Almeno non prendermi per il culo

Premessa: Due settimane fa ho perso il portafoglio, senza documenti ma con tutte le carte di pagamento. Blocco carte, denuncia smarrimento, richiesta delle nuove carte. Martedì sera torno a casa e trovo nella buca delle lettere l’avviso di mancata consegna del bancomat. Ci sta, visto che io ero in ufficio e Anna in trasferta. Ci sta un po’ meno che io debba aspettare due giorni per andare in posta a ritirarlo, ma in fin dei conti giovedì avrei cominciato le ferie natalizie e quindi non era la fine del mondo.

Giovedì mattina vado in posta, prendo il bancomat, rientro a casa dove c’era Anna che stava lavorando. Esco poi di casa per una serie di appuntamenti: guardo l’orologio e vedo che sono un po’ in ritardo, essendo le 10.47. Scendo e per puro caso guardo la cassetta delle lettere: c’era il Topolino dei gemelli… e un altro avviso di consegna, questo per la carta di credito, delle… 10.44. In effetti al civico successivo c’era il motorino elettrico del postino. A questo punto mi piazzo lì, aspetto che arrivi, gli sventolo l’avviso e gli chiedo perché non abbia suonato. La sua risposta, con accento pesante ma italianissimo: “Ho cercato, ma il suo nome non c’era”. Ora, è vero che il citofono interno ha i led scassati, tanto che ogni volta che qualcuno viene a trovarci e suona al citofono esterno dobbiamo dirgli qual è il numero per il secondo citofono: ma per l’appunto con il primo citofono non hanno problemi.

Ora, o postino, va bene che magari non hai il tempo di aspettare che qualcuno scenda a prendersi la raccomandata e quindi scappi veloce. Ma potresti almeno evitare di prendermi per i fondelli?

Ultimo aggiornamento: 2019-12-20 12:21

13 pensieri su “Almeno non prendermi per il culo

  1. Silvia

    Non suonare e lasciare subito il tagliandino è pratica diffusa anche fra chi parla con altri accenti.

  2. John

    In effetti non mi è chiaro il nesso il “forte accento pugliese”. Avresti potuto dire anche “con i capelli rossi”, o “con la pelle olivastra”, o “con gli occhi azzurri”, o “con la erre moscia”.
    Perché hai riferito di quello specifico dettaglio e non degli altri, e qual è il collegamento che mette in correlazione quell’elemento con il fatto avvenuto?
    Forse ciò che vuoi intendere è che le onde sonore prodotte con un determinato accento producono una turbolenza nell’aria che si frappone davanti al citofono e lo rende più o meno leggibile. Ma dovresti dimostrarmelo con le equazioni corrette. Altrimenti quale altra spiegazione c’è?

    1. .mau. Autore articolo

      era un modo per dire PRIMA GLI ITALIANI. (Insomma, non sarebbe cambiato nulla se l’accento fosse stato bergamasco)

      1. Isa

        Cioè il fatto che il signore fosse di origine pugliese doveva obliquamente confermare la sua capacità di leggere? Ma non mi risulta che i cittadini stranieri possano fare domanda di assunzione alle Poste. Anche se su questo potrei sbagliarmi. Fatto sta che anch’io leggendo l’inciso ho fatto un salto sulla sedia, e sono sollevata al vedere che non sono stata l’unica.

      2. John

        Non capisco: allora perché non hai detto “con una parlata inequivocabilmente italiana”? Altra cosa: il senso ultimo del tuo ragionamento è che, se fosse stato straniero (e comunque sarebbe stato uno che ha vinto un concorso pubblico ecc.), lo avresti scusato e avresti minimizzato il fatto che è stato capace di leggere il citofono? Non mi è proprio chiaro.
        Ultimissima cosa: mi puoi linkare un paio di tuoi post in cui hai enfatizzato il fatto che un interlocutore di cui non esaltavi la condotta avesse un forte accento bergamasco, o torinese, o valdostano, o umbro, o veneto? Così sarebbe tutto più chiaro e il discorso si chiuderebbe in tuo favore.

        1. .mau. Autore articolo

          (a) no, non lo avrei scusato, ma gli avrei dato almeno le attenuanti generiche. Per dire, buona parte dei corrieri non sono certo italiofoni, però qualche tentativo di cercarmi lo fanno.
          (b) ho trovato questo posto, dove c’è un “accento meridionale” e un “accento direi settentrionale” accomunati. Se vuoi qui mi sono lamentato di un accento insubre; invece qui l’accento era brianzolo.

          1. John

            Va bene, dati i link che hai messo, concedo anche io a te le attenuanti generiche. (E poi ho visto che hai corretto: è possibile che davvero non fosse nelle tue intenzioni far passare il messaggio che è passato).

  3. Lele

    Non suonare e lasciare subito il tagliandino è pratica diffusa anche fra i postini che conosco io, anche di fronte a citofoni funzionanti.

  4. Lele

    @ Isa

    LEGGE 6 agosto 2013, n. 97. Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013.
    (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.194 del 20-8-2013)

    Non solo i cittadini comunitari, ma anche gli extracomunitari (in regola, ovviamente) possono partecipare ai buona parte dei concorsi anche nella pubblica amministrazione. Non credo che ci siano problemi per lavorare alle Poste!

  5. Rob

    Stavo leggendo il tuo libro “Numeralia”, comprato la settimana scorsa alla Feltrinelli di Bari.
    Ero arrivato a pagina 125 (“chiamiamo le radici”) ma non potrò proseguirlo perché poco fa mi hai dato un’idea migliore. L’ho gettato in un bidone della spazzatura per vedere – come fai tu – quale accento avrà il netturbino che lo porterà nella discarica. Grazie ancora per il suggerimento.

  6. emilius

    Ragazzi … e crescere un pochino ?
    Adesso uno non puo’ nominare un accento senza il vostro permesso ?
    Credete di essere l’inquisizione ?

  7. Lele

    @ .mau.

    Ok, da John hai avuto le attenuanti generiche. Sull’imputazione di pregiudizio antipugliese ti assolvo perché il fatto non sussiste.

    Ma per il fatto di aver cambiato il post senza lasciare traccia della variazione, sei rinviato a giudizio!

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