Guardando le note del libro Tienilo acceso di Vera Gheno e Bruno Mastroianni – libro altamente consigliato, tra l’altro – ho notato come si fosse andati a capo nelle parole “dell’Heysel” scrivendo “dell’-” in fondo a una riga e “Heysel” all’inizio della seguente.
La cosa mi ha lasciato piuttosto perplesso. Quand’ero bambino io, la regola che non permetteva di andare a capo all’altezza dell’apostrofo (“Quel povero apostrofo non se ne può stare tutto da solo così!”) stava cominciando a cedere, mentre quella che imponeva di ripristinare la lettera elisa (“dello / Heysel”) stava fortunatamente cadendo in disuso. Il suggerimento che ci veniva dato era di evitare di andare a capo proprio lì, scrivendo piuttosto “del- / l’Heysel” e tagliando la testa al toro. Io non sono poi così talebano come mi dipingono, e un apostrofo in fin di riga come “dell’ / Heysel” mi farebbe al più alzare un sopracciglio. Però quel trattino mi lascia un po’ a disagio: per me è come equiparare l’apostrofo a una lettera come tutte le altre e la cosa non mi pare corretta. Voi che ne pensate?
Io vedo più che altro il problema estetico, non quello grammaticale.
Ma sono troppo preso a vomitare per gli oramai abbondanti per preoccuparmi di un apostrofo vagante.
gli oramai abbondanti cosa?
(provo a non cadere sotto la mannaia ripulitoria del cervello elettronico)
gli oramai abbondanti
[spazio][segno d’interpunzione spesso messo a casaccio][spazio]
Per i miei gusti, se di gusti si può parlare in certi contesti, “dell’-/Heysel” è terribile, persino peggio di “qual’è” con l’apostrofo (che – i grammarnazi più grammarnazi di me mi perdonino – al limite si potrebbe considerare come un’elisione al posto di un troncamento). Ma se si trova in un libro di Vera tenderei a fidarmi ciecamente… Non posso credere che non abbia controllato le bozze! :-)
Dell’- mi sembra brutto e insensato.
Dell’ mi provoca solo un piccolo brivido.
Ma poi io non sono un grande estimatore della giustificazione e preferisco non sillabare.
Non ha senso. Come dici tu, meglio “del-” e a capo “l’Heysel”. A volte però proprio certi sillabatori automatici prendono delle cantonate mostruose. E i correttori di bozze, si sa, sono una specie ormai estinta…