L’evoluzione dei distributori

Quando negli anni ’90 del secolo scorso venne timidamente introdotta la modalità self service alle pompe di benzina, il risparmio era risibile: dieci, massimo venti lire al litro. Insomma con cinquanta litri di pieno se ti andava bene risparmiavi l’equivalente di 50 centesimi attuali, e uno poteva anche chiedersi chi glielo faceva fare ad alzarsi e sporcarsi le mani.

I tempi cambiano, e adesso possiamo affermare che il default è la pompa self service, tanto che i distributori indicano sempre più spesso quanto costa in più il rifornimento servito: ho visto anche 20 centesimi in più al litro, che è ben più del 10% del costo della benzina. Ma ho come il sospetto che la cosa non funzioni più così bene per i benzinai… o almeno credo che sia così vedendo promozioni come questa di Eni che “regala” una gommina di Cars 3 a chi fa “almeno 30 euro al Più Servito”. Mah.

Un pensiero su “L’evoluzione dei distributori

  1. Mix

    I casi sono due: o fanno lo stesso prezzo, oppure si ritrovano con l’operatore del servito tutto il giorno seduto lì a scaccolarsi il naso, e tutte le promozioni idiote di questo mondo non li salveranno da questa situazione.
    (E poi, Eni quand’era Agip era la meno cara di tutte; adesso sta quasi arrivando a eguagliare l’inavvicinabile Q8.)

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