonico per le chiese ortodosse principali (i quattro patriarcati), la chiesa copta e quella armena. Se poi Meluzzi non lo ritiene canonico penso che nessuno si straccerà le vesti.

    Grazie, allora sì è corretto parlare di Chiesa ortodossa. Non basta dichiararsi “Chiesa ortodossa” per esserlo, chiaramente, con buona pace di Meluzzi.

I commenti sono chiusi.