La tessera elettorale piena

In questi giorni sulle radio milanesi viene trasmesso uno spot del comune di Milano che invita a verificare se la tessera elettorale ha finito i posti a disposizione e in caso affermativo di andare in anagrafe a farsene dare un’altra oppure andare su una pagina del sito del comune e compilare il relativo modulo.
Ho verificato: ho ancora uno spazio che verrà riempito quando andrò a votare per il referendum del 17 aprile (di cui devo ancora capire il significato… ma c’è tempo), e quindi dovrò rifarla prima delle comunali. Però lo spot è fuorviante. Io sono andato sul sito. Il modulo lo posso scaricare, compilare… e portare all’anagrafe assieme alla mia tessera. L’unico vantaggio per me è che risparmio i due minuti davanti allo sportello, ma tanto ci devo andare lo stesso. Pensavo sarebbe stato più semplice che quando in un’elezione il segretario di seggio vede che sta mettendo l’ultimo timbro possibile segnalasse la cosa all’anagrafe, ma a quanto pare non può essere così.
Ovvio che per l’anagrafe conviene che io arrivi col modulo già compilato: ma allora perché non dire nello spot “potete già preparare il modulo scaricandolo dal sito”? Paura che non lo faccia nessuno?