Penso che tutti abbiate letto che la Francia ha arrestato sette ex-terroristi italiani che se ne stavano tranquilli e beati oltralpe sfruttando la cosiddetta “dottrina Mitterrand”: in pratica se si comportavano bene sarebbero stati lasciati in pace. Evidentemente i tempi sono cambiati. In effetti non è che ci sia stato tutto questo clamore sulla notizia, il che forse fa pensare che quella stagione sia davvero terminata.
Invece una notizia che a quanto pare non è proprio apparsa sulla stampa italiana è quella dell’incendio doloso di un asilo a Lilla, notizia che ho scoperto dalla mia bolla Facebook (ognuno ha le bolle che si merita). Quando sono arrivati i pompieri per spegnere l’incendio, sono stati attaccati con “mortiers” (che un mio amico francofono mi ha spiegato non essere mortai ma razzi per fuochi d’artificio; sempre qualcosa di incredibile, eppure rimasto assolutamente sconosciuto qui da noi.
È proprio vero che tutta la libertà che pensiamo avere quando parliamo delle notizie che accadono nel mondo in realtà non ce l’abbiamo; rimaniamo sempre nella gabbia delle solite poche notizie “di moda”…
“È proprio vero che tutta la libertà che pensiamo avere quando parliamo delle notizie che accadono nel mondo in realtà non ce l’abbiamo; rimaniamo sempre nella gabbia delle solite poche notizie “di moda”…
La tua (e la mia) bolla hanno le proprie mode, e sono “cieche” di fronte a certe notizie e ne vedono certe altre. Non perché inerentemente cattive, ma perché ognuno deve applicare un filtro di selezione dal mare di notizie che le circonda. Ognuno si crea la propria moda, ma il passo che sinceramente non mi va è che qualcuno creda o supponga che “la mia moda è più bella della tua”. Non sempre e non necessariamente, alle volte sì, altre volte mi spiace ma proprio no.
Nella fattispecie in Francia i mortiers sono *molto* utilizzati impropriamente come arma d’assalto: circa un anno fa a Parigi, a capodanno nel XIX c’è stato un attacco coordinato con mortier ad altezza uomo tra bande rivali, per dire. Hai visto questa notizia in Italia? No, non è mai arrivata (io leggo di frequente le Parisien). Ma per quanto mi riguarda, trovo la decisione corretta: è meno importante di altre nello stesso periodo.
Noto peraltro che l’articolo (volutamente) sorvola sui motivi dell’assalto alla scuola e pompieri, che sicuramente non era puro vandalismo, ma qualcosa di più. Non è buona stampa, questa.
Noto peraltro che l’articolo (volutamente) sorvola sui motivi dell’assalto alla scuola e pompieri, che sicuramente non era puro vandalismo, ma qualcosa di più. Non è buona stampa, questa.
Su questo sono completamente d’accordo. Ho cercato un po’ di fonti, per quanto il mio francese inesistente me lo permetta, e non ho visto da nessuna parte una spiegazione del contesto, anche solo per capire qual è la popolazione dell’asilo e che tipo di bande di ragazzi ci sono.
La mia personale teoria è che la scuola sia frequentata in massima parte da etnie invise ai più.
sarebbe anche la mia teoria, considerando che l’asilo sta in un Faubourg che dovrebbe essere né centro ricco né periferia a villette. Strano che non si parli delle etnie, però.
Le città francesi di provincia hanno conosciuto negli ultimi decenni un sensibile incremento della popolazione grazie ai “nuovi francesi”, e gli abitanti originali non ne sono molto entusiasti…uso un eufemismo. E ti assicuro che parliamo di un livello di scontro ben superiore al nostro comune della bergamasca…
Per la precisione i mortiers sono i mortaretti.
Ho visto un video dell’assalto a Parigi e sono quei tubi che si usano per lanciare i fuochi di artificio classe III/IV italiani, e non li chiamerei mortaretti, ma fuochi d’artificio veri e propri con un raggio di azione di qualche decina di metri.