Il camioncino dei vaccini

Come sempre in Italia, l’inizio della vaccinazione Covid ha portato una lunga scia di polemiche. Ad alcune si può rispondere facilmente, come quella sulla quantità di dosi già arrivate in Germania in confronto a noi. Banalmente, mentre in Germania si erano già preparati a vaccinare da noi si pensava ai padiglioni petalosi.

Più interessante è probabilmente parlare del camion col vaccino, con tanti che si chiedono perché non fossero stati spediti in aereo… ed effettivamente da Pratica di Mare sono poi partiti i voli militari. Anche qua di per sé una risposta è abbastanza semplice. Queste prime dosi erano solo simboliche, e sarebbero dovute essere inoculate domenica 27 in tutta la UE, anche se ci sono stati i soliti furbetti del vaccino (si sa, i sovranisti su queste cose ci sguazzano). Quindi non serviva a nulla fare più in fretta e spedire in aereo, e si poteva tranquillamente preparare la narrazione dei camion che partono dai laboratori e si dipanano per tutta Europa.

L’unico problema è che se vuoi fare la narrazione allora la devi fare per bene. Cosa sarebbe costato fare arrivare il camion a Palermo, fermandosi man mano a consegnare le (ripeto, simboliche) dosi alle varie regioni nel suo percorso? Il tempo per l’appunto c’era, e l’immagine sarebbe stata molto più potente. Ecco: questa sciatteria a me dà molto più fastidio di tutto il resto della storia.

(p.s.: e i novax? dove sono?)

Ultimo aggiornamento: 2020-12-28 10:22

5 pensieri su “Il camioncino dei vaccini

  1. Bubbo Bubboni

    Mah, se guardo alle 10 pagine del consenso “””informato””” e all’assenza di tutela automatica dello stato (come per i vacccini obbligatori) per gli inevitabili “casi rari” qualche idea su chi sono i novax direi che si può anche avere.
    Invece io vorrei sapere chi controlla che la sperimentazione di un certo vaccino sia fatta correttamente data una certa tendenza del management a fornire dati “strani”. Non ho capito se agenzie e molti “specialisti” si baloccano con dati forniti da chi ha interesse a fornirli oppure se hanno loro personale che balla la samba.
    Sarebbe un peccato che si sperimentasse un vaccino su alcuni per poi usarne uno differente su altri: avremmo novax di marche diverse?

  2. Bramfab

    Hanno iniziato il giorno prima anche i tedeschi commentando se siamo pronti perché perdere tempo ? (letto sulla Welt) e gli Slovacchi.

    Avrei da commentare che tra le prime persone vaccinate avrei anche messo l’infermiera fotografata accasciata dalla stanchezza la cui immagine è usata come simbolo della lotta di questo personale.

    Negli USA e UK sono almeno tre settimane che si vaccinano, se ci fossero effetti gravi immediati lo sapremmo. Piuttosto mi chiedo se certi rallentamenti decisionali non siano dovuti ad azioni lobbistiche per far rientrare quelle società farmaceutiche che sono in ritardo nella finalizzazione.

    1. .mau. Autore articolo

      Non mi aspetto effetti gravi immediati per come è costruito il vaccino (ma di questo ne parlo domani). Più che altro potrebbe esserci una scarsa efficacia.

    2. .mau. Autore articolo

      per quanto riguarda i ritardi, ho dei dubbi. Tutti hanno prenotato dosi più o meno da tutti, proprio perché non si sapeva quali sarebbero stati i tempi.

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